Bilancio in rosso per l’IT

Secondo Assintel si vedranno segnali di miglioramento solo a fine 2010

Pubblicato il 18 ottobre 2010

La crisi continua a farsi sentire nel settore dell’Information Technology. È quanto sostiene Assintel, associazione nazionale delle imprese Ict di Confcommercio-Imprese per l’Italia, nel suo Assintel Report 2010, realizzato in collaborazione con Nextvalue. I dati riportano un mercato IT nel 2010 che cala del 7,6% su base annua, raggiungendo un volume complessivo di 19.271 milioni di euro: si tratta di un nuovo importante ribasso, pari a circa 1 miliardo di euro, rispetto al 2009. Per altro calo nel nostro Paese è peggiore rispetto alla media europea e in vera controtendenza rispetto a Nord America, Giappone, Cina e India che invece hanno ripreso a crescere. In particolare, i dati riportano un crollo del mercato dell’hardware (-18,6%) e una flessione dei servizi IT (-3,8%), mentre il settore software sembra in leggera ripresa (+2,7%).

Solo nel secondo semestre si sono verificati i primi segnali di ripresa ma secondo il Report ci aspetta un lungo periodo di transizione, durante il quale il mercato sperimenta una ‘nuova normalità’ fatta di ridimensionamento degli investimenti, contrazione delle risorse, ottimizzazione dei processi, e la galassia delle imprese si sta contraendo a beneficio di una razionalizzazione dell’offerta. A questo proposito il Report sottolinea che il 41% dei Chief Information Officer pone al vertice delle proprie priorità l’ottimizzazione dei costi, con un trend in contrazione rispetto al 44,3% dello scorso anno e addirittura al 75,2% registrato nel 2008: segnale che si sta consolidando il concetto per cui una volta ottimizzati i costi di gestione, anche attraverso i tagli, la strada da percorrere per l’efficienza diventa quella della reingegnerizzazione dei processi e dell’organizzazione: questa scalza al secondo posto delle citazioni la ristrutturazione/riorganizzazione aziendale.

Certo come sempre la parola chiave per crescere è ‘innovazione’ e secondo quanto affermato da Giorgio Rapari, presidente di Assintel “occorre cambiare registro, puntando su una vera e complessiva innovazione di tutta la struttura socio-economica. Per fare questo serve un nuovo modello di coesione, a partire dalla rappresentanza imprenditoriale per arrivare a un nuovo patto sociale per la crescita. E la politica deve fare la sua parte”.

L’intero articolo sarà pubblicato sul prossimo numero Novembre-Dicembre di Automazione Oggi nella sezione Soluzioni Software per l’Industria; l’inserto sarà poi scaricabile dal sito www.ilb2b.it e nella sezione Speciali.

di Antonella Cattaneo



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