Sensori wenglor per il packaging dei prodotti Partena

Pubblicato il 15 aprile 2021

Partena SpA, azienda di Carpi (MO) che produce macchine per il confezionamento in blister di prodotti farmaceutici, ha scelto wenglor sensoric italiana per il controllo del processo di confezionamento delle fiale, con particolare riferimento all’operazione di caricamento eseguita da un robot su un sistema a tamburo.

La scelta è ricaduta sui sensori optoelettronici Polybag, ovvero sulle barriere catarifrangenti con banda luminosa modello P1EL100 di wenglor. A questi dispositivi è affidato il compito di verificare che le fiale, movimentate dal robot nel sistema di caricamento a tamburo, siano posizionate correttamente all’interno dei cassonetti al fine di consentire a un secondo robot di poterle manipolare. Nel caso in cui le fiale risultassero posizionate in modo errato, i sensori segnalano l’irregolarità, interrompendo il processo ed emettendo nel contempo un segnale acustico di avviso. Se le fiale sono correttamente alloggiate all’interno del cassonetto, il secondo robot le preleva per poi depositarle su un sistema di trasporto, che le avvia verso il successivo passaggio di confezionamento.

Il principio di funzionamento su cui si basano i sensori catarifrangenti a banda luminosa P1EL di wenglor è lo stesso delle barriere fotoelettriche bidimensionali, ma in questo caso a essere proiettata è una lama di luce laser collimata. Il modello utilizzato da Partena a bordo delle proprie macchine è il P1EL100, un sensore che dispone di un fascio di luce ampio 27 mm e che è in grado di operare in un campo di lavoro fino a 1,6 m, rilevando con precisione sagome anche scure, trasparenti o lucide e perfino dotate di superfici perforate.

Grazie al fascio di luce laser continuo e omogeneo, questi sensori sono in grado di effettuare il tasteggio sicuro degli oggetti a distanza con raggio di azione molto più ampio rispetto a una classica barriera luminosa dotata di un punto luce. Questi sensori sono quindi ideali per il rilevamento affidabile dei bordi di oggetti a forma irregolare e di dimensioni variabili.

La funzione di autoapprendimento dinamico di cui sono dotati è particolarmente vantaggiosa soprattutto per le applicazioni che utilizzano i nastri trasportatori, in quanto consente di compensarne facilmente le eventuali aree di irregolarità. È inoltre disponibile un’ulteriore funzione per l’autoapprendimento di precisione, mediante la quale è possibile rilevare in modo affidabile oggetti fino alla dimensione minima di 4 mm.

Grazie alla dotazione di un connettore girevole a 180° e al formato compatto (emettitore e ricevitore sono disposti in un unico alloggiamento di soli 27mm di larghezza), le barriere catarifrangenti modello P1EL100 possono essere montate con la massima flessibilità anche in spazi particolarmente ristretti.



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