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ELETTRONICA

approfondimenti

Automazione e Strumentazione

Novembre/Dicembre 2014

53

a produrre una enorme quantità di dati ricchi di

informazioni inedite, che precedentemente erano

impossibili da raccogliere

. Informazioni che

potranno dimostrarsi di notevole importanza, in

termini di valore, per chi avrà la tecnologia e le

risorse necessarie per estrarle ed utilizzarle, cre-

ando

applicazioni innovative

.

Il messaggio di Freescale è che

la tecnologia è

attualmente disponibile

e consente di collegare

i dispositivi distribuiti, i nodi finali o edge node,

con l’estremo opposto della filiera, il cloud dotato

della memoria e della capacità di calcolo necessa-

rie ad estrarre le informazioni.

Gli edge node comprendono sensori, dispositivi

e macchine che incorporano capacità crescenti e

che possono permettere di creare applicazioni del

tutto nuove. Si tratta di applicazioni pervasive che

andranno dai servizi, come per esempio il

con-

trollo del traffico

e la

gestione dei trasporti

,

passando per il settore primario, con applicazioni

nell’

agricoltura

e nell’

allevamento

(gestione

evoluta della filiera), arrivando a giocare un ruolo

di assoluto primo piano per il

controllo delle fab-

briche di quarta generazione

, tanto che molti

parlano già di una possibile nuova rivoluzione

industriale.

Sul nodo finale costituito dal dispositivo sul

campo, c’è sempre più spesso

il microcontrol-

lore

. È senza dubbio questo componente uno

degli organismi principali che costituiscono la

base di questo

nuovo ecosistema

che sta già cre-

scendo e che è capace di produrre una quantità

di dati che forniranno il nutrimento di sistemi

nuovi e più complessi, che produrranno funzioni

e servizi attualmente difficili da immaginare. È

prevedibile che, per le imprese che riusciranno

a capire o creare i nuovi bisogni, come è acca-

duto per esempio per i produttori di smartphone

e tablet, si dischiuderà una prospettiva nuova in

aree industriali che probabilmente oggi nemmeno

esistono.

Tecnologia presente e futura

La proposta di microcontrollori Freescale è basata

sull’

architettura Arm

, che risponde alla richie-

sta di una sempre maggiore capacità di calcolo sui

nodi finali, tipica dello scenario della IOT. Una

capacità che è garantita dal set di istruzioni di tipo

Risc delle architetture Arm; un set più semplice e

capace di fare un uso particolarmente efficiente

della logica integrata sul circuito, riducendo il

numero di transistor necessari per istruzione, con

vantaggi in termini di compattezza e di consumo

elettrico. Ma i microcontrollori possono incorpo-

rare anche funzioni completamente nuove e utili

a garantire la connessione diffusa come quelle di

comunicazione in radiofrequenza

.

Per questo Freecale propone dei microcontrollori

che imbarcano evolute capacità di sintesi e deco-

difica dei segnali radio, come il caso della fami-

glia

Kinetis KW2x

che è composta da disposi-

tivi che incorporano al loro interno queste capa-

cità. Infatti, oltre a un core di elaborazione Arm

Cortex-M4, questi microcontrollori integrano un

ricetrasmettitore capace di operare a

2,4 GHz

e

una soluzione a bassa potenza

IEEE 802.15.4 in

grado di gestire comunicazioni wireless sicure

e affidabili

.

La capacità di operare in radiofrequenza integrata

a livello di microcontrollore significa che, per

esempio, le reti mash potranno superare ancora

più facilmente il livello della macchina arrivando

a quello del singolo dispositivo, rendendo pos-

sibili delle reti diffuse e a bassa potenza con i

diversi componenti che contribuiranno a fornire

ridondanza e robustezza alla rete.

Nell’incremento della capacità di calcolo, che ha

già raggiunto livelli nell’ordine dei miliardi di

istruzioni al secondo nella generazione attuale,

per Freescale sarà fondamentale l’introduzione

dei prossimi Arm Cortex-M7, che avranno piene

capacità come microcontrollori embedded, ma

che costituiranno anche il ponte di collegamento

che permetterà di passare da un dispositivo pura-

mente embedded, cioè dal microcontrollore per

applicazioni integrate e fortemente specifiche,

a un ‘application processor’, ovvero un circuito

integrato con una potenza di calcolo così esube-

rante da poter supportare qualsiasi tipo di appli-

cazione.

Quindi, oltre alle capacità tipiche del microcon-

trollore, che integra a bordo le funzioni necessarie

a gestire interfacce, periferiche e I\O, i prossimi

dispositivi avranno anche capacità di calcolo tipi-

che dei processori. I dispositivi basati su Cortex-

M7 Saranno dei componenti integrati con molta

memoria flash a bordo, in grado di rivaleggiare

con i processori che hanno una grande memoria

esterna e saranno capaci di arrivare a 400 MHz,

in termini di cicli di clock.

Le funzioni necessarie a

trasmettere in radiofrequenza

sono già integrate in alcuni dei

microcontrollori di Freescale