MAGGIO 2016
FIELDBUS & NETWORKS
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L
a possibilità di estra-
polare e trasmettere
dati sta assumendo
un ruolo sempre più
importante e in campo
manifatturiero e Weidmüller, da
sempre legata al mondo della
comunicazione, punta a guidarne
l’evoluzione in vista di con-
cetto quali Industrial Internet of
Things e ‘smart factory’. Come?
Aggiungendo ‘intelligenza’ alla
tradizionale morsettiera, passiva,
garantendo semplicità, sicurezza
e contenimento dei costi: “Sono
questi da sempre i nostri punti
di forza” ci racconta Luca Trifone, South Region Marketing Development
di Weidmüller, in occasione della presentazione dei nuovi prodotti dell’a-
zienda alla stampa. “L’obiettivo è consentire al cliente di realizzare solu-
zioni efficaci secondo la logica di Industry 4.0 riducendo al contempo il
TCO e la complessità che questo
nuovo modo di produrre porta
con sé, proponendo un ‘universo’
completo di prodotti progettati in
ottica meccatronica, complemen-
tari fra loro, fatti per facilitare la
messa a punto della comunica-
zione e in grado di stabilire una
connessione sicura e affidabile,
trasparente all’utente”.
Le soluzioni IoT hanno reso indefi-
nito il legame fra virtuale e reale,
fra cyberspazio, quello che viene
a crearsi nella cloud, e spazio
concreto: “Se da ‘consumatori fi-
nali’ siamo a un passo dal vedere
concretizzarsi il ‘sogno’ dell’auto-
mobile a guida automatica, senza conducente, nel campo dell’industria la
realtà è già quella del controllo a distanza delle macchine e la richiesta da
parte dei costruttori di soluzioni di telecontrollo e monitoraggio da remoto
Fieldbus & Networks
UNA COMUNICAZIONE 4.0
rappresenta ormai un ‘must’” spiega Simone Merlotti, product expert elec-
tronics & local electronic manager di Weidmüller. Monitorare le macchine
a distanza come se si fosse sul posto e poter intervenire per aggiornamenti,
controlli e set-up, visualizzare in tempo reale i dati di produzione, riavviare la
macchina o fare manutenzione senza dover inviare tecnici ed esperti in loco,
con conseguenti spese di trasferta e dispendio di tempo ed energie, è infatti
una delle maggiori richieste dei costruttori di macchine ai fornitori di tecno-
logia, soprattutto in Italia, dove l’esportazione rappresenta una buona fetta
del fatturato delle aziende. “Per fare tutto questo, però, occorre disporre di
una connessione affidabile ed è questo che Weidmüller fornisce” prosegue
Merlotti “Il ‘cavo’ della ‘Industry 4.0’ è però ormai più virtuale che reale, è
fatto di ‘corridoi’ nel cyberspazio della cloud, dove i dati fluiscono e dove
l’utente accede per ricavare informazioni utili alla gestione degli impianti e
della produzione”. Da qui l’importanza di una soluzione di connessione come
u-link, che consente al costruttore, dalla propria sede, di collegarsi in tutta
sicurezza, tramite router, alla macchina via cloud in tutta sicurezza. Tre gli
approcci possibili: quello ‘Standard’, ‘chiavi in mano’, per esempio, permette
la connessione sicura OpenVPN e lo scambio dati crittografati tramite il
cloud service u-link ed è la soluzione ideale per le PMI che non hanno né il
personale, né le competenze per supportare sistemi complessi. Non occorre
infatti alcuna configurazione particolare, è consentita la personalizzazione,
la navigazione è facile e intuitiva: questo servizio è fornito ‘di base’ gratui-
tamente a chi si registra al sito u-link di Weidmuller. La soluzione ‘Medium’,
MeetingPoint, richiede un’implementazione in proprio da parte del cliente,
mentre l’alternativa ‘Premium’ impiega un router NAT e l’implementazione
è a carico del cliente.
A completamento della sua offerta per la connettività industriale Weidmül-
ler propone la soluzione u-remote: riduzione degli ingombri, efficientamento
dei costi, semplificazione delle connessioni sono solo alcuni dei vantaggi of-
ferti. Si tratta infatti di un unico prodotto ‘meccatronico’, modulare e scom-
ponibile, nel quale confluiscono più oggetti; funge infatti da morsettiera,
I/O, centralina di sicurezza fino SIL3 Cat.4 PL e, power monitor e switch
Industrial Ethernet. È così in grado di ridurre gli ingombri nel quadro elettrico
grazie a una maggiore densità delle connessioni; di contenere il TCO grazie
a una manutenzione e a un cablaggio semplificati; infine di servire da con-
troller per le operazioni di test e installazione grazie alla presenza di un web
server integrato. Altri punti di forza: il configuratore software che aiuta nella
selezione dei componenti e nella compilazione dell’ordine; il supporto a tutti
i fieldbus più diffusi; la possibilità di stampare direttamente le etichette.
“Con questa soluzione Weidmüller risponde alle richieste dei costruttori di
ridurre le dimensioni del quadro elettrico spostando i componenti, non solo
IP20 ma anche IP67, a bordo macchina” conclude Trifone. “Semplificare la
vita ai clienti e offrire loro prodotti semplici da utilizzare, a fronte di una
complessità crescente delle soluzioni del mondo industriale a causa della
maggiore ‘intelligenza’ da gestire, rappresenta uno degli aspetti centrali
per Weidmüller, che con questi due prodotti dimostra la propria capacità di
mettere a disposizione una gamma completa di soluzioni per gli integratori
per realizzare soluzioni ottimizzate, in linea con i tempi, laddove proprio la
comunicazione costituirà sempre più in punto nodale della ‘smart factory’”.
Weidmüller
www.weidmuller.itAttualità
IN UNA FABBRICA SEMPRE PIÙ ‘4.0’,
DOVE I DATI DEVONO ESSERE DISPONIBILI
SEMPRE E OVUNQUE, ECCO CHE LA
COMUNICAZIONE DEVE A SUA VOLTA
ESSERE ‘SMART’: QUESTO È L’OBIETTIVO
DELLE SOLUZIONI DI WEIDMÜLLER
di
Ilaria De Poli
Luca Trifone, South Region
marketing development
di Weidmüller
Simone Merlotti, product expert
electronics & local electronic
manager di Weidmüller