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BREAKING NEWS

primo piano

10

Settembre 2017

Automazione e Strumentazione

A CURA DELLA REDAZIONE

MERCATI

Cresce l’industria

dei beni strumentali

I dati elaborati dal Gruppo Statistiche Federmacchine hanno rile-

vato che nel 2016 il fatturato dell’industria italiana costruttrice di

beni strumentali si è attestato a 42,5 miliardi di euro, segnando

un incremento del 3,5% rispetto all’anno precedente. Il risultato

è stato determinato principalmente dal buon andamento delle

consegne sul mercato interno, trainate dalla vivace domanda di

beni di investimento. L’incremento dell’export è risultato più mo-

derato. Positive le previsioni per il 2017 anche in virtù delle mi-

sure previste dal Piano Nazionale Industria 4.0.

Questo è quanto emerge dai dati di consuntivo presentati da

Sandro Salmoiraghi, presidente Federmacchine, in occasione

dell’annuale assemblea della federazione delle imprese italiane

costruttrici di beni strumentali.

Nel confronto con il 2015, 12 dei 13 settori di Federmacchine

hanno visto crescere il proprio fatturato.

La conferma della ripresa del consumo domestico, cresciuto, del

7,7%, a 21,5 miliardi, ha favorito sia le consegne dei costrutto-

ri sul mercato interno, che hanno registrato un incremento, del

9,4%, a 13 miliardi, sia le importazioni cresciute, del 5,3%, a

8,5 miliardi. Il dato di import su consumo è sceso di un punto

percentuale rispetto all’anno precedente, fermandosi al 40%.

È decisamente più contenuto l’incremento registrato dall’export

che, cresciuto dell’1,2%, si è attestato a 29,5 miliardi. Principa-

li mercati di sbocco dell’offerta italiana sono risultati: Germania

(3,2 miliardi di euro, +0,8%), Stati Uniti (2,9 miliardi di euro,

-1,6%), Francia (2 miliardi, +8,5%) Cina (1,9 miliardi, -4,6%) e

Spagna (1,2 miliardi, +10,7%).

Un ragionamento a parte merita il dato di export su fatturato ri-

sultato pari al 69%, in calo rispetto all’anno scorso quando si at-

testò al 71%. Il ridimensionamento registrato a partire dal 2014

è testimonianza della ripresa di vigore della domanda italiana

che finalmente è tornata a investire in tecnologia di produzione.

Il saldo complessivo dei settori che fanno capo a Federmacchi-

ne, è stato positivo per 21 miliardi di euro (-0,5% rispetto all’an-

no precedente).

In particolare il saldo della bilancia commerciale del paese è

risultato in attivo per 51,5 miliardi di euro. Dei tre comparti at-

tivi (abbigliamento & arredamento, meccanica, altri manufatti)

il settore delle macchine e apparecchi meccanici, nel quale è

compreso tutto il comparto del bene strumentale rappresentato

da Federmacchine, è quello che ha fornito di gran lunga il con-

tributo maggiore (48 miliardi di euro), alla bilancia del Paese.

Anche il 2017, come evidenziato dalle previsioni elaborate dal

Gruppo statistiche Federmacchine, sarà positivo per il settore. La

produzione crescerà, del 4,1%, a 44,3 miliardi. L’export salirà, del

3,1%, a 30,4 miliardi. Il consumo andrà oltre quota 22,5 miliardi

(circa il 5% in più rispetto al 2016) trainando soprattutto le conse-

gne dei costruttori italiani che saliranno, del 6,4%, a 13,8 miliardi.

Crescerà comunque anche l’import, del 2,7%, a 8,8 miliardi.

Secondo l’indagine svolta dal Gruppo Statistiche Federmacchine

sulle 13 associazioni federate, rispetto agli ordini raccolti dai

costruttori italiani di beni strumentali sul mercato domestico nel

2017, il 65% è stato acquisito in regime di iperammortamento e

il restante 35% con il superammortamento.

MERCATI

Anima:

bene la meccanica con Industria 4.0

Le notizie dall’industria meccanica italiana sono positive. Le previsioni

2017 della produzione segnano un +3,7%, pari a 46,6 miliardi di

euro. Un salto rispetto ai 45 miliardi di euro a consuntivo 2016, che

aveva superato i risultati del 2015 con un +1,1%. Nessuno dei 36

settori rappresentati da Federazione Anima riporta un segno nega-

tivo. I dati divulgati da Anima riguardano anche l’andamento storico

della manifattura meccanica dal 1990 al 2017. Quasi trent’anni di

produzione cresciuta stabilmente a ritmi costanti, con soltanto alcune

eccezioni, fino al 2008. Dal 2009, come in tanti altri settori, si sono

persi improvvisamente 16 punti. I valori della produzione hanno ini-

ziato la risalita solo nel 2015 e si prospetta un buon balzo nel 2017.

“La moderata euforia deriva anche dall’accelerazione degli

investimenti in tecnologie, che si è attivata già nel 2016”, ha

detto il presidente di Anima-Confindustria, Alberto Caprari. “Gli

incentivi del Piano nazionale Industria 4.0 hanno dato a imprese

e imprenditori un contributo, anche psicologico, a una crescita

che ora deve diventare solida e strutturale”. Una percezione che

trova conferma nei dati degli investimenti, che tra il 2015 e il

2016 hanno segnato appena un +0,3%, mentre nel 2017 è pre-

vista una crescita consistente del +13,3%. “Sono bei numeri che

non si leggevano da diversi anni. Parliamo di innovazione tecno-

logica iniettata nelle nostre fabbriche, sia in termini di migliora-

mento ed efficienza nei processi produttivi, ma anche di sviluppo

di nuovi prodotti e servizi 4.0”, ha continuato Caprari.

L’Ufficio studi Anima ha analizzato quali sono i settori rappresentati

dalla Federazione, maggiormente coinvolti nelle incentivazioni pre-

viste dal Piano nazionale Industria 4.0, promosso dal ministero dello

Sviluppo economico. Le tecnologie alimentari, le valvole industriali e

la caldareria hanno investito milioni di euro in tecnologie 4.0 per i

processi e i prodotti sia nel 2016 che nel 2017, in forza della sola

misura dell’iperammortamento applicata a beni materiali e immate-

riali, così come indicato dagli allegati A e B del Piano ministeriale.

L’export nel 2016, rispetto all’anno precedente, è cresciuto del

+0,9%. Secondo le previsioni 2017, si esporterà un valore di

merci pari al +2,5%. Si passa perciò dai 26,3 miliardi di euro

del 2016 ai 26,9 miliardi di euro nel corso di quest’anno. La

quota export 2016 ha rappresentato il 58,4% del totale delle

produzioni, mentre nel 2017 si stima sarà pari al 57,8%. Risulta

evidente pertanto, il contributo positivo apportato dal mercato

interno italiano, che sta mostrando segni di ripresa.

2015 2016 2017

16/15 17/16

% %

PRODUZIONE

(milioni di euro)

44.525 45.019 46.663 1,1

3,7

EXPORT

(milioni di euro)

26.068 26.309 26.955 0,9

2,5

INVESTIMENTI

(milioni di euro)

952

955 1.082 0,3

13,3

OCCUPAZIONE

(numero di addetti)

212.376 212.567 212.888 0,1

0,2

Industria meccanica: dati consuntivo 2016 e previsioni 2017

(Fonte: Ufficio Studi Anima)