Digitalizzare e vedere i reperti archeologici in 3D
Un gruppo di ricercatori nell’ambito della visualizzazione, del The Museum of Mediterranean and Near Eastern Antiquities di Stoccolma, di Faro e di Autodesk, stanno collaborando ad un ambizioso progetto di visualizzazione delle mummie. La collezione del museo sarà digitalizzata in 3D utilizzando le più recenti tecniche di acquisizione della realtà in 3D e resa disponibile ai visitatori del museo tramite una mostra interattiva senza precedenti.
Come parte dello sviluppo di una nuova mostra permanente Egizia, per la prima volta, The Museum of Mediterranean and Near Eastern Antiquities di Stoccolma renderà disponibile in formato digitale la propria collezione di mummie.
Presso il Visualization Center C di Norrköping (Svezia), Thomas Rydell, Project Leader and Studio Director di Interactive Institute Swedish ICT, ha spiegato: “Puntiamo a stabilire un nuovo standard nella modalità in cui lavorano i musei con le tecnologie di digitalizzazione e visualizzazione interattiva 3D per far si che le collezioni siano più accessibili da altri musei, ricercatori e visitatori. Per questo progetto in particolare lavoriamo con le mummie, ma lo stesso metodo potrebbe essere utilizzato per altri oggetti, come ad esempio i reperti di storia naturale e altri ritrovati storici”.
Sei mummie della collezione del museo verranno scannerizzate utilizzando l’innovativa tecnologia per l’acquisizione della realtà in 3D. Tali scansioni verranno poi visualizzate utilizzando una tavola interattiva sviluppata dall’Institute Swedish ICT. Questa tavola farà parte di una nuova mostra permanente che permetterà ai visitatori di vedere le mummie in modo del tutto nuovo.
“La tecnologia permetterà ai nostri visitatori di scoprire qualcosa in più sull’uomo che si cela dietro le bende”. Ha dichiarato Elna Nord, Exhibition Producer del The Museum of Mediterranean and Near Eastern Antiquities di Stoccolma. “Livello dopo livello, il visitatore toglierà le bende alla mummia e ne conoscerà il sesso, l’età, le condizioni di vita e le credenze. Grazie alla tecnologia, le mummie diventano mediatori della conoscenza del nostro passato”.
Ne risulta un’interessante esperienza interattiva che permette ai visitatori del museo di esplorare il mondo delle mummie con gli stessi strumenti che utilizzano i ricercatori e gli scienziati per fare nuove scoperte.
Il progetto parte con la scansione delle mummie effettuata da esperti forensi con la tecnologia di tomografia computerizzata (Computed Tomography-CT) a doppia energia. La scansione CT a doppia energia non solo rileva l’interno in modo dettagliato, ma anche i materiali di cui sono fatti i diversi oggetti ritrovati insieme alla mummia. La tecnica a doppia energia permette inoltre a tali oggetti di essere visualizzati individualmente con maggior dettaglio.
Grazie alla collaborazione con Autodesk, attiva nell’ambito dei software per la progettazione, ingegnerizzazione e entertainment 3D, e con Faro, che opera nella tecnologia di misurazione 3D, le superfici complesse, i colori e le texture della mummia, nonché le superfici del sarcofago saranno scannerizzati utilizzando una combinazione di tecniche di fotogrammetria e di acquisizione della realtà tramite scansione laser. Ciò porterà alla generazione di una griglia geometrica 3D e di immagini testurizzate associate, oltre ai dati volumetrici acquisiti dallo scanner CT.
“Il software Autodesk ReCap semplifica il processo di documentazione, creando dati 3D digitali contestuali di oggetti fisici e ambienti con scansioni laser e foto. Questa mostra di mummie rappresenta una nuova ed entusiasmante applicazione della tecnologia di acquisizione della realtà, la quale richiede un’incredibile qualità per fornire contenuti visivi di grande effetto e interattivi che coinvolgano il visitatore.” Ha commentato Tatjana Dzambazova, Senior Product Manager, Reality Capture, Autodesk.
I dati volumetrici derivanti dalla scansione CT e dai dati e dalle texture derivanti dalla scansione delle superfici, verranno combinati in un sistema di rendering in tempo reale, creando una rappresentazione digitale reale della mummia con un livello di dettagli senza precedenti.
“Abbiamo letteralmente creato una copia virtuale della mummia”. Spiega Thomas Rydell. “Questa versione potrebbe essere condivisa con altri musei, essere utilizzata per la ricerca o far parte di un’esperienza interattiva del visitatore. Possiamo inoltre stampare in 3D la mummia in 3D o oggetti ritrovati all’interno del bendaggio, riportandoli nuovamente in vita”.
Tramiti semplici gesti, i ricercatori o i visitatori del museo potranno esplorare la mummia nel suo complesso o zoomare per vedere piccoli dettagli come ad esempio le incisioni sul sarcofago. Potranno inoltre togliere i rivestimenti esterni, sbendare la mummia ed esaminare i diversi strati del corpo per analizzare l’anatomia e i reperti avvolti insieme al corpo.
Questo progetto nasce dalla collaborazione tra l’Interactive Institute Swedish ICT, Norrköping Visualization Center C, Center For Medical Imaging and Visualization (CMIV), The Museum of Mediterranean and Near Eastern Antiquities, Autodesk e Faro. Il progetto darà vita a una mostra permanente che verrà aperta a febbraio 2014.
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