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MACHINE TOOL AUTOMATION

speciale

Settembre 2016

Automazione e Strumentazione

72

cità dei singoli assi. Maggiore è il numero dei

punti intermedi calcolati, maggiore è la preci-

sione del tracciato e minore è lo scarto fra la

traiettoria programmata e quella eseguita.

Un sistema a controllo numerico offre inoltre uti-

lità come il calcolo della compensazione del per-

corso utensile, le routine di calcolo di accelera-

zione dell’utensile e i tool di diagnostica in linea.

Le moderne macchine a controllo numerico

sono fornite di interfacce di comunicazione che

permettono la connessione con altri computer

o dispositivi di controllo, l’immagazzinamento

di dati operativi (tempo di ciclo, conteggio dei

pezzi ecc.), il collegamento con altre periferiche

come i robot per le operazioni di carico e sca-

rico macchina, le connessioni di rete.

La programmazione

Le forme di programmazione di un sistema di

controllo numerico sono fondamentalmente di

quattro tipi: manuale, interattiva o conversa-

zionale, automatica, mediante tecniche CAD/

CAM. La

programmazione manuale

utilizza

linguaggi semplici e a basso livello di computa-

zione che però variano da costruttore a costrut-

tore, nonostante la convergenza sulla norma-

tiva

ISO 6983

di cui i costruttori di sistemi

CNC adottano elementi e codici principali

L’evoluzione della programmazione manuale

eseguita direttamente sulla MCU ha dato luogo

alla cosiddetta

programmazione interattiva

(o conversazionale), impiegata dall’unità di

controllo per generare il part program richiesto

per la lavorazione di un pezzo. In questa moda-

lità di programmazione l’operatore della mac-

china interagisce con sistemi HMI impostando

i dettagli operativi della lavorazione. Se l’ap-

plicazione richiede programmi contenenti tutte

le informazioni geometriche e tecnologiche

necessarie, viene adottata la

programmazione

automatica

che utilizza linguaggi universali

di alto livello come l’

APT

(

Automatic Pro-

grammed Tool

).

La massima flessibilità nella gestione dei dati

è garantita dalla

programmazione mediante

tecniche CAD/CAM

. I software CAD dispon-

gono di moduli che permettono di costruire in

modo interattivo il programma di lavorazione

per la macchina a controllo numerico, a partire

dai dati geometrici del pezzo presenti nel data-

base. Per arrivare al progetto finito possono

rendersi necessarie alcune interazioni con l’am-

biente CAE (Computer Aided Engineering) per

analisi statiche e dinamiche. Quando si dispone

di un software in grado di interpretare i dati

contenuti nel database CAD e di convertirli in

un programma di lavorazione si parla di CAPP

(Computer Aided Process Planning),

PDM

(Product Data Management) e

PLM

(Product

Lifecycle Management), ovvero di tecniche

che comprendono una programmazione della

produzione in tutti i suoi aspetti tecnici, orga-

nizzativi ed economici.

Controlli Numerici flessibili

Oggi la sfida è quella di realizzare sistemi di

controllo numerico ottimali per bassi e medi

volumi di produzione.

Si stima infatti che nel prossimo futuro le mac-

chine utensili saranno dedicate a produzioni di

pezzi meccanici complessi e differenziati, gene-

ralmente in piccoli lotti, in base a specifiche tec-

niche definite nel disegno meccanico del pezzo.

Le macchine utensili possono presentare

errori

relativi a geometrie strutturali delle guide e

degli assi di rotazione, oltre che all’accuratezza

dei sistemi di misura e di interpolazione. Questi

errori sono in genere valutabili tramite collaudi

in relazione alle norme

ISO 230

.

Le macchine utensili sono interessate anche da

limiti operativi

che riguardano le condizioni

ambientali, la tipologia degli utensili impie-

gati, le condizioni di piazzamento e staffaggio,

le caratteristiche metallurgiche e strutturali del

pezzo da lavorare.

Sia gli errori sia i limiti operativi sono elementi

che, in base alla loro variabilità, riducono le pre-

cisioni di lavorazione.

Per raggiungere tolleranze di produzione molto

strette i principali costruttori di sistemi a controllo

numerico hanno implementato tecniche di

com-

pensazione volumetrica degli errori

.

Tali tecniche consentono di misurare gli errori

geometrici degli assi e di introdurre i risultati

delle misure nelle tabelle di compensazione.

Generalmente quando si parla di pezzi mec-

canici complessi la verifica di conformità alle

specifiche avviene tramite

CMM

(

Macchine

di misura a coordinate

) che, lavorando in

ambienti controllati e in regime di riferibi-

lità metrologica, sono in grado di misurare le

caratteristiche del pezzo e verificare tolleranze

dimensionali e di forma. È necessario pertanto

disporre di una CMM con dimensioni compa-

tibili con il pezzo da misurare. Diversamente

è necessario trasportare il pezzo all’esterno

presso un centro di controllo.

Tutto ciò può determinare inefficienze nel

sistema produttivo che si trasformano in man-

canza di competitività quando si opera in mer-

cati globalizzati dove è necessario ridurre al

minimo i costi della manodopera, i costi della

qualità (misurazioni, controlli, scarti) e - ideal-

mente - misurare direttamente il pezzo in mac-