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Maggio 2017

Automazione e Strumentazione

AEROSPACE

applicazioni

58

Cos’è e come funziona una piattaforma

di replica del moto

La piattaforma di replica del movimento costi-

tuisce la parte più importante del sistema di

simulazione.

Dal punto di vista meccanico tale piattaforma

è detta

esapode

o

piattaforma di Stewart

, un

robot parallelo che, a seconda del grado di fedeltà

che si vuole ottenere nella percezione del moto

riprodotto, è dotato di sei gradi di libertà che

consentono di ottenere le massime prestazioni in

termini di dinamica e di gestione del movimento.

L’architettura del sistema di motion

Nei sistemi di simulazione una parte determinate

è giocata dal software che, in maniera sincrona

con i movimenti, replica l’evoluzione dell’am-

biente esterno.

La parte di azionamento fisico si trova al livello

inferiore del sistema e può avvalersi di

due dif-

ferenti tipi di attuatori

, lineari o rotativi. Ogni

asse è equipaggiato con un minimo di tre e un

massimo di cinque sensori, i cui feedback, uni-

tamente a quelli degli encoder montati a bordo

motore, consentono di gestire con assoluta preci-

sione le specifiche posizioni.

Per la movimentazione degli assi, Xesa Systems

ha scelto di utilizzare i

servomotori Beckhoff

AM8052

collegati in tecnologia

OCT

(One

Cable Technology) agli

azionamenti

AX5000

.

Come controllore è sta-

ta utilizzata una

CPU

CX5020

con sistema

operativo Windows em-

bedded standard e UPS

integrato.

Il controllo comunica

con gli azionamenti do-

po aver ricevuto dalla

parte software superiore,

in cui risiede il sistema

di simulazione e la ci-

nematica inversa, i dati

provenienti dai cosiddetti

filtri di wash out (modu-

li software passa-basso

e passa-alto), attraverso

i quali vengono ‘filtrate’

le informazioni elaborate

dagli algoritmi di motion

cueing e motion tilting,

che hanno il compito di

definire i movimenti del

sistema. Ossia, dopo che

nello strato software superiore il modello fisi-

co ha calcolato il comportamento del sistema e

che la cinematica inversa ha effettuato le relative

trasformazioni, vengono fornite al sistema di au-

tomazione le informazioni affinché gli attuatori,

opportunamente comandati, restituiscano la sen-

sazione del movimento a un osservatore solidale

con la piattaforma.

Una scelta guidata dall’innovazione

“Tra Xesa Systems e Beckhoff”, afferma Vicini,

“corre un parallelo molto importante: l’inno-

vazione. I risultati da noi ottenuti sono anche

merito dell’elevato contenuto innovativo offerto

dalle soluzioni di automazione che abbiamo

scelto di adottare”.

A livello sistemistico, uno dei grandi benefici

è dato dalla possibilità di

concentrare l’intera

architettura software a bordo di un unico har-

dware

. In ciò, le caratteristiche di TwinCat e in

particolare la sua integrabilità con strumenti di svi-

luppo come Visual Studio, Matlab o C++ giocano

un ruolo fondamentale, poiché offrono un unico

ambiente integrato in cui sviluppare le varie appli-

cazioni. Tutto è gestito all’interno di un’unica CPU

con evidenti benefici in termini di affidabilità, puli-

zia architetturale e riduzione degli ingombri.

“Un ruolo essenziale è rappresentato da Ether-

Cat”, prosegue Vicini. “Le potenzialità di questo

bus di campo ci hanno permesso di raggiungere

una

precisione di controllo

superiore a qualsiasi

altro sistema, nonché di poter contare, in caso di

assistenza remota, sulla totale accessibilità dei

vari dispositivi. Ciò principalmente grazie al fatto

di non aver bisogno di componenti hardware o

software aggiuntivi: anche se un nostro simula-

tore si trova dall’altra parte del mondo, è possi-

bile accedervi in maniera estremamente semplice

da smartphone o da tablet”.

L’importanza del fattore sicurezza

Le caratteristiche specifiche dell’architettura

Beckhoff hanno risolto in maniera molto efficace

anche le problematiche legate alla sicurezza. Come

il resto dell’automazione, quest’ultima è gestibile

via software e si avvale di schede CPU dedicate

che, inserite opportunamente a bordo dello speci-

fico componente, concorrono a formare

un sistema

di safety distribuito e completamente integrato

.

“Con la semplice aggiunta delle schede safety

AX5801-0200 negli azionamenti AX5000 è stato

possibile gestire fermate in sicurezza di tipo SS2,

in cui la piattaforma si porta in una posizione

controllata per consentire alle persone di scen-

dere, così come di tipo SS1, in cui è necessario

Architettura di sistema composta da: CPU CX5020,

librerie TwinCat NC/PTP, azionamenti AX5206,

servomotori AM8052 e moduli I/O EtherCat digitali/safety.