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DOMOTICA

approfondimenti

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Automazione e Strumentazione

Giugno 2015

facilitare la connessione di oggetti intelligenti di uso

quotidiano e dispositivi mobili in ambito domestico.

Oggi, infatti, circa l’1% delle abitazioni in Italia è

dotato di dispositivi per il telecontrollo del riscalda-

mento e dei sistemi di antintrusione. Con l’affermarsi

delle tecnologie wireless all’interno degli edifici e

con la crescente disponibilità di dispositivi BLE si

toccherà quota 3 milioni di oggetti domestici con-

nessi nel 2016.

Con l’aumento del numero e della varietà dei dispo-

sitivi, sarà sempre più necessario garantire l’intero-

perabilità tra soluzioni di fornitori diversi, attraverso

piattaforme che unifichino l’esperienza dell’utente,

sia in fase di sviluppo e configurazione sia nella

gestione degli oggetti intelligenti.

Una delle sfide che ha davanti a sé l’Internet of

Things è la realizzazione di una rete domotica ete-

rogenea in grado di interfacciarsi con un utente

remoto. Per farlo è necessario assegnare un

indirizzo

IP univoco

. Allo stato attuale i dispositivi domotici

non contengono hardware compatibile con lo stack

TCP/IP. Una soluzione potrebbe essere quella di

dotare ogni dispositivo domotico di una scheda di

rete che realizzi la compatibilità con Internet a livello

hardware. Un’alternativa potrebbe essere quella di

realizzare un software di interconnessione capace di

mappare ogni dispositivo tramite l’indirizzamento

IPv6.

Il fabbisogno energetico degli edifici

Il principale paradigma tecnologico per miglio-

rare i consumi energetici negli edifici è costituito

dagli edifici intelligenti

(Smart Building). Questi

prevedono sistemi intelligenti e integrati di gestione,

connessioni alle reti, funzioni di monitoraggio e

automazione in grado di regolare in tempo reale le

funzioni dell’edificio, considerando tutte le intera-

zioni e ottimizzando le prestazioni secondo criteri

prefissati e perfezionabili nel tempo. Il concetto di

efficienza energetica

si collega ai materiali, alla

struttura, alla manutenzione e all’uso dell’edifico. Va

però considerato il fatto che esistono alcune tipologie

specifiche di progettazione utilizzate in condizioni

climatiche estreme. Ci riferiamo ad esempio a con-

cetti quali “

passiv house

”, che si applicano a edifici

in cui, con opportune strategie di intervento, si cerca

di sfruttare le caratteristiche micro-climatiche (sole,

vento, morfologia del terreno ecc.) della zona in cui

è situato l’edificio. Con particolari accorgimenti è

possibile ottenere una riduzione dell’apporto di caldo

o freddo interno altrimenti realizzabile per mezzo di

impianti di climatizzazione. In questa tipologia di

edificio vengono utilizzati i cosiddetti

sistemi solari

passivi

, in grado di raccogliere e trasportare il calore

del sole con mezzi non meccanici. Per ottenere signi-

ficativi risparmi è importante puntare anche sulla

efficienza degli impianti

. Per le soluzioni impian-

tistiche è da considerare che l’ efficienza energetica

di un impianto termico è legata ai singoli componenti

e quindi al sistema di produzione (caldaia), distribu-

zione, emissione e al sistema di regolazione e con-

trollo.

In quest’ambito,

sistemi e algoritmi di controllo

predittivo

rappresentano una delle più avanzate

tecniche di controllo digitale in campo termotecnico

basata sulla conoscenza di un modello dell’impianto.

Sfruttando la conoscenza del modello è possibile

infatti generare una serie di azioni di controllo, tra

le quali viene scelta solo quella che minimizza una

determinata funzione di costo.

Automazione per l’edificio smart

Le tecnologie ICT, energetiche e BACS (Building

Automation and Control System), integrate tra loro

possono contribuire al risparmio energetico e alla

sostenibilità ambientale, sia come ricaduta diretta

sia come controllo efficiente delle loro applicazioni

all’edificio. Il nuovo paradigma del sistema elettrico

alla base dell’edificio intelligente sarà in grado di

colloquiare con le utility sia per recepire gli stimoli

di “

demand response

”, sia per gestire intelligente-

mente i carichi ed ottimizzare generazione e auto-

consumo tramite gli accumuli.

I produttori di sistemi di automazione per gli edi-

fici stanno portando le proprie soluzioni a un livello

superiore utilizzando infrastrutture di supporto, come

ad esempio dispositivi di controllo wireless,

servizi

cloud

,

software per l’analisi dei consumi

,

Smart

Grid

e fattorie verticali. Una recente analisi di Frost

& Sullivan (Enhancing Building Automation in

Europe: Role of Supporting Infrastructures) rileva

che il mercato dei BACS ha prodotto entrate per 1,84

miliardi di dollari nel 2013 e stima che crescerà a un

tasso di crescita annuale composto del 3,5% fino al

2018. I sistemi BACS che utilizzano dispositivi di

controllo wireless

stanno guadagnando terreno in

tutta Europa, poiché consentono agli utenti finali di

raggiungere facilmente parti remote e prima inac-

cessibili degli edifici, oltre a migliorare la sicurezza

in ambienti industriali pericolosi. Anche i sistemi di

analisi degli edifici si stanno diffondendo, soprat-

tutto nel settore pubblico, grazie alla capacità di trac-

ciare e prevedere i modelli di consumo energetico

e misurare la conformità agli standard di efficienza

energetica. È anche in atto una convergenza tra i ser-

vizi cloud e la tecnologia dei contatori intelligenti

(smart meter). Una delle principali preoccupazioni

degli operatori del mercato, tuttavia, è la mancanza

di consapevolezza tra alcuni utenti finali riguardo ai

vantaggi offerti dalla building automation. Servizi

di consulenza, formazione e manutenzione possono

essere le chiavi per superare le barriere culturali e

aumentare fin da subito la soddisfazione e l’interesse

dei clienti verso le tecnologie per gli edifici smart.