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approfondimenti

Novembre/Dicembre 2014

Automazione e Strumentazione

48

SENSORI

della potenza impiegata anche dai dispositivi a

effetto Hall più efficienti attualmente disponi-

bili.

Oggi molte applicazioni devono ricorrere a

progetti in cui il

sensore magnetico viene

azionato ciclicamente

utilizzando un clock

esterno e circuiteria per accendere e spegnere

il sistema al fine di portare la corrente media

del sistema a meno di 500 nA. I nuovi circu-

iti integrati con sensore MR della Serie Nano-

power di Honeywell utilizzano un clock per

attivare ciclicamente la potenza internamente

(

figura 3

) e, quindi, semplificare il design

dell’applicazione.

L’SM351LT

di Honeywell è progettato per

applicazioni che richiedono sensibilità magne-

tica ultra alta – funzionamento tipico 7 G

(Gauss), funzionamento massimo 11 G – e un

assorbimento di corrente molto basso, tipica-

mente 360 nA. Per applicazioni che richiedono

per l’attivazione una sensibilità magnetica leg-

germente più bassa – tipica 14 G, massima 20 G

l’SM353LT

offre un assorbimento di corrente

ridotto, tipicamente 310 nA.

Oltre a offrire risparmio energetico, il circuito di

output CMOS del sensore elimina la necessità

di resistori pull-up esterni. I sensori MR elimi-

nano anche i componenti discreti necessari per

filtrare il rumore elettrico prodotto dai circuiti

chopper, utilizzati comunemente dai dispositivi

a effetto Hall. L’eliminazione di questi compo-

nenti riduce la superficie del gruppo dei sensori,

rendendone molto più semplice l’utilizzo in

applicazioni con limiti di spazio.

Essendo dispositivi MR, questi nuovi sensori

offrono anche una

sensibilità molto più elevata

rispetto ai dispositivi a effetto Hall. In effetti,

con i valori tipici di 7 G e 14 G, questi sensori

possono rilevare lo stesso campo magnetico a

una distanza più che doppia rispetto ai sensori

Hall attualmente sul mercato. Questo si riflette

direttamente sul

costo del sistema

, consen-

tendo ai progettisti di utilizzare nei loro sistemi

magneti più piccoli o realizzati con materiali

diversi (risolvendo così il problema del costo

elevato dei magneti con terre rare).

L’elevata sensibilità offerta dai dispositivi MR

può consentire anche una maggiore

flessibilità

di design

. L’utilizzo di un sensore MR con mag-

giore sensibilità consentirà di avere distanze

di traferro più grandi tra il bersaglio magnetico

e il sensore. Questo è utile in molte applicazioni

in cui lo spazio per la scheda è limitato o dove

la posizione ideale del sensore dovrebbe distare

dal bersaglio più di pochi millimetri.

La

natura omnipolare

di un dispositivo MR

può consentire anche un’installazione più sem-

plificata e un numero minore di passaggi per la

produzione che potrebbero causare problemi

di qualità dell’applicazione. Diversamente dai

sensori Hall unipolari, i sensori MR vengono

azionati da entrambi i poli di un magnete,

quindi

non è più necessario identificare il

polo corretto del bersaglio

magnetico prima di

procedere all’installazione del sensore.

Infine, i nuovi circuiti integrati con sen-

sore magnetoresistivo Serie Nanopower di

Honeywell hanno una variazione di sensibilità

più piccola rispetto ad altri sensori a effetto Hall

ad alta sensibilità, che nel migliore dei casi è

di ± 15 G. L’SM351LT offre invece un valore

tipico di 7 G (± 4 G min/max) e l’SM353LT di

14 G (-8 G min, +6 G max).

I vantaggi rispetto ai commutatori a lame

I circuiti integrati con sensore MR SM351LT

Serie Nanopower di Honeywell possono essere

presi in considerazione anche per applicazioni

alimentate a batteria dove comunemente veni-

vano utilizzati solo

commutatori a lame

. Que-

sti ultimi sono costituiti da una coppia di lame

metalliche, magnetizzabili e flessibili, normal-

mente inserite in una capsula in vetro. Il relè

agisce come un

interruttore normalmente

aperto

, che può essere chiuso da un campo

magnetico e, quindi,

non utilizza potenza

per

il suo funzionamento. Inoltre, i commutatori

a lame ad alta sensibilità possono raggiungere

fino a 10 AT (ampere-giro), equivalente a circa

10 G, quando entrambi i poli del magnete si tro-

vano direttamente sopra il commutatore. Questa

elevata sensibilità

, unita alla non necessità di

alimentazione per guidare il commutatore, fa sì

che possano funzionare molto bene in applica-

zioni alimentate a batteria con requisiti di alta

sensibilità, ad esempio nei contatori dell’acqua

e nei sistemi di sicurezza.

L’altro lato della medaglia è costituito dalle

rotture

causate dalla piegatura delle lame

durante l’installazione o da urti e vibrazioni, pro-

blemi comuni con questi commutatori magnetici.

Figura 3 - Schema elettrico

del sensore MR Honeywell

SM351LT, che utilizza un clock

per attivare ciclicamente la potenza

internamente.