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NOVEMBRE 2012
FIELDBUS & NETWORKS
52
Fieldbus & Networks
L
e automobili di ultima generazione imple-
mentano oggi sistemi tecnologici e stru-
mentazione evoluta in grado di aiutare il
pilota durante la guida e migliorarne il
comfort. Fra i vari apparati, quelli di sicu-
rezza, atti a proteggere i passeggeri e il conducente
in caso d’incidente, sono ormai un ‘must’. Le ‘nuove
frontiere’ tecnologiche dell’automotive, però, si
estendono fuori dall’auto, per esempio con solu-
zioni per la protezione dei pedoni. Si stanno infatti
testando sistemi intelligenti in grado di prevenire
le collisioni auto-contro-uomo, che possono avere
conseguenze disastrose. Prima però che i primi
modelli di auto possano realmente essere equipag-
giati con tali apparati, occorre testare in condizioni
reali i sensori necessari a realizzare queste applica-
zioni. A tal fine, è statomesso a punto un crash test
durante il quale il manichino di un pedone viene
salvato dal pericolo di una collisione all’ultimo ‘se-
condo’: viene sbalzato via dalla traiettoria dell’auto
applicandogli una forza superiore a 14 g. L’impianto
di test in questione è stato sviluppato facendo af-
fidamento sulla tecnologia di controllo e i drive di
B&R; il progetto si deve a 4a engineering, società
di ricerca fortemente orientata alle tecnologie con
sede a Traboch, in Austria, specializzata nello svi-
luppo e ottimizzazione di nuovi prodotti e procedure
grazie alla sua profonda conoscenza dei processi
fisici e meccanici.
Lo scenario
Una Audi corre a tutta velocità giù da una strada,
avvicinandosi a un passaggio pedonale. Il guida-
tore sa che un pedone sta per attraversare. Sa
anche che il pedone continuerà ad avanzare in
mezzo alla strada, si fermerà lì un momento e poi
tornerà indietro. Nonostante questo il suo piede
non accenna nemmeno a sfiorare il pedale del
freno. Anzi, l’auto rimane sulla sua carreggiata e
accelera, quasi volesse proprio investire il pedone.
I segnali di avvertimento che provengono dal si-
stema di rilevazione degli ostacoli della Audi
restano inascoltati. Riman-
gono solo 3 m, una distanza
irrisoria a 20 km/h: l’im-
patto è inevitabile e ancora
una volta il guidatore non
accenna a frenare. All’im-
provviso, come fosse un mi-
racolo, la figura umana vola
‘a razzo’ in aria e l’incidente
viene scongiurato all’ultimo
secondo. No, non è la scena
di un film, bensì parte di un
programma sperimentale
teso a testare e migliorare il
sistema di rilevazione degli
ostacoli utilizzato presso il
campus test di Audi, nella
città tedesca di Neustadt
an der Donau. Tutto qui è
reale, a eccezione del mani-
chino del pedone usato per
il crash test.
I piloti impegnati nelle prove
devono per prima cosa im-
parare a reprimere l’istinto
naturale che li porterebbe
a frenare o sterzare anziché
continuare ad avvicinarsi al
pedone. Il manichino viene
‘sparato’ in aria e messo
fuori pericolo, evitando così
danni a lui e al veicolo: è
solo una delle tante sfide
IL FUTURO DELL’AUTOMOTIVE SI GIOCA OGGI SEMPRE
PIÙ SULLO SVILUPPO DI SOLUZIONI TECNOLOGICHE
COME QUELLE LEGATE ALLA PROTEZIONE PREDITTIVA
DEI PEDONI
PEDONI AL SICURO
DAGLI INCIDENTI
di Nicoletta Ghironi
Sequenze del test crash di Audi
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