Table of Contents Table of Contents
Previous Page  74 / 116 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 74 / 116 Next Page
Page Background

controllo

tecnica

Ottobre 2015

n

Automazione e Strumentazione

74

A livello di controllo, è comune la scelta di utilizzare un singolo anello di retroazione,

ma in molti casi un approccio multivariabile può migliorare sensibilmente le prestazioni del

sistema. Una tecnica di stima dei parametri di un modello approssimato dei processi

e delle loro interazioni consente di implementare delle formule di autotuning o di self-tuning

utilizzando i dati dei transitori. Si tratta di una tecnica robusta anche nei confronti del rumore

di misura normalmente presente nelle applicazioni reali.

Massimiliano Veronesi

Antonio Visioli

Regolazione:

tenere conto delle interazioni

Benché molti problemi di regolazione

vengano adeguatamente risolti chiuden-

do un singolo anello di retroazione sulla

variabile da controllare, in molti casi sa-

rebbe opportuno considerare anche alcu-

ne relazioni incrociate che essa ha con al-

tre grandezze fisiche in gioco. Spesso in-

fatti, tipicamente sui grandi impianti con-

tinui, pressioni portate e temperature non

sono indipendenti tra loro e invece le va-

riazioni di ognuna influenzano più o me-

no sensibilmente le altre; si pensi semplicemente

due fluidi della cui miscela sia necessario control-

lare sia la temperatura che la portata; si pensi ad

esempio ad un reattore dove le portate dei reagen-

ti determinano sia la concentrazione che la tem-

peratura ma a sua volta un’azione di controllo su

quest’ultima influenza anche la reazione chimica

e quindi la concentrazione; si pensi ad un sepa-

ratore di fase ove il controllo di livello del liqui-

do interagisce con quello della pressione del gas;

si pensi ad esempio alle complesse relazioni tra

portate/livelli e temperature/concentrazioni in una

colonna di distillazione. La vera natura del pro-

blema di controllo è allora multivariabile (Mimo:

Multiple Input Multiple Output) e trattarlo come

insieme di regolazioni Siso (Single Input Single

Output) può costituire una semplificazione tanto

più inefficace quanto maggiori sono le interazio-

ni trascurate.

Controllo multivariabile

Il problema di controllo è Mimo quando ciascuna

delle variabili di controllo ha un effetto su più di

una variabile da controllare. Un generico sistema

multivariabile può essere dunque modellizzato

da una matrice di funzioni di trasferimento le cui

righe sono in numero pari alle variabili di con-

trollo a disposizione e le cui colonne sono invece

in numero pari a quello delle variabili da control-

lare. Ciascun elemento della matrice rappresenta

ovviamente la funzione di trasferimento tra la

variabile di controllo corrispondente al suo indice

di riga e la variabile da controllare associata al

suo indice di colonna; la

figura 1

si riferisce al

semplice caso 2x2.

Il sistema può essere controllabile se la matrice

dei guadagni stazionari risulta invertibile.

Una misura della necessità di ricorrere a schemi

di controllo multivariabile è rappresentata dalla

rilevanza della cosiddetta “matrice dei guadagli

relativi”, i cui elementi sono

ove

è il guadagno in anello aperto tra la

j-esima

varia-

bile di controllo e la

i-esima

variabile da con-

trollare con gli altri anelli aperti (suffisso

a.a.

) e

chiusi (suffisso

a.c.

). Nel caso in anello chiuso si

deve supporre che, tramite opportune azioni di

controllo, a seguito di una stessa variazione della

variabile di controllo

u

i

, tutte le uscite tranne

y

j

assumano a regime il valore che avevano prima

della variazione stessa. Una notevole proprietà

della matrice dei guadagni relativi, considerando

la quale la sua costruzione risulta significativa-

GLI AUTORI

Massimiliano Veronesi, Product

Manager, Process Control &

Safety Systems Yokogawa

Italia; Antonio Visioli,

Dipartimento di Ingegneria

Meccanica e Industriale,

University of Brescia

Figura 1 - Schema di controllo multivariabile