Stampante 3D per ottone Made in Italy

Pubblicato il 9 novembre 2020

Ivano Corsini, imprenditore bolognese a capo di Autebo e di 3D4MEC, ha realizzato la prima stampante 3D Powder Bed Fusion specializzata nel processo di tutte le leghe d’ottone con percentuale di zinco inferiore al 45% e che non contengono arsenico.

3D4BRASS, questo il nome della nuova stampante a tecnologia Powder Bed Fusion (PBF) ,è nata dall’esigenza di Rubinetterie Bresciane Bonomi di creare velocemente componenti funzionali per la validazione di preserie. La sfida era quella di verificarne la fattibilità e riuscire a produrre i primi componenti in ottone.

Con 3D4BRASS è possibile produrre direttamente ottone senza utilizzare altri materiali come la cera o il collante, diversamente da tutti gli altri metodi produttivi utilizzati fino ad oggi. Stampare in 3D non significa produrre lo stampo in 3D, ma produrre direttamente il componente finale, senza passaggi intermedi.

Grazie alla tecnologia Powder Bed Fusion è possibile produrre un componente 100% ottone, fondendo assieme le particelle di polvere che, una volta consolidate, creano componenti con caratteristiche meccaniche idonee e funzionali a una produzione meccanica. I test metallurgici effettuati sui pezzi ottenuti dimostrano che si raggiunge una densità pari o superiore a quella della billetta integra, prima del processo di atomizzazione. La tecnologia Powder Bed Fusion permette di ottenere componenti con un’altissima resistenza e una precisione di dettaglio fino agli 0,25 mm.

Come funziona la Stampa 3D Powder Bed Fusion e come si velocizza il processo di realizzazione dei prototipi in ottone grazie alla stampante 3D4BRASS?

Si parte da un file 3D ottimizzato secondo le regole dell’additive manufacturing in modo da mantenere solo il materiale necessario e ridurre i costi. Una volta caricato il file in macchina, 3D4BRASS produce il componente strato dopo strato, andando a consolidare il materiale solo nei punti strategici, senza spreco e con una risoluzione in Z di 50 μm.

Stampato il componente, non resta che rimuoverlo dai supporti e applicare le opportune post lavorazioni, come la pallinatura o altri trattamenti, per ottenere componenti perfettamente funzionanti e pronti per essere montati in macchina o venduti.

Mentre si effettuano questi lavori di post-produzione, la stampante 3D4BRASS ha già recuperato automaticamente la polvere non usata nella stampa precedente e può già cominciare un nuovo ciclo di stampa, snellendo il flusso produttivo.

La tecnologia 3D4BRASS si adatta alla produzione di piccoli lotti e preserie e potrà essere utilizzata dai produttori di minuteria, gioielleria, rubinetteria, valvolame e da tutte le aziende che devono produrre oggetti di precisione.

Con la stampante 3D4BRASS si velocizza la produzione perché si possono stampare più preserie di diverse geometrie e dimensioni in un unico ciclo di stampa che richiede poche ore. I componenti così ottenuti sono funzionali e già pronti per essere utilizzati e venduti. Con questa tecnologia non ci sono più limiti di design dati dagli stampi, ma si può modificare la geometria di ogni singolo pezzo liberamente e in poco tempo.

Grazie all’additive manufacturing, 3D4BRASS realizza geometrie impossibili, ovvero componenti cavi al loro interno e composti da canali conformati, senza dover svuotare o togliere il materiale nelle post lavorazioni.

L’area di lavoro della stampante 3D4BRASS parte da 110x110x230 mm, ma è personalizzata in funzione delle esigenze produttive di ogni singolo cliente. La stampante sarà disponibile sul mercato a partire dal Q3 del 2021 e avrà un prezzo di vendita che si aggirerà intorno a 400.000 euro.



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