China Awards: premiate le aziende che sanno cogliere il ‘nuovo’ della Cina

Tra i vincitori ZTE Italia, China Telecom, CMIT - Europe, Neos, Pedersoli, Triboo East Media. Leone d’Oro al regista Paolo Genovese, al fiorettista Daniele Garozzo e alla sciatrice Sofia Goggia

Pubblicato il 7 gennaio 2019

Ventinove premiati in 9 categorie: 19 società italiane, 7 cinesi e 3 Leoni d’Oro. È il bilancio della tredicesima edizione dei China Awards, organizzati dalla Fondazione Italia Cina e da MF-Milano Finanza. I riconoscimenti sono stati assegnati davanti a una platea di circa 300 esponenti del mondo imprenditoriale, giornalisti e opinion maker. A fare gli onori di casa Alberto Bombassei, Presidente della Fondazione Italia Cina, e Paolo Panerai, Vice Presidente e Ad di Class Editori.

Otto le categorie di premi consegnati alle realtà italiane e cinesi: Capital Elite (CIFNews, D.B. Group, Itaway, Neos, NMS Group, Pedersoli Studio Legale, Rainbow Group, Studio Marco Piva, Triboo East Media), Creatori di Valore (China Telecom, Dottor Group, Eca Italia, Esseti Farmaceutici, Lago Group, Salmoiraghi Automatic Handling, S.i.l.c.a., Triumph Group International, Young Digitals ), Eccellenza Italia (Rinaldi Food), Top Investors in China (Lu-Ve Group), Top Investors in Italy (Cmit – Europe, Vi.Be.Mac/Jack Sewing Machine, ZTE Italia), Via della Seta (Ufi Filters, Savino Del Bene) e Premio speciale a Xi’an International Fashion Town come “Innovative fashion eco-system city making project in Northwest China”.

L’ultima categoria è quella del Leone d’Oro, i riconoscimenti assegnati a personalità del mondo della cultura, dello sport e dello spettacolo, selezionati grazie alla preziosa collaborazione con i manager Andrea Cicini e Andrea Vidotti. Il Leone d’Oro per la cultura e lo spettacolo è stato consegnato al regista Paolo Genovese, per il grandissimo successo ottenuto nel Paese asiatico dal suo film “Perfetti sconosciuti”. Quelli per l’impegno sportivo sono stati assegnati a due atleti del Gruppo Fiamme Gialle, lo schermidore Daniele Garozzo, medaglia d’oro nel fioretto a Wuxi, e Sofia Goggia, campionessa del mondo di discesa libera, attesa a Pechino 2022 per le prossime Olimpiadi invernali.

“Oggi più che mai, alle imprese italiane che vogliono affrontare il mercato cinese” ha dichiarato il Presidente della Fondazione Italia Cina, Alberto Bombassei “non basta individuare le strategie utili per poter competere alla pari sui mercati globali ma devono maturare un’approfondita conoscenza della specifica realtà economica e culturale della Repubblica Popolare. Anche per questa ragione, l’appuntamento con i China Awards resta per la Fondazione un momento importante perché sa esprimere la nostra visione positiva e pragmatica nei confronti della sfida cinese, una sfida ancora difficile da affrontare nonostante i grandi passi in avanti compiuti in questi anni. L’incidente che ha recentemente coinvolto una nota azienda italiana dimostra l’importanza di avere personale preparato a operare in una realtà così diversa dalla nostra quale è la Cina. Per questo la Fondazione mette a disposizione dei suoi soci e delle aziende del Sistema Italia la sua Scuola di Formazione Permanente e il suo Centro Studi per le imprese”.

L’edizione 2018 è stata realizzata con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero dello Sviluppo Economico e della Camera di Commercio Italo Cinese, e in partnership con la Camera di Commercio Italiana in Cina. L’evento è stato reso possibile grazie alle importanti sponsorizzazioni di Chic Group, Chubb, Dentons, Messe Frankfurt, 88Baijiu-Moutai, SEA-Aeroporti Milano e Xi’an International Fashion Town.
La consegna dei premi è avvenuta durante un Charity Dinner a favore della casa famiglia “Vittorino Colombo” di Xi’an di Ai.Bi. – Associazione Amici dei Bambini, organizzazione non governativa costituita da un movimento di famiglie adottive e affidatarie che si occupa di adozioni internazionali e del Progetto LOVEAST, che promuove uno scambio culturale e umano tra due realtà sportive, l’italiana ASD ForMeD’Abili e la cinese Ren’ Ai School di Suzhou, per ragazzi con disabilità cognitive e relazionali.



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