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NOVEMBRE 2015

FIELDBUS & NETWORKS

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lo standard Ieee 802.15.4. Pioniere è stato lo

standard Zigbee, che però è stato ben presto

‘superato’ da soluzioni appositamente studiate

per garantire i requisiti temporali tipici di un si-

stema di (monitoraggio) industriale, ovvero i ben

noti protocolli WirelessHart, ISA100.11a e WIA-

PA, oggi tutti standard internazionali IEC. Una

recente stima della società Berg Insight afferma

che la diffusione dei dispositivi wireless desti-

nati esplicitamente a uso industriale, in parti-

colare nell’ambito della connettività di rete e

delle attrezzature di automazione, ha raggiunto

la ragguardevole cifra di 3,7 milioni di unità in

tutto il mondo, nel 2014. Se dovesse mantenersi

l’attuale tasso di crescita annuo composto del

23,2%, la diffusione di tali dispositivi dovrebbe

pertanto raggiungere quota 12,9 milioni entro

il 2020. Altre stime prevedono che la base in-

stallata di dispositivi wireless per applicazioni

industriali crescerà a un tasso di crescita com-

posto annuale del 27,2%, passando pertanto

dai circa 10,3 milioni di dispositivi installati a

fine 2014 a ben 43,5 milioni di dispositivi entro

il 2020. La connettività cellulare, ovvero le

WAN, sono in genere utilizzate per l’implemen-

tazione di ‘backhaul’ tra impianti differenti, per

il collegamento di dispositivi remoti in sistemi

Scada per aree estese, oltre che per il sempre

crescente bisogno di accesso alle macchine da parte di terzi per appli-

cazioni di telecontrollo, telemonitoraggio e telemanutenzione. Le so-

luzioni Wlan e similari faranno ‘da padrone’ invece nell’ambito delle

backbone wireless, mimando quello che è già successo nel mondo del

cablato, dove le diverse forme e declinazioni dell’Industrial Ethernet

costituiscono ormai uno ‘standard di fatto’. Soluzioni più semplici ed

economiche, che sfruttano tecnologie simili a Bluetooth, compari-

ranno sempre più spesso per il cosiddetto ‘cable replacement’, ovvero

connessioni punto-punto in ambienti disagiati. Infine, il già citato Ieee

802.15.4, anch’esso nelle sue varie declinazioni, è destinato ad au-

mentare progressivamente la penetrazione all’interno delle soluzioni

di monitoraggio per l’automazione di processo.

Interoperabilità: nuova frontiera

Un’analisi mirata a osservare l’evoluzione tecnologica, piuttosto

che quella della vendita di prodotti, mostra invece come siano

percorsi sempre nuovi passi avanti verso una maggiore interope-

rabilità e facilità di integrazione tra dispositivi, sistemi, servizi e

operatori. L’eterogeneità delle soluzioni appena descritte rappre-

senta infatti uno dei limiti principali alla scalabilità delle soluzioni

di comunicazioni, incluse quelle wireless.

La visione propria del paradigma dell’Internet delle Cose (IoT) è di

un mondo massicciamente strumentato, con una miriade di sen-

sori e attuatori intelligenti che comunicano tramite un protocollo

IP (da qui la presenza del termine Internet nell’acronimo). I requi-

siti di ubiquità rendono quindi l’uso del wireless obbligatorio. Es-

sere connesso in rete è già oggi divenuto sinonimo di utilizzo del

protocollo di rete IP e i messaggi sul web viaggiano proprio grazie

agli indirizzi IP che sono presenti nelle intestazioni dei pacchetti.

Il paradigma IoT applicato all’automazione industriale potrebbe

utilizzare questa tecnologia per omogeneizzare le architetture

di comunicazione. L’obiettivo dichiarato è quello di eliminare gli

‘attriti’ tra ambiti moto disparati, come la sensoristica, i sistemi di

visione, la gestione dei processi produttivi, al fine di aumentare le

prestazioni e la flessibilità di produzione.

L’attuale frontiera tecnologica per il wireless è quindi non solo le-

gata alla disponibilità di radio sempre più sensibili ed economiche,

ma anche di un’architettura di interconnessione a 360 gradi, che a

oggi manca e che si ottiene solo a caro prezzo, tramite l’uso di gate-

way tra i diversi protocolli. Un report di IHS Technology prevede che

la maggior parte dei dispositivi IoT installati entro il 2025 saranno

riconducibili al settore dell’automazione industriale.

La prospettiva è interessante ed è una sfida tecnologica non indiffe-

rente… staremo a vedere!

L’uso della comunicazione wireless è accettato per la connessione non

solo di siti remoti, ma anche di apparecchiature e macchine grazie agli

intrinseci vantaggi a essa connessa

La diffusione di tali dispositivi dovrebbe raggiungere quota 12,9 milioni entro il 2020

Fonte: www.dawgen.com

Fonte: www.cee.siemens.com