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NOVEMBRE 2015

FIELDBUS & NETWORKS

50

Fieldbus & Networks

L

a diffusione dei bus di campo

e, più in generale, delle reti di

controllo locale nel settore dei

trasporti ha avuto inizio negli

anni ’80, principalmente allo

scopo di rendere disponibili a macchinisti

e piloti strumenti di diagnostica atti a mi-

gliore sicurezza e affidabilità del veicolo.

Sebbene sviluppate principalmente per

applicazioni in ambito automazione e au-

tomotive, soluzioni basate, per esempio,

su Canbus, Profibus o FIP hanno trovato

nel tempo valido impiego anche a bordo

treno. Il processo di standardizzazione ha

portato alla definizione di un’architettura

di riferimento denominata TCN (Train

Communication Network) che ancora oggi

rappresenta la soluzione principalmente

adottata. Tra le iniziative più interessanti

in questo ambito va certamente ricordato

il progetto InteGRail, iniziato nel 2005 e

durato 4 anni, realizzato con un budget

complessivo di 20 milioni, in gran parte

finanziati dalla Comunità Europea, e che

ha visto la partecipazione dei principali

enti e aziende del settore, come Alstom,

Ansaldo, Bombardier, Trenitalia… Più

di recente, il crescente interesse per le

tecnologie IP ha sospinto l’introduzione,

anche a bordo treno, di architetture basate

su Ethernet.

Introduzione

all’architettura TCN

(IEC 61375)

Lo standard IEC 61735-1 definisce un’ar-

chitettura gerarchica a due livelli, che

comprende (si veda Figura 1a) le reti

‘Train Backbone’ (o ‘Train Bus’) e ‘Con-

sist Network’. La prima, che rappresenta

la dorsale di comunicazione, è utilizzata

principalmente per la connessione dei di-

versi veicoli o carrozze, mentre la seconda

trova impiego per la comunicazione tra i

vari dispositivi o sottosistemi di bordo. Lo

standard prevede che tutte le implementa-

zioni di tali reti supportino protocolli real­

time con servizi dedicati per la gestione di

database distribuiti, periodicamente ag-

giornati, e per lo scambio di messaggi ‘on

demand’ inmodalità ‘unicast’ o ‘multicast’.

L’architettura può prevedere un qualche

livello di ridondanza per maggiore affida-

bilità (si vedano Figura 1b e 1c), così da iso-

lare eventuali guasti e assicurare costante

operatività. Inoltre, è previsto supporto

per riconfigurabilità dinamica mediante

le procedure di ‘Automatic Train Inau-

guration’, o configurazioni fisse (si veda

Figura 1c) con reti ad anello. Ovviamente

sono definiti protocolli di interfacciamento

standard delle reti Consist Network con la

dorsale principale rappresentata dal Train

Backbone, in modo da consentire la con-

nessione di sottosistemi basati su diverse

Consist Network. Le prime implementa-

zioni delle architetture TCN si sono basate

sui protocolli WTB (Wired Train Bus) per

quanto concerne la parte di rete Train

Backbone, e MWB (Multifunction Vehicle

Bus) e Canopen per le sezioni Consist Net-

work.

Il bus WTB utilizza doppini schermati

per l’implementazione del livello fisico e

codifica Manchester dei dati, con proto-

collo Hdlc; il livello di segnale è RS485. Lo

standard ha diverse similitudini con il più

vecchio protocollo WorldFIP fieldbus (EN

50170 - Part 4). La velocità di trasmissione

dati massima, per esempio, è 1 Mbps. È

previsto che siano connessi in rete fino a

32 nodi, dislocati su fino a 22 veicoli, con

la possibilità, quindi, che un veicolo ospiti

più di un nodo, e con una lunghezza mas-

sima del bus che arriva fino a 860 m. La

comunicazione è di tipo master-slave e

configurata sulla base di intervalli perio-

dici entro i quali ogni nodo slave può tra-

smettere i propri messaggi. All’interno di

ogni periodo il nodo trasmette i propri dati

‘time critical’, indicati anche come ‘process

data’ o ‘R-telegram’ e, opzionalmente, dati

sporadici, indicati come ‘E-telegrams’.

QUANDO PARLIAMO DI INFRASTRUTTURE

UNO DEGLI AMBITI CHE PIÙ CI VENGONO IN

MENTE È QUELLO DEI TRASPORTI. VEDIAMO, IN

PARTICOLARE, QUALI PROTOCOLLI E SOLUZIONI DI

RETE SI SONO AFFERMATI IN CAMPO FERROVIARIO

RETI PER LE

INFRASTRUTTURE

di

Mariano Severi

Fonte: www.eureka-smart-cities.org