MERCATI
primo piano
Luglio/Agosto 2013
Q
Automazione e Strumentazione
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Le prospettive di Keba
Dalle sponde del Danubio ai mercati asiatici
CRESCITA A DUE CIFRE E NUOVI SVILUPPI PER LA AUSTRIACA KEBA
I risultati più significativi nell’automazione industriale e nella
Banking Automation; con soluzioni orientate a semplificare le
operazioni e aumentare l’efficienza dei robot e delle macchine
in genere. Nel futuro sempre più spazio al settore energetico.
Mario Gargantini
Nell’anno finanziario 2012-2013 il Gruppo Keba
ha generato un fatturato di 150 milioni di euro,
con un incremento del 16% rispetto all’anno pre-
cedente. Lo ha comunicato nella consueta confe-
renza stampa presso la sede di Linz il Ceo dell’a-
zienda austriaca Gerrthard Luftensteiner, segna-
lando la buona posizione conquistata nel settore
Industrial Automation e l’incremento di quote di
mercato nella Banking Automation. L’analisi di
questi due ambiti rivela ancor meglio lo stato di
salute dell’azienda e la sua capacità di intercettare
le esigenze dei rispettivi mercati e di rispondere
con soluzioni ottimali.
Nell’Industrial Automation
è significativa
l’acquisizione come clienti di importanti OEM
nell’ingegneria meccanica e nella robotica; in
particolare, le soluzioni Keba sono richieste nei
casi di applicazioni robotiche altamente dinami-
che o di algoritmi di controllo complessi nell’in-
gegneria meccanica; ma anche nelle macchine
per il packaging, per lo stampaggio a iniezione e
nei sistemi di controllo con terminali mobili (sono
circa 22.000 gli apparecchi forniti annualmente).
Il settore Banking Automation
ha visto crescere
considerevolmente il market share di Keba in
Germania e Austria grazie soprattutto agli spor-
telli automatici (ATM), moderni e funzionali, per
i quali il mercato riconosce i prodotti Keba come
un benchmark della qualità.
L’Asia e l’energia
Anche gli altri dati illustrati da Luftensteiner sono
di tutto rispetto: a partire dall’
export
, che si è
mantenuto sull’80%, di cui il 64% verso l’Europa
e il 16% nel resto del mondo. Significativo l’au-
mento degli investimenti in
Ricerca e Sviluppo
,
passati da 21,3 a 24,3 milioni di euro; come pure
il costante incremento di dipendenti: erano 760
nel 2011, poi 790 nel 2012 e ora sono 810, distri-
buiti tra la sede centrale austriaca e le filiali in
Germania, Romania, Turchia, Italia, Repubblica
Ceca, Usa, Taiwan, Giappone e Cina, e le ultime
due arrivate Olanda e Corea del Sud.
L’accenno all’Olanda richiama subito uno dei
passi importanti dell’anno appena passato:
l’ac-
quisizione della società Delem
, specializzata
nell’automazione degli impianti di produzione di
lamine metalliche e con una rilevante presenza
sui mercati asiatici.
Sempre per stare agli esempi locali, vale la pena
citare la situazione cinese, dove le quotazioni di
Keba, già elevate, sono state confermate ad una
recente importante fiera dell’ingegneria mecca-
nica dove 24 espositori mostravano 43 macchine
dotate di sistemi di controllo Keba.
E nuovi sviluppi si preparano per l’immediato
futuro, sia nel campo dei controlli “all-in-one”
sia in quello dei terminali; tutto con l’obiettivo di
semplificare le operazioni e di aumentare l’effi-
cienza dei robot e delle macchine in genere.
L’area più interessata alle novità sarà quella
dell’
energy automation
, settore dove Keba è
presente attivamente da un quinquennio. In par-
ticolare nei sistemi di e-mobility, dove l’azienda
di Linz ha fornito già 3.300 stazioni di ricarica
ormai operanti in diversi Paesi europei e in Usa.
Infine, sempre in campo energetico, tecnici ed
esperti Keba stanno studiando nuove soluzioni
per il risparmio e l’efficienza energetica e per
l’ottimizzazione dei controlli; sperimentando
sistemi alternativi di riscaldamento con le bio-
masse (pellet, cippato e legno log) e con le pompe
di calore.
Q
Il focus sui settori
ci consente di
intercettare le
esigenze dei
rispettivi mercati e
di rispondere con
soluzioni ottimali
Gerrthard
Luftensteiner,
Ceo di Keba
Un impianto di produzione Keba a Linz