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MAGGIO 2016

FIELDBUS & NETWORKS

21

L

a possibilità di estra-

polare e trasmettere

dati sta assumendo

un ruolo sempre più

importante e in campo

manifatturiero e Weidmüller, da

sempre legata al mondo della

comunicazione, punta a guidarne

l’evoluzione in vista di con-

cetto quali Industrial Internet of

Things e ‘smart factory’. Come?

Aggiungendo ‘intelligenza’ alla

tradizionale morsettiera, passiva,

garantendo semplicità, sicurezza

e contenimento dei costi: “Sono

questi da sempre i nostri punti

di forza” ci racconta Luca Trifone, South Region Marketing Development

di Weidmüller, in occasione della presentazione dei nuovi prodotti dell’a-

zienda alla stampa. “L’obiettivo è consentire al cliente di realizzare solu-

zioni efficaci secondo la logica di Industry 4.0 riducendo al contempo il

TCO e la complessità che questo

nuovo modo di produrre porta

con sé, proponendo un ‘universo’

completo di prodotti progettati in

ottica meccatronica, complemen-

tari fra loro, fatti per facilitare la

messa a punto della comunica-

zione e in grado di stabilire una

connessione sicura e affidabile,

trasparente all’utente”.

Le soluzioni IoT hanno reso indefi-

nito il legame fra virtuale e reale,

fra cyberspazio, quello che viene

a crearsi nella cloud, e spazio

concreto: “Se da ‘consumatori fi-

nali’ siamo a un passo dal vedere

concretizzarsi il ‘sogno’ dell’auto-

mobile a guida automatica, senza conducente, nel campo dell’industria la

realtà è già quella del controllo a distanza delle macchine e la richiesta da

parte dei costruttori di soluzioni di telecontrollo e monitoraggio da remoto

Fieldbus & Networks

UNA COMUNICAZIONE 4.0

rappresenta ormai un ‘must’” spiega Simone Merlotti, product expert elec-

tronics & local electronic manager di Weidmüller. Monitorare le macchine

a distanza come se si fosse sul posto e poter intervenire per aggiornamenti,

controlli e set-up, visualizzare in tempo reale i dati di produzione, riavviare la

macchina o fare manutenzione senza dover inviare tecnici ed esperti in loco,

con conseguenti spese di trasferta e dispendio di tempo ed energie, è infatti

una delle maggiori richieste dei costruttori di macchine ai fornitori di tecno-

logia, soprattutto in Italia, dove l’esportazione rappresenta una buona fetta

del fatturato delle aziende. “Per fare tutto questo, però, occorre disporre di

una connessione affidabile ed è questo che Weidmüller fornisce” prosegue

Merlotti “Il ‘cavo’ della ‘Industry 4.0’ è però ormai più virtuale che reale, è

fatto di ‘corridoi’ nel cyberspazio della cloud, dove i dati fluiscono e dove

l’utente accede per ricavare informazioni utili alla gestione degli impianti e

della produzione”. Da qui l’importanza di una soluzione di connessione come

u-link, che consente al costruttore, dalla propria sede, di collegarsi in tutta

sicurezza, tramite router, alla macchina via cloud in tutta sicurezza. Tre gli

approcci possibili: quello ‘Standard’, ‘chiavi in mano’, per esempio, permette

la connessione sicura OpenVPN e lo scambio dati crittografati tramite il

cloud service u-link ed è la soluzione ideale per le PMI che non hanno né il

personale, né le competenze per supportare sistemi complessi. Non occorre

infatti alcuna configurazione particolare, è consentita la personalizzazione,

la navigazione è facile e intuitiva: questo servizio è fornito ‘di base’ gratui-

tamente a chi si registra al sito u-link di Weidmuller. La soluzione ‘Medium’,

MeetingPoint, richiede un’implementazione in proprio da parte del cliente,

mentre l’alternativa ‘Premium’ impiega un router NAT e l’implementazione

è a carico del cliente.

A completamento della sua offerta per la connettività industriale Weidmül-

ler propone la soluzione u-remote: riduzione degli ingombri, efficientamento

dei costi, semplificazione delle connessioni sono solo alcuni dei vantaggi of-

ferti. Si tratta infatti di un unico prodotto ‘meccatronico’, modulare e scom-

ponibile, nel quale confluiscono più oggetti; funge infatti da morsettiera,

I/O, centralina di sicurezza fino SIL3 Cat.4 PL e, power monitor e switch

Industrial Ethernet. È così in grado di ridurre gli ingombri nel quadro elettrico

grazie a una maggiore densità delle connessioni; di contenere il TCO grazie

a una manutenzione e a un cablaggio semplificati; infine di servire da con-

troller per le operazioni di test e installazione grazie alla presenza di un web

server integrato. Altri punti di forza: il configuratore software che aiuta nella

selezione dei componenti e nella compilazione dell’ordine; il supporto a tutti

i fieldbus più diffusi; la possibilità di stampare direttamente le etichette.

“Con questa soluzione Weidmüller risponde alle richieste dei costruttori di

ridurre le dimensioni del quadro elettrico spostando i componenti, non solo

IP20 ma anche IP67, a bordo macchina” conclude Trifone. “Semplificare la

vita ai clienti e offrire loro prodotti semplici da utilizzare, a fronte di una

complessità crescente delle soluzioni del mondo industriale a causa della

maggiore ‘intelligenza’ da gestire, rappresenta uno degli aspetti centrali

per Weidmüller, che con questi due prodotti dimostra la propria capacità di

mettere a disposizione una gamma completa di soluzioni per gli integratori

per realizzare soluzioni ottimizzate, in linea con i tempi, laddove proprio la

comunicazione costituirà sempre più in punto nodale della ‘smart factory’”.

Weidmüller

www.weidmuller.it

Attualità

IN UNA FABBRICA SEMPRE PIÙ ‘4.0’,

DOVE I DATI DEVONO ESSERE DISPONIBILI

SEMPRE E OVUNQUE, ECCO CHE LA

COMUNICAZIONE DEVE A SUA VOLTA

ESSERE ‘SMART’: QUESTO È L’OBIETTIVO

DELLE SOLUZIONI DI WEIDMÜLLER

di

Ilaria De Poli

Luca Trifone, South Region

marketing development

di Weidmüller

Simone Merlotti, product expert

electronics & local electronic

manager di Weidmüller