Soluzioni di azionamento indipendenti per l’automazione

Il protocollo Profinet è una variante dell'Industrial Ethernet, standardizzato nelle norme IEC 61158 e IEC 61784, che consente soluzioni caratterizzate dall’interoperabilità con diversi brand di automazione. Tuttavia, i componenti di terze parti inseriti nell’architettura devono soddisfare certi criteri. In questo articolo parliamo di standard e di requisiti da prendere in considerazione qualora si necessiti di un sistema di azionamento “snello” e performante

Pubblicato il 6 maggio 2024

Profinet è uno standard per la comunicazione industriale concepito come tecnologia “neutra”, il cui scopo è garantire la connettività e l’interoperabilità tra componenti, anche di diversi fornitori, attraverso le certificazioni. Si tratta di una soluzione impiegata anche per la realizzazione di sistemi di azionamento.

Fra teoria e pratica

Questo è valido nella teoria, tuttavia nella pratica sorgono spesso ostacoli, poiché i vari dispositivi devono non solo rispettare le specifiche dello standard di comunicazione Profinet, ma anche supportare alcune specifiche funzioni per poter interagire.

Nella tecnologia degli azionamenti questa problematica si manifesta chiaramente, nonostante vi siano delle specifiche come ProfiDrive, che standardizzano le funzionalità. Ad esempio chi utilizza motori lineari o motori coppia, motori ad alta velocità o motori integrati, spesso ricorre a fornitori di azionamenti specializzati in queste tecnologie. Lo stesso approccio vale nel caso in cui si voglia considerare un fornitore alternativo di azionamenti, mantenendo inalterata l’architettura di controllo.

Le certificazioni

Nell’ambito dell’interoperabilità dei dispositivi, vi sono alcuni punti da considerare nella ricerca di alternative. Uno di essi è la certificazione del PI Competence Center Comdec, in modo da avere la certezza che i dispositivi soddisfino tutte le specifiche del protocollo Profinet IRT (Isochronous Real-Time), per validare il controllo di applicazioni multiasse sincronizzate, oltre alle funzioni di base di Profinet. Questa pratica è particolarmente importante per le applicazioni robotiche e per tutte quelle applicazioni in cui è prevista interpolazione di più assi.

Altrettanto importanti sono le certificazioni ProfiDrive (normalizzato secondo IEC 61800-7) per la gestione dell’asse e ProfiSafe (IEC 61784-3-3), poiché solo con questa certificazione sono garantiti i requisiti definiti nella norma per la sicurezza funzionale.

KEBA è stato uno dei primi fornitori a ottenere la certificazione ProfiDrive da Comdec con il sistema di azionamento KeDrive D3, il quale è in grado di supportare non solo Profinet, ma anche Ethercat e Powerlink con lo stesso hardware. In questo modo con un’unica piattaforma di azionamenti è possibile soddisfare la maggior parte delle applicazioni basate sull’Ethernet realtime industriale.

Compattezza e integrazione

KEBA ha aumentato l’integrazione dei suoi azionamenti come KeDrive D3 rispetto ai sistemi ad asse singolo in commercio grazie al drive tri-assiale in un unico case estremamente compatto. Con questa soluzione è possibile risparmiare fino al 75% di spazio rispetto all’asse singolo, mentre confrontata con la versione con moduli ad asse doppio, gli ingombri sono ridotti fino al 20%.

Di conseguenza, l’adozione di questa soluzione compatta di azionamenti multiasse, permette il posizionamento dei dispositivi a bordo macchina, il che si traduce in meno materiali utilizzati e meno cablaggi, grazie anche all’adozione del motore mono-cavo. Risulta evidente la riduzione dei tempi di installazione e conseguentemente il risparmio nei costi. Inoltre, una minore complessità e un’ingegneria semplificata impattano positivamente anche sul time-to-market e sull’economia complessiva del processo di sviluppo.

Manutenzione predittiva

Un altro punto fondamentale che contribuisce al miglioramento dell’OEE (Overall Equipment Effectiveness) riguarda l’integrazione di funzionalità di condition monitoring nei drive, senza necessità di sensori aggiuntivi. Il drive KeDrive D3 è in grado di effettuare l’analisi delle frequenze vibrazionali della catena cinematica connessa all’albero del motore, restituendo al controllore pochi parametri che identificano lo stato di usura dei componenti.

Monitorando l’andamento di questi parametri è possibile pianificare in anticipo la sostituzione dei componenti prima della loro rottura, evitando così spiacevoli fermi macchina imprevisti. Il Drive-based Condition Monitoring è una funzione disponibile all’interno degli azionamenti KEBA ed indipendente dal controllo utilizzato.

