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Novembre/Dicembre 2015
n
Automazione e Strumentazione
12
SIMULAZIONE
Allo Smart Lab ABB di Dalmine
le reti elettriche del futuro
Nello scorso mese di maggio ABB ha rinnovato completamente
il proprio Smart Lab di Dalmine, ristrutturando il laboratorio e
aggiornando il parco degli strumenti, in modo da consentire ai
propri sviluppatori di eseguire test sempre più completi.
Nel laboratorio sono oggi presenti componenti e sistemi di tutte
le divisioni di ABB: sensori per acqua e gas, Scada e moduli
PLC, motori, azionamenti, inverter, robot e stazioni di ricarica
per veicoli elettrici, apparecchiature di media e alta tensione
e trasformatori, nuovi componenti e sistemi di bassa tensione,
compresi i più recenti interruttori aperti con innovative funzionalità
di Power Management.
Tra le innovazioni apportate nel laboratorio, anche un
avanzatissimo sistema
di simulazione di
malfunzionamenti alla
rete elettrica di media
tensione, per la cui
messa a punto è stata
necessaria l’unione
delle competenze
di ABB e National
Instruments.
Le reti elettriche di
ultima generazione
sono strutturate
secondo un’architettura
a “maglie” (ciascun punto della rete è raggiungibile con diversi
percorsi) che consente di risolvere un eventuale problema che si
dovesse verificare in un determinato punto della rete senza alcuna
interruzione del servizio. La particolare tipologia di queste reti
rende però complesso simulare realisticamente un guasto in rete,
proprio perché le stazioni sono collegate tra loro secondo diversi
percorsi.
Per simulare uno scenario del genere ABB ha scelto di utilizzare
dei controllori CompactRIO Performance di National Instruments
(serie cRIO-903X), che integrano a bordo un FPGA Kintex ad
elevate performance.
Tramite un pannello di controllo sviluppato con LabView si
inseriscono i parametri del segnale di disturbo che si intende
generare. A questo punto un algoritmo proprietario di ABB crea
una serie di segnali “derivati” da quello inserito che dovranno
essere trasmessi nei diversi punti della rete. Tutti questi segnali
vengono inviati ai diversi CompactRIO, dislocati in modo da poter
“colpire” tutta la rete, e successivamente attivati tramite un trigger.
Perché il sistema funzioni in maniera realistica è indispensabile
che si verifichino due condizioni: un’esecuzione “fulminea” del
comando, garantita dall’FPGA a bordo dei CompactRIO, e la
perfetta sincronizzazione dei dispositivi NI, per far sì che i diversi
segnali arrivino alle diverse stazioni nello stesso identico momento.
Solo in questo modo è possibile realizzare una simulazione
realistica di come un guasto può essere “percepito” dall’intera rete
e verificare il corretto comportamento dei dispositivi di protezione
della rete.
Franco Canna
ATTUATORI
Nuova strategia
e marchio unico per il Gruppo Auma
Fondata da Werner Riester e Rudolf Dinse, Auma ha compiuto lo scorso anno i
suoi primi cinquant’anni di attività, con 420 milioni di euro di fatturato, circa 15
milioni di euro investiti ogni anno in Ricerca & Sviluppo e oltre 2.300 dipendenti
nel mondo. Cresciuta con vendite record nel settore delle Acque e Trattamento
Acque, Oil & Gas e Power, oggi il Gruppo Auma annuncia cambiamenti organizzativi
e legati alla nuova strategia di brand. Nel corso degli anni Auma è cresciuta non
soltanto internamente ma anche operando alcune importanti acquisizioni: Drehmo,
GFC, Haselhofer e Sipos. Con le tecnologie acquisite l’azienda si è rafforzata e ha
potuto ampliare la propria offerta a nuovi mercati. Se i marchi acquisiti hanno finora
goduto di una autonomia totale dal punto di vista commerciale, il gruppo Auma ha
potuto col tempo consolidare il proprio know how tecnologico, integrando pian piano
le attività di ricerca e sviluppo. Nel 2015 il gruppo industriale tedesco ha iniziato
una fase di transizione che porterà, nel giro di alcuni anni, all’utilizzo del marchio
unico Auma. L’obiettivo è quello di assicurare una continuità nello sviluppo
anche per i prossimi anni, grazie a un nuovo approccio del mercato orientato alle
applicazioni più che ai prodotti. Il risultato della nuova strategia organizzativa sarà
una società unica operante in cinque divisioni di mercato: Acqua, Energia, Oil & Gas,
Industria & Navale e Azionamenti. Come primo passo nel processo di transizione,
sono state consolidate le organizzazioni di vendita e di service in Germania e nella
maggior parte delle filiali estere. Da gennaio 2015, Auma offre ora la sua gamma
completa di prodotti e servizi per tutti i marchi da un’unica fonte.
Il nuovo posizionamento strategico influenzerà significativamente l’attività di Auma
Italiana che, attiva dal 1976, rappresenta sicuramente una delle filiali più importanti
del Gruppo. Commenta a tal proposito l’amministratore delegato Andrea Villa: “Un
portafoglio prodotti ampliato ci permetterà di allargare il numero delle soluzioni a
nostra disposizione, per la maggior soddisfazione possibile del cliente. In particolare
potremo offrire attuatori di piccola taglia per basse coppie con la qualità tipica del
gruppo Auma a un livello di prezzo assolutamente interessante, raggiungendo così
nuove ed importanti fasce di mercato”.
Franco Canna
MISURA
Strumentazione,
un libro per saperne di più
Che cos’è un encoder, quali sono i sensori di temperatura usati
nell’industria, quando si usano le reti di sensori wireless, quali
vantaggi porta la strumentazione virtuale, qual è il principio di
misura di un sensore di livello a ultrasuoni? Queste e molte altre
domande trovano una risposta semplice e immediata nel libro
“Strumentazione e Tecnologie di Misura” a cura di Armando
Martin (Editoriale Delfino), un libro multidisciplinare sulla stru-
mentazione industriale che tocca argomenti diversificati come la
metrologia, l’acquisizione dati e la sensoristica, con l’obiettivo di
inserirli in quadro di riferimento coerente. Allo stesso tempo cerca
di coprire un vuoto divulgativo analizzando i sistemi di misura
in settori non industriali (ambiente, costruzioni, reti pubbliche,
medicale) e le nuove tecnologie abilitanti come ad esempio la
strumentazione virtuale, i MEMS, la termografia, le reti wireless e
il recupero energetico.
La sala controllo dello Smart Lab di
Dalmine