Cento stazioni in meno di un microsecondo….

Dalla rivista:
Automazione Oggi

 
Pubblicato il 12 maggio 2002

In alternativa si può utilizzare un modulo adibito a gateway fra X2X Link e CANopen, DeviceNet o Profibus-DP. Infine, per rimanere in tema, è possibile interfacciare gli X67 a Ethernet Powerlink. Le schede vengono collegate in cascata, essendo ciascuna di esse dotata di due connettori per il bus X2X (ingresso dal modulo precedente e uscita verso il modulo successivo) e due connettori per l’alimentazione diretta del modulo e dei relativi sensori/attuatori ad esso connessi. Anche l’alimentazione infatti viene remotata, ed è quindi possibile eliminare gli alimentatori sul campo. Per eventuali esigenze di maggiore potenza, la rete può essere spezzata con l’inserimento di un alimentatore in cascata. L’alimentazione del bus rimane comunque separata da quella degli I/O: nel caso di problemi sul primo, quindi, il bus permette di segnalare e diagnosticare il malfunzionamento via software e via hardware, grazie alla presenza di appositi LED a elevata luminosità posti sui moduli. La serie B&R X67 comprende una vasta gamma di moduli di I/O digitali (compresi quelli configurabili singolarmente come ingresso o uscita), di conteggio (encoder bidirezionali o contatori eventi), analogici (compresi dispositivi per ingressi diretti da PT100 e termocoppie), gateway e alimentatori a 24 Vcc o a 110/230 Vca, da 50, 200 o 400 W.

Pannelli intelligenti

Concludiamo con un’altra novità in casa B&R: i pannelli intelligenti Power Panel 100. Si tratta di interfacce operatore che montano un processore Geode SC2200 a 233 MHz e mettono a disposizione soluzioni di display 1/4 VGA monocromatico o a colori e 10,4” a colori; tutti sono provvisti di porta Ethernet TCP/IP (funzionalità unica per dispositivi di questa taglia), interfaccia RS-232 e uno slot per l’inserimento di una compact flash standard adibita a memoria di massa. Finora, era disponibile una certa continuità fra i vari pannelli B&R: dai modelli 4×20, 4×40, 8×40 (64×240 pixel) e 16×40 (128×240 pixel), ai PC industriali basati su 1/4 VGA. Vi era tuttavia un piccolo gap, tale da giustificare un prodotto che permettesse un sottoinsieme comune gestito non solo da famiglie di PC industriali, ma anche da famiglie di pannelli operatore, più economiche. Il gap era essenzialmente dato da componenti tipici dell’architettura PC (per esempio porte di collegamento alla stampante, floppy disk, connettori PS/2, slot di espansione ISA/PCI, porta VGA per monitor esterno, ecc.), che se non necessariamente richiesti, potevano appesantire la configurazione e di conseguenza la relativa proposta commerciale.

E’ nata quindi la famiglia Power Panel 100, con un entry level da 1/4 VGA monocromatico che corrisponde all’entry level dei PC industriali, per passare a un 1/4 VGA a colori e arrivare ad un VGA a colori da 10,4” (i tre modelli sono disponibili nelle versioni con tasti o con touch-screen), anch’essi disponibili nella famiglia PC. Anche in questo caso, la programmazione dell’interfaccia avviene tramite l’add-on B&R Visual Components. Quindi, a dimostrazione della flessibilità di utilizzo, se si scrive un programma per la piattaforma Power Panel, esso può essere immediatamente scaricato su un PC industriale. I pannelli sono innovativi anche da un punto di vista meccanico: quattro viti integrate alzano infatti uno spintore che permette di bloccare immediatamente l’unità al quadro elettrico, riducendo al minimo le operazioni richieste. Il bloccaggio è garantito anche, in prima istanza, da una flangia mobile che permette di inserire il pannello nel relativo invito senza fissarlo, prima dell’assemblaggio finale. Grazie al collegamento Ethernet, è possibile non utilizzare la compact flash, ma gestire il download dell’eseguibile da un’intelligenza centralizzata (nonché connettere il dispositivo ad una eventuale rete gestionale, per scambiare dati di produzione, statistici, ecc.). La prossima evoluzione sarà quella di avere il SoftPLC a bordo del pannello operatore: grazie alla disponibilità del già presente potente processore interno e con la semplice aggiunta di un modulo di memoria DRAM (inseribile e intercambiabile dall’utente), tutte le versioni prevederanno non solo la possibilità di visualizzare, ma anche quella di controllare. Il vantaggio sarà quello di poter lavorare in ambiente SoftPLC senza dovere acquistare un PC.