L’importanza di un supporto completo

KEBA mette a disposizione dei propri clienti software tool professionali, contribuendo a rendere più semplice e veloce il processo di sviluppo delle macchine. Durante la fase di progettazione, il dimensionamento dei motori e dei drives viene supportato dal software Servosoft, mentre la messa in servizio e il processo di ottimizzazione del drive avvengono con l’aiuto del software DriveManager, integrato nella engineering suite KeStudio.

Con DriveManageru la messa in servizio è guidata da un wizard grafico che consente una regolazione rapida e precisa dell’azionamento. Inoltre, l’etichetta elettronica integrata nell’encoder consente la configurazione automatica del motore.

Conclusioni

Profinet fondamentalmente consente di integrare componenti di fornitori diversi all’interno di un’architettura di automazione, in quanto pensato come protocollo di comunicazione neutrale. In termini pratici, tuttavia, gli utilizzatori di sistemi di automazione eterogenei devono assicurarsi che tutti i componenti si adattino davvero tra loro, ad esempio che supportino la tecnologia di azionamento desiderata e funzioni come ProfiSafe.

KeDrive D3 di KEBA offre una grande flessibilità in questo senso, oltre a ulteriori vantaggi come un design estremamente compatto e funzioni aggiuntive per l’ottimizzazione dell’OEE. Inoltre, le varie certificazioni Profinet garantiscono che sia la comunicazione funzionale sia la comunicazione relativa alla sicurezza, operino senza sorprese.

 



Contenuti correlati

  • Controllo e azionamento per immagini radiografiche precise

    Il controllo del motion di Beckhoff, basato su un’architettura PC e un bus EtherCAT, è stato impiegato per l’imaging radiografico intraoperatorio. Questa tecnologia di azionamento compatta ha permesso il movimento di un’unità di tomografia computerizzata (CT) ad...

  • Speciale CLPA 2024: tutti i vantaggi offerti da CC-Link IE TSN

    L’Industria 5.0 punta verso l’interconnessione e una produzione data driven: in questo contesto le reti industriali assumono un ruolo cruciale per garantire una comunicazione dati efficiente, affidabile, sicura. Lo standard CC-Link IE TSN supporta al meglio la...

  • Connettività e integrazione in mostra

    Alla mostra convegno SAVE Bergamo si sono affrontati temi centrali dell’automazione: connettività e integrazione. Le ultime novità in termini di bus di sicurezza e di sistemi di controllo compatti hanno permesso di approfondire quelle che saranno le...

  • Efficienza energetica e flessibilità migliorate

    Anche i millesimi di secondo sono preziosi per l’industria della plastica. Lo pensa Netstal, che per garantire sempre una produzione controllata alle sue macchine per stampaggio a iniezione si è affidata a Keba Netstal è un’azienda svizzera...

  • Industrial Ethernet e i suoi ‘fratelli’

    Profinet, Ethernet/IP, Powerlink, CC-Link IE, Ethercat, solo per citarne alcuni, sono gli standard Industrial Ethernet che si ‘contendono’ il primato nel campo della comunicazione industriale. Quale soluzione scegliere? L’evoluzione dell’ambiente industriale è stata significativamente influenzata dall’introduzione dell’Ethernet...

  • Layer di collegamento tra produzione e management

    Come si crea uno ‘strato software’ che faccia realmente convergere IT e OT? Efficienza, sicurezza e interoperabilità sono le 3 parole chiave A cosa ci riferiamo quando parliamo di Production & Management Integration Layer? È presto detto....

  • Standardizzazione e interoperabilità

    Nell’attuale ‘era dei dati’, il ‘valore’ di una rete industriale non è ormai più valutabile in base a parametri legati all’aumento della produttività o alla velocità di reazione, ormai ‘passati di moda’: le vere ‘parole chiave’ del...

  • Gestire oli e refrigeranti proteggendo l’ambiente

    I sensori intelligenti di ifm sono il cuore di un innovativo evaporatore sottovuoto creato da un’azienda tedesca per gestire il trattamento fluidi lubrificanti e di raffreddamento esausti in modo efficiente, sia in termini di abbattimento dei costi,...

  • Ulmer Schokoladen e CoreTigo migliorano la produzione del cioccolato con l’automazione industriale wireless

    Alla ricerca di nuove modalità per potenziare le proprie linee di produzione, Ulmer Schokoladen si è rivolta a CoreTigo per utilizzare la sua soluzione IO-Link Wireless nell’automazione dei processi di produzione. Le linee di produzione flessibili di...

  • Consorzio PI Italia al SAVE 2024

    Il Consorzio PI Italia ha partecipato al SAVE di Bergamo con il proprio stand. Per l’edizione 2024 il Consorzio ha anche portato in fiera l’intervento del professor Paolo Ferrari di CSMT Innovative Contamination Hub, che ha tenuto...

Scopri le novità scelte per te x