CONTROLLORI EVOLUTI
speciale
Ottobre 2017
Automazione e Strumentazione
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NELLE PROSSIME PAGINE LA RASSEGNA DI PRODOTTI E SOLUZIONI
PLC e Pac nell’era dell’Industria 4.0
Armando Martin
La linea di confine tra i Pac e PLC è continuamente ridefinita in termini di connettività di rete, costi,
software e tipi di impiego. Recentemente la diffusione dell’Internet of Things e dei paradigmi di Industria
4.0 ha messo in evidenza dispositivi ‘IoT ready’, controllori multifunzione o dedicati ad applicazioni
speciali. Non sempre si tratta di vere novità tecnologiche ma di approcci innovativi o reinterpretazioni
dell’automazione distribuita risalente agli anni 90.
Nell’era dell’Industria 4.0 il controllo esercitato
da PLC, Pac e altre piattaforme di controllo pre-
vede
tecniche di connessione sempre più evo-
lute
con i sistemi informatici di fabbrica (Scada,
Mes, Erp) e tra macchine dedicate al ciclo produt-
tivo. Ciò significa possibilità di
controllo remoto
del processo produttivo
da dispositivi fissi e
mobili, possibilità di teleassistenza, telecontrollo,
diagnostica remota, monitoraggio in continuo dei
parametri di processo tramite sensori intelligenti.
Altro trend in atto è quello rendere accessibili in
tempo reale i dati dei sistemi di controllo e redi-
gere analisi direttamente dagli impianti. In questo
quadro generale evolvono le principali tendenze
da cui sono interessati PLC e Pac. Le tradizionali
differenze tra i due tipi di controllori (per esem-
pio ingombri e installazioni, comportamento real-
time, gestione dati, architettura distribuita, robu-
stezza industriale, programmazione, apertura)
non sembrano più di tanto persistere. Sono vice-
versa le
applicazioni
e gli
approcci al problema
di automazione
e le condizioni al contorno a
marcare la scelta del dispositivo più idoneo.
PLC per loT e Industria 4.0
Di fondo i PLC rimangono i dispostivi cardine
per implementare ogni soluzione di automazione
e controllo e automazione. Oggi però, con la dif-
fusione di tecnologie di comunicazione evolute, si
assiste a un’accelerazione del concetto di
automa-
zione distribuita
e alla diffusione di apparati ‘
IoT
ready
’, con I/O delocalizzati e capacità di pren-
dere decisioni sulla base dei dati raccolti. Non solo,
i PLC di nuova concezione sono apparati in grado
di connettere dispositivi via internet on demand
con il supporto di tecnologie mobili. I PLC raccol-
gono dati dal campo e li elaborano per compiere
i task previsti. Sono inoltre accessibili da parte di
app mobili
che interpretano da remoto le informa-
zioni per verificare l’andamento della produzione,
della manutenzione o di altre funzioni di impianto.
Oltre alle superiori prestazioni di comunicazione
e mobilità, i PLC hanno conosciuto un incre-
mento delle capacità computazionali e funzionali
dovuto all’impiego di
processori multicore
e
nuove piattaforme software. Ciò ha permesso il
decentramento delle capacità decisionali, creando
isole sempre più intelligenti, senza però limitare
la disponibilità di informazioni riportate ai sistemi
centrali di supervisione e controllo. Queste mag-
giori caratteristiche di versatilità e adattabilità per-
mettono agli utenti di impiegare componenti har-
dware differenti, di controllare una singola mac-
china o di collegare in rete un intero stabilimento.
L’accresciuta flessibilità diminuisce anche i
tempi di progettazione
, programmazione e
messa in funzione, oltre agli interventi di manu-
tenzione. Altro aspetto fondamentale è l’integra-
zione delle funzionalità PLC all’interno di altri
dispositivi industriali (gateway, HMI, inverter,
softstarter, controllo numerico, controllo assi,
robot ecc). In ambito IoT ed embedded si parla
@armando_martin
Schneider Electric Modicon
M241 - High performance
machine automation control