FN_73 - page 48

NOVEMBRE 2012
FIELDBUS & NETWORKS
48
Fieldbus & Networks
N
avi e imbarcazioni sono state i primi
mezzi di trasporto dell’uomo, usate
per attraversare fiumi e oceani.
Usate costantemente lungo i secoli,
si sono via via evolute dal punto di
vista tecnologico, in quanto la richiesta di spedire
via acqua merci e persone è continuamente au-
mentata. L’industria marittima osserva ancor oggi
con interesse gli sviluppi tecnologici che riguardano
altri settori industriali, a lei più o meno affini, per
trarne vantaggio. Così, un po’ tutte le tecnologie
che hanno favorito la rivoluzione industriale, hanno
trovato posto anche a bordo delle navi moderne. I
costruttori di navi, così come chi opera in altri am-
biti industriali, hanno la necessità di incrementare
sia l’efficienza, sia l’efficacia dei propri equipaggia-
menti per rimanere competitivi. Per questo, si sono
spesso create alleanze focalizzate sulla necessità
di trasferire in ambito marittimo le innovazioni
già in essere in altri campi. Per esempio, nessun
costruttore di navi costruisce anche i motori o i
sistemi di controllo del motore, cercherà invece
partner competenti in materia cui affidare il lavoro
in outsourcing.
L’uso di CAN
Costruttori di motori di primo piano, come MaK,
Caterpillar, Deutz, MAN Diesel&Turbo, Wärtsilä
o Volvo Penta impiegano il protocollo CAN quasi
come uno standard, il che significa che l’infrastruttura IT a bordo delle
navi deve essere in grado di gestire sia il protocollo, sia i messaggi tra-
smessi tramite esso per controllare in modo efficiente i sistemi di sicu-
rezza dei motori e dei generatori principali. La rete CAN, del resto, viene
impiegata per monitorare le funzionalità non solo dei motori, ma anche
della nave in genere, per esempio il sistema che controlla la temperatura
media dei gas di scarico o lo stato del carico, l’apparato di monitoraggio
delle taniche di zavorra o di segnalazione e avviso di mal funzionamento
ai tecnici, i display per il controllo dell’equipaggiamento antincendio, il
sistema di automazione, di controllo delle pompe e delle porte a paratia.
Un sistema di controllo efficiente implica dunque la necessità di acqui-
sire, raccogliere e aggregare i dati rilevanti, nonché di raggruppare, for-
mattare, ritardare o sopprime eventuali segnali. Occorre inoltre che sia
possibile visualizzare i dati individualmente presso i sistemi di conning in
sala controllo e sul ponte. Tutto questo è necessario per fare inmodo che
l’equipaggio sia sempre a conoscenza dello status generale della nave
e delle condizioni dell’equipaggiamento e per consentire il controllo da
remoto e automatico di processi ricorrenti.
Le specifiche Nmea
Il protocollo CAN viene impiegato anche in altri ambiti del settore ma-
rittimo, meno conosciuti, dove sta conquistando spazi sempre maggiori
NATA PER COMANDARE I MOTORI IN MODO
AFFIDABILE E SICURO, LA TECNOLOGIA CAN VIENE
AMPIAMENTE IMPIEGATA A BORDO DELLE NAVI PER
CONTROLLARNE I POTENTI PROPULSORI
NAVIGANDO I SETTE
MARI CON UNA
RETE CAN
di
Stefan Palm (*)
Controllo della nave in rete (fonte Moxa)
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