Fieldbus & Networks
Sicuramente nel panorama odierno dell’automazione industriale uno dei
temi maggiormente in voga è quello di ‘Industry 4.0’ nelle sue varie de-
clinazioni, che portano inevitabilmente a parlare di smart factory, smart
manufacturing e Internet of Things. Nomi ormai di moda e abusati che
molto spesso ci si sente in dovere di utilizzare per sembrare al passo con i
tempi e proiettati verso nuove soluzioni. Ma, oltre alle parole di richiamo, quali sono le
vere esigenze dell’industria e quali i grandi vantaggi che possono derivare dalle moderne
tecnologie, a partire dai protocolli di comunicazione Ethernet based, visto che da lì pos-
siamo far risalire la nascita di queste tendenze? Anche in questo caso è difficile capire
se sia la tecnologia Ethernet ad aver portato alla ribalta nuove esigenze o se, viceversa,
siano le richieste del mercato che hanno spinto verso un impiego sempre più pervasivo
delle tecnologie Ethernet based. Molto probabilmente le cose si sono sviluppate insieme
e di pari passo. Le richieste del mercato sono principalmente rivolte al creare fabbriche
e processi che siano i più integrati possibile, i più efficienti possibile e i più sicuri (intesi
sia come safety, sia come security) possibile. Il tutto avendo un’attenzione speciale
verso i costi dell’intero ciclo di vita del sistema e un time to market della produzione
molto basso. Pertanto, per poter rimanere competitivi, diventa fondamentale produrre
in qualità riducendo i costi e i tempi ed essere, ove richiesto, flessibili e adattabili. Per
soddisfare queste esigenze diventa importante e cruciale rendere disponibili servizi ad
alto valore aggiunto e fornire informazioni ai diversi sistemi di più alto livello di gestione
e di manutenzione, oltre che di programmazione. Da qui emerge in modo forte l’esi-
genza di trasportare i dati da dove vengono prodotti ad applicazioni e servizi diversi,
che non sono più solamente gli applicativi classici dell’automazione industriale (HMI,
Scada, manutenzione), ma anche applicativi di tipo gestionale (efficienza energetica,
diagnostica, sicurezza ecc.). Pertanto l’infrastruttura di comunicazione deve essere af-
fidabile, veloce, flessibile e in grado di supportare protocolli e profili di comunicazione
diversi. La risposta è una sola: Ethernet! Ethernet permette di supportare protocolli di-
versi sullo stesso mezzo trasmissivo e può essere impiegato a tutti i livelli: dal livello
controllori fino al livello ‘office’ o ‘business intelligence’ aziendale. Indubbiamente, un
grande vantaggio che Ethernet offre è la possibilità di inserire sempre più dati e avere
informazioni realtime provenienti da tutti gli oggetti inseriti in rete. Il vero problema, a
questo punto, non è più la possibilità di avere dati disponibili o inserire nuovi sensori in
rete, quanto piuttosto quello di dare valore aggiunto ai dati acquisiti per mezzo di analisi
ed elaborazioni. Alle volte questo richiede software dedicati e tool di analisi particolari,
che si stanno affacciando sul mercato. Quello che poi potrebbe costituire una vera sfida
e dare un grande valore aggiunto è utilizzare dei profili di comunicazione specifici, che
esistono, dedicati a offrire servizi: efficienza energetica, sicurezza funzionale, gestione
degli azionamenti e degli inverter, controlli avanzati.
Il profilo di comunicazione rappresenta un layer aggiuntivo al protocollo di comunica-
zione stesso, che permette di implementare funzionalità specifiche in maniera nativa di-
rettamente ai livelli più bassi del controllo in campo. Con l’approccio orientato a ‘Industry
4.0’, le reti di comunicazione industriale e i profili di comunicazione hanno assunto un
ruolo centrale nell’intero sistema: rappresentano lo scheletro di quello che è la ‘nuova’
automazione industriale, da decenni presentata e ‘sperata’. Siamo finalmente arrivati a
sfruttare appieno le potenzialità della comunicazione industriale.
Micaela Caserza Magro
MAGGIO 2015
FIELDBUS & NETWORKS
Editoriale
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L’editoriale è a cura dei membri dei Comitati Tecnici di Fieldbus & Networks e Automazione Oggi
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