Eletto il nuovo presidente di Anima, Sandro Bonomi

Pubblicato il 10 ottobre 2008

In un generale clima di sfiducia e di stagnazione che pervade trasversalmente tutti i settori dell’industria italiana, aggravato dai segni costantemente negativi delle borse mondiali, la meccanica varia, quasi in controtendenza, riesce ancora a scommettere sulla qualità dei suoi prodotti e del Made in Italy, a conferma del ruolo di spicco della meccanica italiana, al secondo posto in Europa dopo la Germania e al terzo posto dopo il Giappone nel mondo.

È quanto emerge dall’indagine sul secondo trimestre dell’anno realizzata da Anima – Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica varia e Affine, e confermata dalle esportazioni dei primi sei mesi. In netto aumento infatti gli ordini relativi alle esportazioni del secondo trimestre 2008, raddoppiati (dal 12% al 24%) rispetto al I trimestre. A riprova che l’export è ancora fattore trainante per l’economia, i dati Istat sul livello delle esportazioni dei comparti Anima rilevano 11 miliardi e 600 milioni di euro nei primi sei mesi del 2008 registrando un +11% rispetto al 2007. Africa e Asia, oltre all’UE a 27, sono le aree che hanno determinato in modo più significativo l’incremento dell’export della meccanica varia italiana.

È questo lo scenario in cui è stato designato il nuovo presidente di Anima, Sandro Bonomi, imprenditore bresciano presidente di Enolgas Bonomi, da oltre trent’anni in Federazione, già alla guida di AVR – Associazione Italiana Costruttori Valvole e Rubinetteria-, del CEIR – Comité Européen de l’Industrie de la Rubinetterie – l’organismo che rappresenta l’industria di valvolame e rubinetteria di 21 paesi europei e da 10 anni presidente di Brescia Export, che fa parte di Federexport all’interno di Confindustria.



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