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SETTEMBRE 2014
FIELDBUS & NETWORKS
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ma è anche in grado di proporre un’architettura che accompagnerà le
loro attività di business per i prossimi dieci anni e oltre, conciliando
passato e futuro e ottenendo il meglio da entrambi.
Inductive Automation ha condotto un’indagine su un segmento di oltre
6.000 system integrator provenienti da tutto il mondo, operativi in pic-
cole aziende locali così come in realtà internazionali affermate e ben
consolidate. Vediamo cosa ne è uscito…
Domanda:
“Quale nuova tecnologia ha maggiormente influenzato il
ruolo dei system integrator?”
Per sapere dove si va occorre sapere da dove si viene. È dunque d’im-
portanza vitale comprendere quali tecnologie abbiano maggiormente
cambiato e continuino a cambiare l’integrazione di sistemi per poter
capire in quale direzione si stia muovendo il settore.
- La ‘rete delle reti’, ovvero Internet
I system integrator chiamati a rispondere hanno riconosciuto a Internet
un ruolo preminente nell’ambito del loro operato. Il 49% ritiene che
Internet sia a tutti gli effetti la tecnologia che più ha influenzato l’in-
tegrazione dei sistemi. Ma quali sono nello specifico i cambiamenti
rilevati e perché sono così importanti? Le reti geografiche (WAN), per
esempio, esistevano già da prima di Internet, ma presentavano costi e
complessità rilevanti. UnaWAN è composta da diverse reti locali (LAN)
collegate tra loro in un’area geografica estesa; le LAN sono a loro volta
costituite da PC e dispositivi collegati tra livello locale, come nel caso
di un ufficio. La maggior parte delle aziende fondano il loro business
sulla gestione e comunicazione di dati, senza i quali non sarebbe pos-
sibile prendere decisioni o svolgere delle attività. Il modo più sicuro
ed efficiente per condividere dati in posti differenti è tramite WAN.
Prima di Internet però le WAN erano un lusso che solo le aziende più
facoltose e lungimiranti potevano permettersi. Oggi invece configurare
una WAN è facile: basta collegarsi a Internet, seguire le regole dei
protocolli di sicurezza e instaurare la connessione. La semplicità con
cui queste operazioni vengono eseguite ha letteralmente trasformato
il modo di lavorare delle aziende; oggi è uno standard per tutte appog-
giarsi a reti che facilitino la condivisione di dati, idee e comunicazioni,
indipendentemente da dove esse abbiano origine. Il web permette ai
system integrator di collegare in unaWAN diverse postazioni, anche se
ubicate dall’altra parte del mondo. Un manager può così controllare lo
stato di una linea di produzione in India attraverso una WAN sicura di-
rettamente dalla sua scrivania in California e accedere a dati aggiornati
in tempo reale. Si tratta di un’autentica rivoluzione.
L’accesso remoto a portata di mano è un altro dei fattori che hanno con-
tribuito a decretare il successo di Internet nell’integrazione di sistemi.
L’opportunità di accedere da remoto a uno Scada tramite reti private vir-
tuali (VPN) ha aperto nuove possibilità di integrazione. Potersi collegare
da qualunque luogo implica per esempio che oggi i system integrator
possono sviluppare un nuovo Scada, aggiornare una versione obsoleta,
o risolvere i problemi dei clienti di tutto il mondo senza spostarsi dal
proprio ufficio. L’accesso remoto permette di offrire assistenza in tempo
reale, indipendentemente dalla posizione geografica del cliente, e ha
inoltre ampliato il bacino di utenza dei system integrator, siano questi
piccole, medie o grandi realtà. Internet ha anche fornito ai system inte-
grator l’opportunità di consentire l’accesso remoto alle applicazioni ai
propri clienti, che possono così monitorare l’attività da qualsiasi dispo-
sitivo, da casa come sul campo. Molti oggi si aspettano questo tipo di
servizio, pertanto diventa necessario per i system integrator sapere come
fornirlo. Fortunatamente, Internet ha anche semplificato la ricerca di sup-
porto e il contatto con i produttori di sistemi; oltretutto, grazie a Internet
non occorre più avere una libreria completa piena di manuali, poiché
tutto il supporto di cui si ha bisogno si può trovare direttamente online.
Infine, il ‘cloud’ (‘nuvola’) non esisterebbe senza Internet. Esso permette
l’utilizzo dello spazio di un web server per conservare e gestire dati e
applicazioni. Il cloud computing prevede che un’azienda conservi i dati
e le applicazioni sui server di un provider di servizi cloud e che acceda a
questi dati tramite una connessione Internet. Cloud è una delle parole
che più si sentono nominare oggi, in vista soprattutto del suo enorme
potenziale. Non è chiaro quale sarà il suo futuro nell’automazione in-
dustriale e se e come cambierà le cose, ma una conseguenza appare
chiara: la gestione di un numero sempre più ingente di dati punta al
cloud. Per questo motivo, i system integrator devono conoscere questa
tecnologia, almeno per via del suo notevole impatto potenziale sull’in-
dustria e perché molti dei loro clienti la stanno già utilizzando per l’ar-
chiviazione dei dati.
- I database SQL
Il 15%del campione intervistato ha invece sottolineato come i database
SQL abbiano influenzato l’operato dei system integrator e l’automazione
industriale in generale. Questo tipo di database è oggi il più diffuso al
mondo ed è utile per archiviare tutti i tipi di dati inerenti all’attività delle
industrie. In realtà, SQL non indica un tipo di database o un marchio,
bensì è un linguaggio strutturato e standardizzato per effettuare delle
interrogazioni sui dati (‘query’). I database SQL sono database di tipo re-
lazionale, strutturati come un foglio di calcolo con righe, colonne e celle
accessibili da più utenti contemporaneamente e con funzioni superiori.
Ai database SQL viene riconosciuta semplicità, facilità di connessione
e flessibilità; essi consentono di effettuare query molto rapidamente.
Il mondo dell’industria ha diffusamente abbracciato i database SQL,
di conseguenza la maggior parte dei sistemi si serve di essi, in parti-
colar modo i sistemi ERP. Una delle più comuni richieste da parte dei
clienti è quella di poter mettere in relazione i dati degli Scada con gli
ERP. Prima dell’avvento dei database SQL, mettere in relazione Scada
e MES costituiva una vera e propria sfida: occorrevano più applicazioni
da far girare su diverse macchine con sistemi operativi differenti e un
numero consistente di ore e supporto, per inviare i dati dagli impianti
al sistema centrale e viceversa. Ora invece, se si utilizza uno Scada che
si serve di database SQL, diventa semplice istituire una relazione con
le applicazioni MES, dal momento che entrambi i sistemi parlano lo
stesso linguaggio. Inoltre, essendo SQL un linguaggio molto diffuso, il
supporto disponibile è ampio e risolvere eventuali problemi non richiede
un grande dispendio di tempo.
Il linguaggio SQL è stato introdotto per rendere semplice la richiesta
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