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UTILITY

applicazioni

Novembre/Dicembre 2015

n

Automazione e Strumentazione

50

Il sito di discarica è composto da vari lotti rinver-

diti per la riqualificazione ambientale e paesag-

gistica e da un lotto in coltivazione che ha una

recettività totale di massimo 240.000 ton/anno.

A partire dallo smaltimento dei rifiuti, viene uti-

lizzato il biogas prodotto per

la produzione di

energia verde da fonti rinnovabili, utilizzando

il biogas prodotto dalla discarica stessa,

che

altrimenti andrebbe disperso in atmosfera.

L’impianto è costituito da una centrale di estra-

zione direttamente connessa ai pozzi in discarica,

da un sistema di trattamento del gas a tenuta sta-

gna, da tre motori endotermici per un totale di

1,8 MW/h di energia elettrica prodotta, da un

sistema di emergenza costituito da due torce

automatiche per evitare pericoli di dispersione in

atmosfera del gas.

Alla fine di tale processo,

l’energia elettrica

prodotta viene immessa nella rete pubblica

del Gestore nazionale, per un totale annuo di

12.000 MW,

ovvero corrispondente al fabbiso-

gno energetico di circa 4.300 famiglie.

Il processo di depurazione

L’impianto di depurazione, validato con Auto-

rizzazione Integrata Ambientale (AIA) dalla Pro-

vincia di Pisa, tratta principalmente il percolato

prodotto dalla vicina discarica addotto mediante

conduttura sotterranea in pressione. Da questo

refluo, mediante processo di stripping,

viene

prodotto solfato ammonico in cristalli che

viene poi riutilizzato nell’industria come pro-

dotto tecnico

.

Alla fine del 2012 è stato potenziato l’impianto

di stripping e messo in marcia il processo di cri-

stallizzazione del solfato di ammonio liquido per

la produzione di sale ad uso industriale.

Dal punto di vista del sistema,

tutte le parti che

compongono l’intero impianto sono intercon-

nesse tra loro

, secondo un modello di tecnologie

che prevede i classici serbatoi di stoccaggio, le

sezioni di grigliatura, i trattamenti chimico fisici

in continuo e in discontinuo, le linee ispessi-

mento fanghi, le linee disidratazione fanghi, la

sezione di strippaggio ammoniacale, le sezioni di

equalizzazione e lo scarico finale in un impianto

biologico.

L’automazione

Ogni sezione è connessa in rete e controllata

in modo distribuito da un PLC locale. L’intero

sistema di controllo è collegato ad un supervi-

sore centrale, accessibile anche da remoto.

Cia-

scuna sezione è rappresentata da un

sinottico

grafico di supervisione dedicato

. Al supervi-

sore arrivano tutte le informazioni dei vari com-

ponenti del sistema: stati pompe, stati valvole,

valori analogici in tensione, corrente e allarmi.

Le informazioni possono essere di tipo digitale

(funzionamento di una pompa, apertura di una

valvola) oppure analogiche (livello di un serba-

toio, concentrazioni di ossigeno, nitrati e ammo-

niaca prodotti nelle vasche), infine i valori di

portata in metri cubi all’ora (m

3

/h).

Tutti i valori analogici ritenuti importanti, circa

60, sono storicizzati e riportati sotto forma di

trend/trend storici.

Tutto il sistema prevede un

efficiente sistema di

diagnostica

, in grado di informare gli operatori

in modo chiaro e puntuale di qualsiasi anomalia.

Dalla depurazione delle acque di

scarico industriali, si ricava biogas

per la produzione di energia

e solfato di ammonio utile per

l’industria

La visualizzazione dei

trend è fondamentale

per gestire le

grandezze analogiche

dei processi chimici

dell’impianto