TÜV Italia al fianco dell’export italiano

Pubblicato il 31 gennaio 2023

L’export italiano è in costante crescita da diversi anni: dopo il record raggiunto nel 2021, quando si sono sfiorati i 516 miliardi di esportazioni, nel 2022 si conferma la tendenza alla crescita. Non solo: nel 2021, solo tre Paesi hanno raggiunto un risultato migliore dell’Italia quanto a crescita dell’export, ossia Cina, India e Corea del Sud.

L’economia italiana è stata la più dinamica sul fronte export e nel 2022 si è attestata intorno ai 600 miliardi di euro di export1. Un traguardo reso possibile grazie all’assoluta qualità dei prodotti del “Made in Italy”, riconosciuti a livello mondiale e grazie alla flessibilità e rapidità con cui ha saputo trovare nuovi mercati di sbocco e di rifornimento per sostituire quelli ostacolati dalla pandemia e dalla guerra.

In questo contesto, anche istituzioni e sistema finanziario possono fare molto per supportare le aziende, come dimostrano le attività della Simest, società che sostiene la crescita delle imprese italiane attraverso l’internazionalizzazione della loro attività (attraverso, ad esempio, il fondo rotativo 394 a favore dell’export) e di Ice (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), che negli ultimi due anni ha promosso venti iniziative a favore dell’internazionalizzazione.

Anche TÜV Italia è al fianco delle aziende italiane e propone un valido supporto per l’ingresso nei mercati globali: il servizio di Global Market Access (GMA). In assenza di norme e requisiti armonizzati, infatti, produttori, esportatori e distributori devono essere consapevoli delle normative per ciascun Paese o regione a cui desiderino accedere. Alcuni Paesi e giurisdizioni impongono specifiche restrizioni tecniche come il test dei prodotti, la certificazione e le ispezioni di spedizione. Inoltre, il complesso quadro normativo in alcuni Paesi viene costantemente aggiornato e ampliato.

TÜV Italia può concretamente aiutare le aziende a destreggiarsi in questo complesso scenario normativo attraverso:

  • Indicazione dei requisiti di conformità e delle strategie di approvazione per ogni singolo Paese;
  • Esecuzione dei test di prodotto rispetto agli standard previsti;
  • Mantenimento dei rapporti con le autorità locali per la presentazione della documentazione;
  • Gestione dei follow-up con le autorità/gli organismi di certificazione locali;
  • Erogazione di attività formativa per il personale delle aziende riguardo le norme tecniche da applicare.

1 Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/made-italy-l-export-regge-e-vede-quota-600-miliardi-AEOtzw5B

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



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