La data integration

Dalla rivista:
Fieldbus & Networks

 
Pubblicato il 23 novembre 2024

Grazie all’integrazione dei dati della produzione è possibile monitorare e migliorare i processi. Vediamo la proposta di Sick

Con l’avvento di Industria 4.0 e della digitalizzazione dei processi, le aziende dispongono di un patrimonio enorme di dati relativi alla produzione da analizzare per estrarne informazioni utili ai processi decisionali. Trasformare questi Big Data in informazioni preziose può dare un importante vantaggio competitivo alle aziende. Con il termine ‘integrazione dei dati’ (data Integration) si intende il processo di ‘unione’ dei dati provenienti da più sorgenti differenti, per ottenere una visione unificata e di maggiore valore, in modo che si possano prendere decisioni migliori, in tempi più rapidi.

Integrare i dati della produzione

L’integrazione di diverse fonti di dati è diventata un fattore essenziale per garantire un’analisi accurata e una visione completa delle informazioni. Negli ultimi anni, la consapevolezza dell’importanza del dato ha portato le aziende a un approccio ‘data driven’ (Data Driven Approach) ai processi decisionali, nel quale, utilizzando opportuni strumenti per monitorare e analizzare dati chiave in produzione, si sfruttano le informazioni per prendere decisioni basate su dati oggettivi, eliminando gli elementi di indeterminazione caratteristici dei processi decisionali tradizionali. Per prendere decisioni basate sui dati è fondamentale avere visibilità e trasparenza sull’andamento della produzione e disporre di strumenti che forniscano una migliore comprensione del ‘cosa’ e del ‘perché’ un determinato episodio sia avvenuto all’interno dell’impianto. Se gestita correttamente, infatti, l’integrazione dei dati può contribuire a ridurre i costi, migliorare la qualità e promuovere l’innovazione dei processi di produzione, senza stravolgere le strutture di dati e modificare l’automazione esistente.

La complessità delle fonti e l’integrazione

La trasparenza e la disponibilità dei dati rappresentano il cuore dell’integrazione; tuttavia, avere visibilità sull’andamento della produzione non è un compito facile. I dati possono, infatti, arrivare da numerose fonti, caratterizzate da vari protocolli di comunicazione, dispositivi e sensori IoT differenti, utilizzati per monitorare altrettanti processi. Ogni fonte, poi, può avere diversa struttura e formato, cosa che rende difficile avere un’unica visione coerente. Per affrontare questa sfida è essenziale disporre di un software che permetta di semplificare l’integrazione dei dati della produzione e ne faciliti l’aggregazione e visualizzazione su un’unica interfaccia grafica. Field Analytics di Sick è un software I4.0 scalabile, che permette agli utenti di registrare dati, creare e configurare dashboard per monitorare e analizzare punti chiave in produzione, sulla base dei quali visionare le prestazioni degli impianti e migliorare i cicli di produzione. L’integrazione dati da diverse sorgenti è resa semplice dall’interfaccia Rest (Representational state transfer). In combinazione con i sensori intelligenti di Sick, questa soluzione consente agli utenti di monitorare in tempo reale, H24, gli indicatori chiave di efficienza e stato degli impianti; in particolare, il monitoraggio continuo di specifici indicatori (KPI), l’analisi dei trend e gli avvertimenti in tempo reale permettono di migliorare e rendere più efficiente la manutenzione, riducendo così gli eventuali tempi di fermo, dovuti a guasti imprevisti. Il software, quindi, abilita la predictive maintenance in corso di funzionamento, che assicura migliore progettualità e tempo di esercizio. Il sistema è inoltre in grado di storicizzare i dati e renderli disponibili per analisi sugli andamenti passati e sulle tendenze, fondamentali per migliorare e comprendere i processi e per l’ottimizzazione delle performance.

Come avviene l’integrazione dei dati

Il software Field Analytics di Sick è una soluzione on-premise (non in cloud) che permette di raccogliere dati da numerose sorgenti, con l’obiettivo di organizzarli in maniera semplice e dare insight per migliorare la reattività e l’efficienza dei processi produttivi, senza necessariamente modificare l’automazione esistente. La configurazione delle dashboard e dei relativi widget è user friendly e aperta a numerose possibilità di customizzazione; grazie a un approccio no code/low code, il software offre un’alta configurabilità, mantenendo bassa la complessità di utilizzo. È anche possibile gestire i diversi accessi in modo da garantire sicurezza e leggibilità delle informazioni a diversi livelli: grazie alla gestione accessi integrata, le informazioni rimangono sicure e visibili solo da personale autorizzato. Oltre ai dati è bene considerare anche l’aspetto dell’integrazione delle diverse tipologie di hardware presenti nell’impianto. La trasparenza completa di tutti i movimenti importanti di asset e merci, attraverso la localizzazione diretta e indiretta, è essenziale per migliorare l’efficienza del processo produttivo. In questo caso, la soluzione di Sick è il software Asset Analytics per la digitalizzazione di shop floor asset. Si tratta di una piattaforma indipendente dalla tecnologia di Location Intelligence che, grazie alla combinazione di tecnologie Rtls e di identificazione, consente l’acquisizione di valori grezzi sotto forma di dati di posizione e di movimento, che vengono analizzati e valutati dal software in tempo reale. Le posizioni e i movimenti degli asset vengono visualizzati chiaramente tramite diagrammi e dashboard, fornendo la base dati necessaria per riprodurre in modo digitale la catena di creazione del valore di un’azienda, rendere trasparente e controllare il flusso di materiale attraverso la tracciabilità.

Sick Italia – www.sick.it

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