Skill digitali per l’industria del futuro: gli effetti della digitalizzazione
Di fronte alla necessità di far fronte al cambio generazionale e alla digitalizzazione sempre più rapida, le aziende cercano nuove skill e professionalità per poter sfruttare al meglio tutte le opportunità offerte dalle tecnologie 4.0
Il tema dello skill gap e della necessità di nuove competenze per lo smart manufacturing è certo di estrema attualità, soprattutto oggi dopo la pandemia, che imposto alle imprese un rapido cambio generazionale e ha portato a un’accelerazione dei processi di digitalizzazione. Tutto questo ha reso ancora più stringente la ricerca di nuovi profili e professionalità da trovare fuori dall’azienda o far nascere all’interno, valorizzando la forza lavoro già in essere.
Ne parliamo in questo video con:
- Massimiliano Grazia, application engineer manager di Mitsubishi Electric
- Ivano Toffoletti, direttore generale di SDProget Industrial Software
Come è evoluto il vostro fabbisogno di competenze con l’introduzione di tecnologie digitali?
Quali sono le skill più ricercate oggi e quali saranno determinanti per la competitività in futuro?
Avete avviato attività specifiche dedicate alla formazione e all’evoluzione delle competenze legate alle tecnologie 4.0 e/o alle vostre soluzioni?
In sintesi possiamo dire ai giovani che stanno per entrare nel mondo del lavoro che le aziende sono molto attive nel campo della formazione, offrono corsi, indirizzano verso percorsi di specializzazione sotto forma di Academy, collaborano con scuole e università per formare le competenze giuste per l’industria di domani. Seguite dunque tutti i canali, online, social, istituzionali, per venire a conoscenza di queste iniziative che sono in grado di aprire molte porte e vie preferenziali per l’ingresso in azienda.
“Data scientist ed esperti in cybersecurity sono tra le figure più ricercate nella trasformazione digitale. Se da un lato la digitalizzazione porta efficienza e flessibilità, traghettando l’industria verso scenari di customizzazione e produzione sostenibile, dall’altro, il digitale ha ampliato l’area esposta agli attacchi informatici. L’automazione aumenta sia sul fronte di chi attacca, sia su quello delle misure atte a proteggere dati e informazioni in azienda. Davanti al gap tra domanda e offerta di competenze molte sono le realtà scese in campo per contribuire a formare i lavoratori di domani, in collaborazione con ITS e Università, adeguando in tempo quasi reale l’offerta formativa ai contesti produttivi in costante e rapida evoluzione. Ne parliamo con Axitea, E4 Computer Engineering, Liferay Italia, Mitsubishi Electric, Palo Alto Networks, Red Hat, Schneider Electric Italia, SDProget Industrial Software e VEM Sistemi“.
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LEGGI ora tutto l’articolo della Tavola Rotonda sul tema
pubblicata sul numero 433 – ottobre di Automazione Oggi.
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