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RETI

primo piano

Automazione e Strumentazione

Giugno 2015

21

perde efficacia dove c’è poco sole o dove c’è sporcizia e

richiede un sistema per accumulare energia diurna. L’har-

vesting di energia dalle vibrazioni è ottimale quando

queste hanno frequenze determinate, altrimenti si perde

in efficacia. ABB ha quindi scelto la strada del calore,

integrando nella propria strumentazione dei

micro TEG

(generatori termoelettrici) compatti e con buone perfor-

mance. Si tratta di celle che operano in base al principio

di Seebeck e che richiedono un gradiente termico tra il

processo e l’ambiente.

L’harvester sviluppato è stato integrato negli ultimi

strumenti wireless, ma è anche disponibile come modulo

aggiuntivo per la strumentazione esistente.

L’energy harvesting

consente di allungare in maniera

sensibile la vita attesa della batteria, grazie a un sistema

di power management che prevede di sfruttare l’harve-

sting e in quota residuale la batteria. “Con 30 gradi di

gradiente e un update rate di 16 s lo strumento è addirit-

tura autonomo”, ha sottolineato Saldarini.

ISA100 e WiFi

Marco Colombi

ha presentato invece la soluzione

OneWireless della

Honeywell

, basata su ISA100. Il con-

cetto di base di questa architettura è l’inserimento nella

rete di trasmettitori di una serie di “field device access

point” che hanno la doppia funzione di funzgere da gate-

way ISA100 e da elementi di una rete WiFi ad elevate

performance che permette di integrare in rete qualsiasi

dispositivo wifi: mobile station, telecamere, gas detector,

rendendo possibile l’implementazione di videosorve-

glianza, controllo del man down ecc.

L’ultimo intervento è stato curato da

Stefano Galim-

berti della Pepperl+Fuchs

, che ha presentato il

pro-

getto europeo Diwine

(Dense Cooperative Wireless

Cloud Network) per lo studio di soluzioni avanzate ad

alta densità di nodi per aumentare prestazioni e affidabi-

lità di reti wireless.

Le realtà italiane parte di questo progetto sono il Politec-

nico di Milano, il CNR e la Pepperl+Fuchs Italia.

Avviato nel 2013 e destinato a concludersi a fine 2015,

il progetto affronta tre scenari applicativi: fast reaction,

high throughput e critical process control (task di con-

trollo a ciclo chiuso in applicazioni mission critical).

CNR e Politecnico hanno sviluppato una serie di algo-

ritmi dedicati, mentre Pepper+Fuchs ha curato la realiz-

zazione di un dimostratore industriale.

La demo ha consentito di sviluppare una rete wireless

ibrida composta da strumenti dotati sia di trasmettitori

standard WirelessHart sia di un secondo trasmettitore

“cloud” dedicato all’implementazione degli algoritmi di

Diwine.

Sono stati dimostrati una riduzione dei consumi grazie

alla trasmissione multicast e un aumento della velocità

dai 250 kbps tipici di WirelessHart a 500 e 1000 kbps

con una riduzione accettabile della sensibilità al rumore.

Il progetto, come accennato, non è ancora concluso e

restano da testare ulteriori algoritmi.

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