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NOVEMBRE 2015

FIELDBUS & NETWORKS

51

I process data sono scambiati tra tutti i

veicoli, mentre i dati sporadici possono es-

sere inviati inmodalità unicast omulticast.

L’indirizzamento non è di tipo fisico, bensì

piuttosto legato alle funzioni; ad esempio,

un certo messaggio è inviato dal nodo

slave attivo in quello specifico periodo alla

generica funzione di gestione delle porte

o di frenata. I nodi dislocati alle estremità

del treno inviano inoltre messaggi pe-

riodici nelle direzioni vuote del treno per

l’identificazione di nuovi veicoli connessi,

implementando così le funzionalità di Au-

tomatic Train Inauguration. Basata su dop-

pini twistati e livello di segnale RS485 è

anche l’implementazione sulle brevi tratte

(fino a 20 m) del bus MWB, che realizza la

parte di Consist Network dell’architettura

TCN. Su distanze maggiori, fino a 200 m,

il bus utilizza ancora connessioni in rame,

prevede però accoppiamentomediante tra-

sformatore per assicurare isolamento gal-

vanico. È altresì previsto l’impiego di fibre

ottiche per lunghe tratte (fino a 2.000 m)

e in ambienti ostili, come all’interno delle

locomotive. Le implementazioni su rame

hanno architettura a bus, mentre quelle su

fibra di tipo a stella. La velocità di trasmis-

sione massima è 1,5 Mbps e la codifica di

tipo Manchester. Anche in questo caso la

comunicazione è gestita sulla base di un

protocollo master-slave e impostata sulla

base di frame con la trasmissione di dati

periodi e sporadici. L’indirizzamento può

essere di tipo logico e fisico. Alternativo al

MWB è il Canopen. Lo standard si basa sul

protocollo CAN che utilizza un bus ‘2-wire’

per la connessione fisica e un livello di se-

gnale definito dalla specifica ISO 11898; i

nodi sono connessi al bus mediante speci-

fici transceiver. Canopen supporta diversi

schemi di comunicazione, di tipo master/

slave, client/server e producer/consumer,

in quest’ultimo caso nelle modalità ‘push-

model’, con il nodo produttore che invia

dati spontaneamente al consumatore, o

‘pull-mode’, con il consumatore che ri-

chiede esplicitamente i dati al produttore.

Sono previsti servizi per la gestione della

rete NMT (Network Management proto-

col), utilizzati in modalità master-slave per

comandare transizioni di stato (Module

control protocol) e verificare l’operatività

(Heartbeat protocol) dei nodi. Vi sono poi i

servizi: Service Data Object protocol (SDO)

per l’accesso ai dizionari locali dei vari

nodi, dove per dizionari si intende l’insieme

dei dati dello stesso; Process Data Object

protocol (PDO) per l’elaborazione dei dati;

Time Stamp Object protocol (Time) per

la distribuzione del tempo; Emergency

Object protocol (Emcy) per la segnalazione

dell’occorrenza di eventuali errori fatali nei

singoli nodi.

L’introduzione della

tecnologia Ethernet

a bordo treno

Negli ultimi anni l’interesse verso l’im-

piego delle tecnologie IP a bordo treno

o veicolo è cresciuto significativamente.

Diversi sono infatti i vantaggi che se ne

possono trarre: i

costi di gestione

e installazione,

per esempio,

sono più bassi,

grazie al mag-

giore livello di

i n t e g r a z i o n e

possibile e alla

disponibilità sul

mercato di so-

luzioni interope-

rabili. Ne risulta

semplificata l’in-

tegrazione con

le reti di terra e

con sistemi di

servizio acces-

sori, come quelli

per applicazioni

di video enter-

tainmnet, info-

tainment o controllo e video-sorveglianza.

È inoltre possibile fare manutenzione da

remoto e di tipo preventiva ed è agevolato

l’accesso ai dati del veicolo. In base alle

ultime evoluzioni, nel quadro dell’archi-

tettura TCN, la tecnologia Ethernet risulta

impiegabile sia nell’ambito delle reti Train

Backbone, che in quello delle reti Consist

Network.

ECN (Ethernet Consist Network) è l’im-

plementazione basata su Ethernet della

parte di Consist Network ed è standar-

dizzata come IEC 61375-3-4, mentre Etbn

(Ethernet Train Backbone Network) ne è la

controparte a livello di Train Backbone ed

è anch’essa in fase di standardizzazione

come IEC 61375-2-5. All’interno della rete

ECN i dispositivi periferici (‘end device’)

sono connessi mediante switch (‘con-

sist switch’) di tipo Level 2 e supportano

diverse classi di servizio (QoS) per la ge-

stione dei vari tipi di traffico dati (misure,

immagini, allarmi…).

La topologia di rete è in genere di tipo ad

anello, eventualmente con architetture

proprietarie, che non soffrono dei problemi

di poca flessibilità tipici delle strutture

mesh o di lento tempo di recupero delle

soluzioni STP/Rstp. È previsto supporto

per connessioni ridondate e connettività

Gigabit Ethernet. Le diverse reti locali ECN

sono connesse alla dorsale Etbn mediante

router di livello 3. Questi implementano

inoltre un server Shcp per l’assegnazione

dinamica, mediante Dhcp, degli indirizzi IP

ai diversi nodi periferici nella fase di ini-

zializzazione (a treno fermo); il protocollo

di inaugurazione del treno è indicato come

Ttdp (Train Topology Discover Protocol).

Comunicazione tra bordo

e terra

Oltre alle architetture di connettività a

bordo treno grande interesse rivestono le

soluzioni per la gestione delle comunica-

zione tra bordo treno e terra. La disponibi-

lità infatti di tali servizi di comunicazione

consente alle autorità e agli operatori della

rete ferroviaria di disporre di informazioni

costantemente aggiornate sullo stato e la

movimentazione dei mezzi. Nel contempo,

è reso possibile offrire ai passeggeri servizi

di connessione in mobilità, per scopi di in-

fotainment o per accesso continuo a Inter-

net. In generale, i due requisiti essenziali

per le comunicazioni tra bordo e terra sono

affidabilità e disponibilità del servizio.

In passato, le comunicazioni di questo tipo

erano gestite prevalentemente mediante

sistemi radio analogici basati su telefo-

nia tradizionale o soluzioni PRM (Private

Mobile Radio). La crescente richiesta di

banda di trasmissione ha spinto nel tempo

a sostituire queste con sistemi di comuni-

cazione digitale.

Grossa diffusione hanno avuto, per esem-

pio, in questo ambito, i sistemi GSM-R e

Tetra. Il primo, parte dello standard Ertms

Figura 1 - Schemi di principio di un’architettura TCN: architettura non

ridondata con configurabilità dinamica (a); architettura ridondata con

configurabilità dinamica (b); architettura ridondata con configurazione

fissa (c)