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BUS DI CAMPO
primo piano
Automazione e Strumentazione
Settembre 2014
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in seno al CEI, ha portato ai primi risul-
tati solo verso la fine degli anni Novanta.
Di conseguenza, l’assenza di un quadro
normativo di riferimento ha scatenato una
‘guerra’ tra fieldbus che è stata vinta da chi
si è saputo muovere più prontamente sul
mercato. Il successo di Profibus rispetto
ai competitor del tempo fu in gran parte
dovuto proprio
all’ampia disponibilità
di prodotti
di diversi fornitori”, spiega
Augelli.
Successivamente gli anni Duemila sono
stati caratterizzati da due tendenze: da una
parte il consolidamento di Profibus e la
sua diffusione anche nelle applicazioni di
Process Automation, dove Profibus non
arrivava certo per primo; dall’altra parte
l’emergere dei bus basati sul supporto
fisico di Ethernet. “Anche in questo caso
Profinet
è riuscita a ricavarsi, nel corso
degli anni, una posizione di indiscusso pri-
mato, con una quota di mercato intorno al
30%. Ma questa volta il successo è stato
garantito dalla
grande versatilità
di Profi-
net, contrariamente ai bus concorrenti che,
salvo qualche eccezione, erano dedicati ad
alcune specifiche applicazioni”.
Augelli ricorda un episodio: “Il sigillo sul
successo di Profinet fu posto dalla sua ado-
zione ufficiale da parte
dell’associazione
tedesca dei costruttori di automobili
.
Questo per noi rappresentò una referenza
più importante di qualsiasi campagna di
marketing”.
Oggi, dal manifatturiero al Power, dal
Processo ai trasporti, non c’è settore in cui
non esistano delle applicazioni
ralizzate con tecnologie Profibus
o Profinet.
Tra le ragioni del successo di
Profibus e Profinet Augelli
annovera anche l’attenzione alla
sicurezza e all’energia: “
Pro-
fisafe
, disponibile sin dai primordi della
nostra tecnologia, è stato uno dei primi
profili espressamente dedicato alla sicu-
rezza. E con
Profienergy
siamo stati i
pionieri della possibilità di integrare la
gestione dei parametri energetici”. Altro
grande vantaggio per Profinet è la possibi-
lità di portare il protocollo anche in
wire-
less
(WLAN) mantenendo sia il real time
che la sicurezza funzionale.
E il futuro? “La direttrice più interes-
sante a mio avviso è quella perseguita da
un gruppo di lavoro che sta cercando di
consentire l’utilizzo di
Profinet nell’in-
dustria di processo
portandolo fino ai
sensori sul campo”. Una sfida che, scom-
mettiamo, non sarà che la prima di questi
prossimi vent’anni.
La diffusione di Profibus e Profinet
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