La manifattura verso lo smart working industriale 4.0

Pubblicato il 18 dicembre 2020

L’emergenza sanitaria legata al coronavirus ha dato una spinta alla digitalizzazione delle organizzazioni, dei processi e delle fabbriche, necessaria per garantire la business continuity di ogni settore produttivo. Ecco allora che le tecnologie di Industria 4.0 contribuiscono all’adozione dello smart working anche in ambito manifatturiero, diventando un must-have per sopravvivere nel contesto di business di oggi e di domani.

In questi ultimi mesi, il metodo ‘smart working’ si è rivelato efficace nel garantire la continuità di attività dei lavoratori che svolgono attività di gestione e ‘da scrivania’. Oggi, invece, è necessario estenderlo anche a ruoli diversi, inclusi quelli di fabbrica. Le tecnologie dell’Industria 4.0 giocano un ruolo decisivo in questa direzione e permettono quindi l’inizio dell’era dell’industrial smart working 4.0.

Monitoraggio remoto e remote execution

Oggi, alcune delle aziende più innovative nel settore manifatturiero svolgono attività di monitoraggio remoto (o remote monitoring), che consiste nel controllo continuo di attività di fabbrica rimanendo fisicamente distanti dal processo.

Oggetto del monitoraggio remoto sono, ad esempio, i processi di operations quali la gestione e l’avanzamento della produzione, il controllo della logistica interna, la manutenzione e la qualità del prodotto.

In situazioni di emergenza come quella che stiamo vivendo attualmente, questa attività non è più sufficiente a garantire la continuità del business sollevando così l’esigenza di estendere al remote execution (esecuzione da remoto) le attività di fabbrica come produzione, manifattura additiva, robotica autonoma, realtà aumentata, realtà virtuale, modelli di simulazione, 5G e altre tecnologie abilitanti.

I pilastri su cui si erge la remote execution sono rappresentati da tecnologie dell’Industria 4.0 quali Internet of Things, Big Data analytics, Cloud computing per la gestione dei dati e Cloud manufacturing resi possibili da piani di innovazione tecnologica e di automazione dei processi industriali.

Le caratteristiche dello smart working industriale

Lo smart working industriale porterà con sé una grande innovazione dal punto di vista tecnologico e un grosso cambiamento dal punto di vista organizzativo e gestionale della fabbrica e dei suoi lavoratori. Infatti, nuovi indicatori di prestazioni (KPIs) dovranno essere definiti, il layout di fabbrica dovrà essere ripensato, i processi e le competenze dovranno essere riviste e non da ultimo un cambiamento della cultura aziendale dovrà essere implementato.

Cosa fare per adottare lo smart working industriale

Gli step da seguire per un’efficace introduzione dell’approccio dello smart working industriale sono quattro:

Valutazione: conoscere lo stato attuale della fabbrica, capire quali sono gli aspetti organizzativi e manageriali presenti, quali le tecnologie adottate e come sono organizzati gli spazi fisici attualmente disponibili.

Definizione: confrontarsi con i business leaders per definire gli obiettivi.

Scelta degli indicatori chiave: gli indicatori che si andranno a scegliere dovranno misurare il livello di produttività, di qualità, di soddisfacimento dei collaboratori, di condivisione dell’informazione.

Organizzazione delle attività: infine è significativo organizzare le attività che portano al cambiamento. Tra le attività troviamo: l’adeguamento degli spazi, la formazione di manager e collaboratori, la presenza di nuove tecnologie.

Un chiaro piano d’azione è fondamentale per completare il cambiamento.

Conclusione

L’emergenza ha velocizzato il processo di trasformazione digitale ma è importante ricordare che il cambiamento avverrà solo se il management affiancherà all’innovazione tecnologica un intenso programma di formazione del lavoratore.



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