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ELETTRONICA

approfondimenti

Novembre/Dicembre 2014

Automazione e Strumentazione

52

Il seminario “Designing with Freescale” (DwF),

che si è di recente tenuto a Milano, fa parte di una

serie di eventi organizzati nel mondo da Freescale

con lo scopo di diffondere informazioni e cono-

scenze di progettazione nell’ambito dei semicon-

duttori che l’azienda produce. I seminario DwF di

Milano ha permesso anche di conoscere il punto

di vista di Freescale su argomenti di forte attua-

lità nel mondo della tecnologia, come le possibi-

lità offerte da un ambiente che va popolandosi di

oggetti con intelligenza e capacità di connessione

integrate; quella internet delle cose, o

Internet of

Things

(IOT), che da semplice futuro possibile è

già diventata una realtà in crescita.

Il punto di vista di un importante produttore di

semiconduttori come Freescale è sicuramente

di tipo privilegiato, visto che può tenere conto

in modo diretto dei numeri che costituiscono la

base tecnologica di questo atteso cambiamento.

Quando si cerca di fare delle stime attinenti a set-

tori in rapida evoluzione tecnologica spesso si pro-

ducono dei numeri che sono frutto di criteri neces-

sariamente arbitrari e soggetti ad ampio margine

di errore e così è per la stima, data per scontata

da diversi produttori di sistemi e di componenti,

che prevede che entro il 2020 ci saranno

sette

dispositivi dotati di capacità di connessione per

ogni persona

. A prescindere dal valore di questo

numero, una cosa è certa: la connessione attra-

verso oggetti distribuiti nell’ambiente o mobili sta

crescendo velocemente, portandoci concretamente

verso gli scenari propri della Internet of Things. La

connessione diffusa, resa possibile dalla sempre

maggiore capacità di calcolo dei componenti inte-

grati, sta crescendo a ritmi vertiginosi e cambierà

il modo di produrre nell’industria, nello stesso

modo in cui sta cambiando l’accesso ai servizi di

tutti i giorni, in modo rapido e radicale.

Un cambiamento profondo

La IOT è, rispetto al precedente concetto di

comunicazione tra macchine (M2M)

, una

sostanziale evoluzione tecnologica

e si tratta

di una trasformazione pienamente in corso che

implica un intervento umano sempre meno attivo.

Infatti, a dare origine a un’importante sorgente di

big data

è la semplicemente la quantità di dispo-

sitivi che compongono la IOT, un numero che

già oggi toglie la possibilità di un accesso umano

ai dati che sono generati in modo automatico

da dispositivi endemici nella vita quotidiana e

nell’industria.

Stando ai numeri che risultano a Freescale, come

anche agli altri attori della tecnologia della IOT,

già oggi nel mondo abbiamo superato i

7 miliardi

di oggetti connessi

che, si stima, arriveranno ad

essere molti di più in pochi anni, contribuendo

Le tecnologie

per Internet of

Things sono già

disponibili

A FIL DI RETE

www.freescale.com

I microcontrollori attuali, come quelli di Freescale,

incorporano già gran parte della tecnologia necessaria ai

nodi finali della Internet of Things

Il motore che spinge

Internet of Things

Jacopo Di Blasio

I MICROCONTROLLORI DI FREESCALE PER LA CONNESSIONE DIFFUSA

Gli oggetti che imbarcano intelligenza e capacità di connessione, i mattoni

fondamentali della Internet of Things, produrranno grandi quantità di dati

che saranno una materia prima per imprese innovative. L’evento “Designing

with Freescale” di Milano ha mostrato come i microcontrollori, sempre più

economici e potenti, saranno il motore di questi dispositivi diffusi.

I dispositivi connessi e distribuiti daranno origine a grandi

quantità di dati con le informazioni necessarie per fornire

applicazioni e servizi innovativi