SETTEMBRE 2014
FIELDBUS & NETWORKS
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di dati a un database. La principale funzione di SQL
è creare una query e analizzare i dati per ottenere
rapidamente una risposta a domande complesse
riguardanti grandi quantità di dati, mettendo in rela-
zione dati provenienti da diverse tabelle e database.
La possibilità di effettuare analisi accurate sui dati
contribuisce a far trovare risposte che possono in-
fluenzare il profitto di un’azienda; poter accedere con
facilità ai dati di controllo tramite un database SQL
semplifica la formulazione di domande e risposte che
riguardano questi dati. I database SQL sono equipa-
rabili alle applicazioni per la storicizzazione (‘Histo-
rian’) e forniscono un accesso rapido e immediato ai
dati. Sono poi meno costosi, più facilmente accessi-
bili e scalabili rispetto alle applicazioni di storicizzazione.
Gli Historian sono specificamente progettati per gestire dati storici; si
occupano dell’archiviazione e analisi di dati in funzione del tempo, per-
tanto sono realizzati ponendo enfasi sulla compressione e la rapidità di
recupero di grandi quantità di dati. La maggior parte di queste applica-
zioni utilizza una tecnologia proprietaria per comprimere e archiviare i
dati, cosa che può rendere difficoltosa la comunicazione con altre appli-
cazioni. Per questo, molto spesso i dati storici vengono mantenuti sepa-
rati dal resto dei dati aziendali: non perché sia più comodo, ma perché
è difficile far comunicare tra loro sistemi così diversi. Un database SQL
permette ai system integrator di evitare l’impiego di applicazioni di sto-
ricizzazione proprietarie e costose,
per affidarsi invece a soluzioni
che qualsiasi dipartimento IT è in
grado di supportare e gestire.
- La tecnologia OPC-UA
Il 14% dei system integrator ha
individuato la tecnologia OPC-UA
come prioritaria. OPC è il metodo
utilizzato per la connessione con
dispositivi quali PLC e PAC, alla
base della maggior parte delle
applicazioni di automazione indu-
striale. OPC-UA è una piattaforma
di comunicazione universale per
OPC ed è l’ultima generazione
degli standard OPC, progettata
per fornire un ambiente di lavoro
coerente e affidabile per accedere ai dati storici e a quelli raccolti in
tempo reale. Il cuore di OPC-UA è l’interoperabilità, che rende semplice
collegare tra loro diversi tipi di dispositivi, anche di diversi produttori.
Funziona con dispositivi tradizionali e nuovi, consentendo di integrare
prodotti storici e tecnologie all’avanguardia.
Diversamente dalle tecnologie OPC del passato, OPC-UA non dipende
da Dcom, tecnologia proprietaria Microsoft ormai obsoleta, il che si-
gnifica che i sistemi di controllo che utilizzano OPC-UA non devono più
essere vincolati a un marchio o sistema operativo. Questo ha aperto
nuove possibilità, aumentando le opzioni e la flessibilità per i system
integrator che si accingono a realizzare sistemi di controllo persona-
lizzati per i propri clienti. La tecnologia OPC-UA ha poi semplificato
le procedure di connessione dei dispositivi. Invece di dover installare
diversi driver per ogni apparecchio, si può utilizzare un server OPC-
UA per collegare qualunque PLC o PAC, con conseguente risparmio
di tempo e la possibilità per i system integrator di concentrarsi su
altri aspetti del sistema. OPC-UA è anche una piattaforma aperta e
indipendente che dà ai system integrator la libertà di realizzare un
sistema nel modo che ritengono più opportuno. Un altro vantaggio
dato da questa tecnologia consiste in una più facile e sicura relazione
fra i dati provenienti dai PLC degli impianti e quelli degli altri sistemi
aziendali.
Ai system integrator viene spesso richiesto di rendere accessibili i
dati dei sistemi di controllo per consentire all’azienda di godere dei
benefici di attingere a dati in tempo reale e stilare analisi diretta-
mente dagli impianti: OPC-UA costituisce una delle tecnologie chiave
che rendono possibile tutto ciò.
- I ‘mobile device’
Smartphone e i dispositivi mobili si stanno diffondendo con una
rapidità incredibile e il 13% degli intervistati li ha indicati come le
tecnologie più impattanti e più richieste dai clienti. La gente, del
resto, usa continuamente questi strumenti e ormai si è abituata ad
avere tutto ciò di cui ha bisogno letteralmente ‘a portata di mano’.
E questo bisogno di accesso immediato ai dati è pienamente condi-
viso dagli operatori dell’automazione industriale. È un po’ come ai
tempi del ‘boom’ di Internet, solo che questa volta i protagonisti sono
i dispositivi mobili: sono i clienti stessi a richiedere l’accesso agli
Scada da smartphone e tablet, che vogliono poter accedere ai dati in
qualunque momento e da qualunque luogo. Vogliono essere ‘sempre
connessi’. Con l’avvento degli smartphone è diventata cosa sempre
più comune controllare da telefonino i dati e gli aggiornamenti di
profili social, banche, servizi cloud e d’impresa: perché dunque non
anche i dati degli Scada? System integrator e progettisti di software
Fieldbus & Networks
Quale nuova tecnologia ha maggiormente influenzato il ruolo dei system integrator?
Internet (WAN, Accesso remoto, Cloud compu
Ɵ
ng):
49%
Database SQL:
15%
OPC-UA:
14%
Disposi
Ɵ
vi mobili (smartphone, tablet):
13%
Applicazioni basate sui server:
9%
Quale competenza sarà più richiesta in futuro ai system integrator?
Conoscenza dei sistemi MES:
24%
Programmazione di PLC:
23%
Database SQL:
20%
ConĮgurazione delle re
Ɵ
:
16%
Programmazione di so
Ō
ware:
12%
Sicurezza dei sistemi Scada:
5%