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approfondimenti

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Le prime servovalvole elettroidrauliche furono

progettate nel corso della seconda guerra mondiale

per comandare prototipi avanzati di aerei e missili.

Le prime applicazioni industriali di servovalvole

oleodinamiche erano invece semplici copiatori per

macchine utensili.

Con il perfezionarsi della tecnica sono state speri-

mentate e costruite svariate generazioni di servo-

valvole comandate quasi sempre da un segnale elet-

trico.

Una servovalvola moderna assolve fonda-

mentalmente a tre funzioni:

eseguire il controllo

direzionale in misura proporzionale a un segnale

elettrico di ingresso; modificare il proprio com-

portamento attraverso un segnale di retroazione

in grado di valutare gli effetti, confrontarli con il

segnale ed eseguire velocemente correzioni auto-

matiche; impiegare segnali di bassissima potenza.

Le servovalvole sono spesso assimilate alle val-

vole proporzionali retroazionate rispetto alle

quali hanno prestazioni e costi superiori.

Occorre anche sottolineare che attualmente non è

più così netta la differenza tra valvole proporzionali

e servovalvole, in quanto entrambe sono impiegate

come componenti per il controllo della posizione,

della velocità e dell’accelerazione.

Modalità di funzionamento

Le servovalvole sono particolari tipi di elettro-

valvole a posizionamento continuo controllate

elettronicamente.

Si caratterizzano per il fatto che

non sono in grado di assumere precise posizioni

intermedie tra la posizione completa di apertura e

quella di totale chiusura del distributore. Questo

modo di operare permette non solo di controllare

la direzione del flusso ma anche di regolarne la por-

tata ed eventualmente la pressione a valle.

Le servovalvole vengono spesso utilizzate nei ser-

vosistemi con un dispositivo

di controllo a ciclo chiuso in

grado di rendere il segnale di

uscita uguale a quello deside-

rato, a differenza delle valvole

proporzionali utilizzate solita-

mente nei sistemi con controllo

a ciclo aperto.

Strutturalmente le servovalvole

sono costituite da due stadi.

Il primo comprende

un motore di comando elettromagnetico (che con-

verte un valore di corrente elettrica in un valore

della corsa della lamina mobile) e un amplificatore

idraulico che converte la corsa in una pressione dif-

ferenziale. Il secondo stadio è formato da un distri-

butore a cassetto che converte la pressione differen-

ziale in una portata.

Il principio di funzionamento più comune prevede

un sistema costituito da due strozzature fisse (S),

due ugelli di regolazione (D) e una lamina mobile

(M) centrata tra gli ugelli. La pressione di pilotag-

gio (P) si riduce attraverso le due strozzature e i

due ugelli, tanto che all’uscita degli stessi si crea

la caduta di pressione. Quando la lamina si sposta

avvicinandosi ad un ugello e allontanandosi dall’al-

tro, le pressioni Pa e Pb si comportando in modo

inverso. In sostanza

lo spostamento della lamina

mobile M viene trasformato in una pressione

differenziale ΔP.

La curva caratteristica che si

ottiene dalla differenza di pressione in funzione del

segnale di ingresso è di tipo lineare.

Controllo di servovalvola

Alcune valvole sono comandate da un motore

a velocità costante che sulla base di un segnale a

tre livelli (apri, fermo, chiudi) gira nei due opposti

sensi di rotazione portando l’otturatore rispettiva-

mente nella posizione di aperto o di chiuso. I rego-

latori in commercio consentono di effettuare tale

modalità di controllo attraverso una doppia uscita

a relè con isteresi, il cui stato di ON è mantenuto

per il tempo necessario alla valvola di portarsi nella

nuova posizione assegnatagli dall’uscita dell’algo-

ritmo PID. In realtà però, data la funzione di inte-

gratore incorporata nell’attuatore, è in genere suffi-

ciente la sola componente proporzionale.

L’idea di manipolare il tempo per stabilire l’aper-

tura (o la chiusura) della valvola costituisce, di

fatto, un controllo in anello aperto, per cui è possi-

bile che l’effettiva apertura della valvola differisca

da quella presunta, soprattutto in presenza di forte

attrito.

n

La definizione che riportiamo in

questa pagina è tratta e parzial­

mente rielaborata dall’autore a

partire dal “Dizionario di Automa­

zione e Informatica Industriale”,

a cura di Armando Martin, pagg.

288, Editoriale Delfino

( www.editorialedelfino.it ).

Ringraziamo autore ed editore per

la collaborazione.

@armando_martin

dizionario

Il “Dizionario di Automazione e Informatica Industriale”

è anche su facebook…

https://www.facebook.com/groups/dizionario.automazione/

…e su automazione plus

http://automazione-plus.it/focus/dizionario-di-automazione-e-informatica-industriale/

Servovalvola

Novembre/Dicembre 2015

n

Automazione e Strumentazione

Le servovalvole sono particolari valvole adatte al controllo

elettroidraulico di posizione, velocità, accelerazione, pressione, forza,

oltre all’uso in applicazioni che richiedono risposte dinamiche elevate.

LE PAROLE CHIAVE DELL’AUTOMAZIONE

Armando Martin

Principio generico di funzionamento di una

servovalvola