PNRR, Data Protection e GDPR: l’importanza della sicurezza nell’innovazione
di Vincenzo Costantino, Senior Director Sales Engineering EMEA Western e Israele di Commvault
Le riforme previste dal PNRR saranno volte ad accelerare la digitalizzazione della pubblica amministrazione e nella spinta alla innovazione digitale nel tessuto delle PMI italiane.
Due aspetti importanti per poter lanciare questo ambizioso progetto sono la fiducia dei cittadini e la sicurezza dei sistemi.
Un adeguato livello di protezione può essere raggiunto solo attraverso l’adozione di opportuni processi e tecnologie di cybersecurity e data protection, due aspetti strettamente legati che si devono poter alimentare vicendevolmente ed evolvere continuamente. Proprio l’elemento evolutivo è fondamentale in questo momento in cui è necessario: innovare la situazione esistente, incrementarne notevolmente la resilienza della protezione dei dati e della infrastruttura, aumentare/accelerare la digitalizzazione – soprattutto della macchina pubblica e delle PMI – e adottare una strategia di tipo “cloud first”.
In questo contesto si ha un elemento propulsivo derivante dalla Next Generation EU e uno regolatore definito dal GDPR, entrambi vincolanti per il PNRR.
Il GDPR enfatizza la necessità della conformità delle aziende ai principi di data protection, che incide in modo significativo sulla reputazione e competitività dell’azienda stessa.
La priorità, quindi, per aziende pubbliche e private, è avere una adeguata strategia per la protezione e gestione del dato che deve essere in linea con le richieste di compliance e comprendere necessariamente il disegno di nuovi processi e l’adozione di tecnologie evolute di data protection.
Una soluzione di backup tradizionale non è più sufficiente a garantire i livelli minimi richiesti dalla compliance, l’evoluzione nel cloud e l’integrazione con una strategia di cyber sicurezza.
Allo stesso tempo è del tutto superato, non conforme, economicamente svantaggioso e non sicuro avere differenti soluzioni puntuali per i diversi ambiti infrastrutturali: on premises, virtuale, in cloud.
Per poter sfruttare al massimo i vantaggi economici e competitivi derivanti dal PNRR occorre avere una unica piattaforma di data management che sia in grado di proteggere i dati on premises (per tutti gli applicativi esistenti su infrastrutture fisiche e virtuali), in cloud (sia in ambiente ibrido che multicloud). Inoltre, è necessario avere una soluzione che sia tecnologicamente pronta per far evolvere le aziende verso l’adozione di un cloud nazionale all’avanguardia come il Polo Strategico Nazionale o verso cloud pubblici internazionali.
È utile adottare una soluzione che permetta di indirizzare tutte queste tematiche con un’unica piattaforma di gestione e protezione del dato, di migrare verso siti alternativi ed evolversi verso l’adozione del cloud, insieme alla definizione di una strategia di exit strategy per la movimentazione dei dati verso altri repository. Tutto questo insieme alla forte focalizzazione sulla protezione delle copie dei dati dagli attacchi ransomware.
Contenuti correlati
-
Identità digitale, gli obiettivi PNRR già raggiunti
L’Osservatorio Digital Identity del Politecnico di Milano afferma che l’obiettivo italiano nel PNRR di attivare 42,3 milioni identità digitali entro giugno 2026 è già stato raggiunto, in anticipo di due anni rispetto alla scadenza prevista. Infatti, a...
-
Evoluzione Digitale in Italia
Un mercato in crescita, sospinto dalle aziende che iniziano a cogliere i benefici della digitalizzazione. Quattro ambiti possono generare grandi opportunità di sviluppo digitale per il nostro Paese: PNRR e Transizione 5.0; Twin Transition sostenibile; Intelligenza Artificiale;...
-
BI-REX presenta l’Industria 5.0: ecco la Linea Pilota con AI
Portare la piccola e media impresa italiana nell’era dell’Industria 5.0, rendendo accessibili competenze, risorse e infrastrutture sempre più evolute, grazie a tecnologie allo stato dell’arte e a un’efficace e oculata gestione delle risorse pubbliche. È l’obiettivo raggiunto...
-
Piano Transizione 5.0: l’Italia segue la strada indicata dall’Europa
Piano Transizione 5.0 e il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) sono strettamente collegati, in quanto mirano entrambi a promuovere la transizione verso un’economia sostenibile e digitale in Italia, stimolando l’innovazione e la crescita grazie ai...
-
PNRR per il rilancio del manifatturiero
Il PNRR contribuisce alla crescita e alla transizione digitale delle imprese del manifatturiero, che hanno usufruito degli incentivi 4.0 per realizzare importanti investimenti, altrimenti difficilmente realizzabili. Le aziende del settore si preparano ora a recepire il Piano Transizione 5.0,...
-
Verso un mondo più sostenibile con la gestione “green” dei dati
La grande quantità di dati che attualmente viene generata ogni giorno all’interno delle aziende produce elevate emissioni di CO2 attraverso i processi di archiviazione, elaborazione e analisi e rappresenta quindi un enorme peso per l’ambiente. Questo problema...
-
Commvault Cloud, la prima vera piattaforma cloud resiliente per l’azienda ibrida
Commvault, noto fornitore di soluzioni per la resilienza informatica e la protezione dei dati per aziende cloud ibride, presenta Commvault Cloud, powered by Metallic AI, una piattaforma unica nel suo genere che offre ai dipartimenti IT e...
-
Idrogeno, dal PNRR quasi 600 milioni per le Hydrogen Valley
Lo sviluppo della filiera idrogeno in Italia passa anche attraverso la realizzazione di infrastrutture e hub innovativi. Proprio per questo, le Hydrogen Valley hanno avuto un ruolo da protagonista all’interno di Hese – Hydrogen Energy Summit&Expo, la...
-
Sovranità dei dati: bilanciare requisiti di data residency e diritti di accesso
Le organizzazioni globali – e i dati che raccolgono e utilizzano quotidianamente – vanno tipicamente oltre i tradizionali confini geografici fisici Ma nonostante queste aziende dispongano di infrastrutture cloud estese in tutto il mondo, leggi e normative...
-
Sviluppo sostenibile, tra Pnrr e Agenda 2030
Il concetto di ‘sostenibilità’, introdotto negli anni ’80 durante le prime conferenze ONU sull’ambiente e sull’ecologia, si è ampliato negli anni arrivando a comprendere anche le dimensioni economica e sociale… Leggi l’articolo