Comunicazione semplificata tra protocolli diversi

Pubblicato il 14 dicembre 2015

Uno dei punti chiave dell’industria 4.0 è la possibilità di rendere interoperabili i dispositivi connessi alle reti, al fine di costruire nuovi servizi che non siano vincolati al protocollo di comunicazione utilizzato.

Questo diventa sempre più vero se si pensa che gli attori coinvolti nella creazione di nuovi servizi sono sempre di più soggetti terzi, rispetto ai tradizionali fornitori dei componenti di automazione.

Far comunicare mondi diversi senza dover implementare interfacce ad hoc è sempre stata un’impresa, soprattutto se si guarda alle motivazioni della nascita dei diversi protocolli di comunicazione.

Ma qualcosa si muove ed anche in modo sostanziale e repentino.

La duplice notizia annunciata a SPS Norimberga da alcuni dei principali consorzi apre la porta ad uno scenario nuovo e particolarmente significativo.

La prima riguarda CC-Link Partner Association e il Consorzio che promuove l’adozione delle tecnologie Profinet/Profibus, che annunciano una più stretta collaborazione nella direzione dell’interoperabilità delle reti di comunicazione industriale. In particolare sarà semplificato il modo in cui i device collegati in rete possono scambiarsi informazioni.

La seconda riguarda l’accordo tra OPC (relativamente a OPC-UA) e il consorzio che supporta l’adozione di Ethernet Powerlink per permettere anche in questo caso l’interoperabilità di tutta una classe di dispositivi sulle reti, senza particolare effort da parte dell’integratore.

Era ora che da un modello corporativo si passasse ad un modello di tipo cooperativo al fine di creare un ecosistema per lo sviluppo di Industria 4.0 e IoT.

Questi due mondi richiedono, infatti, la comunicazione senza soluzione di continuità e coerente sia all’interno della fabbrica digitale che all’esterno per servizi basati su cloud e di altre tecnologie Internet.

Adesso aspettiamo nuove mosse da parte degli altri attori.

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