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Automazione e Strumentazione

Maggio 2016

SCENARI

primo piano

17

compiere un

atterraggio verticale automatico

,

posandosi sulle ‘zampe’ retrattili che monta in

coda. Quando il primo stadio del Falcon 9 deve

effettuare la sua procedura di rientro in mare,

si posa su una chiatta, anch’essa automatica, in

grado di mantenere il punto fisso.

Nati dall’automazione per l’industria

Oltre che da un punto di vista concettuale, il

recente successo di SpaceX è, per una parte

importante, dovuto all’applicazione di tecnologie

direttamente mutuate dall’industria

che vanno

dalla strumentazione al software di controllo, uti-

lizzando soluzioni collaudate in termini di fattibi-

lità sia ingegneristica sia economica.

Può apparire un paradosso che un progetto così

innovativo come quello di SpaceX sia partito uti-

lizzando delle tecnologie già diffuse e di compro-

vata affidabilità, ma questo è invece uno dei tratti

innovativi

che hanno caratterizzato questo pro-

getto sin dal suo esordio e che, molto probabil-

mente, sono alla base dei successi ottenuti finora.

SpaceX ha evitato di ricreare sistemi che esiste-

vano già sul mercato e che avevano già provato

di essere efficaci. Questo è stato il caso, per esem-

pio,

del software e dell’hardware di controllo

,

che sono in gran parte di provenienza industriale.

Un ruolo di rilievo, tra il software utilizzato da

SpaceX, è svolto da

LabView

, la piattaforma gra-

fica per lo sviluppo e la progettazione di sistemi

di

Nationa Instruments

(NI). Infatti, LabView è

impiegato per controllare le apparecchiature del-

la base di lancio e per comandare e monitorare i

veicoli spaziali. Osservando le immagini dei fil-

mati diffusi via internet da SpaceX, che trasmette

in tempo reale i suoi lanci ed è molto attiva an-

che sui social network, è possibile cogliere dalle

inquadrature della sala di controllo che su gran

parte dei monitor è presente l’interfaccia tipica di

LabView, cioè il ‘Front Panel’ che gli utenti del

diffuso software grafico di NI hanno imparato a

conoscere e la cui immediatezza rappresenta uno

dei motivi per cui questo pacchetto per lo svilup-

po di sistemi è considerato così appetibile anche

nell’ambito dell’industria e della ricerca.

LabView è utilizzato per

controllare le apparec-

chiature della piattafor-

ma di lancio, attraverso

l’hardware DAQ e la stru-

mentazione PXI. Inol-

tre, è basato su LabView

anche il software del si-

stema di missione che,

senza essere direttamen-

te collegato con i dispo-

sitivi DAQ, consente di

comandare e monitorare

i veicoli di lancio e le

capsule recuperabili che

trasportano il carico pa-

gante. I programmi realizzati con questo am-

biente di sviluppo grafico hanno un ruolo anche

nel recupero in mare dei vettori di lancio do-

po il decollo, nel recupero delle capsule dopo

l’ammaraggio e nella configurazione del carico

destinato a rifornire la Stazione Spaziale Inter-

nazionale. Infine, sono utilizzati degli applicati-

vi basati su LabView anche nelle procedure di

manutenzione dei centri di controllo.

Oltre a quanto attiene il software, è chiaro l’ap-

proccio industriale seguito da SpaceX anche dal

punto di vista dell’

hardware di controllo

dove,

proprio come sta accadendo nell’industria mani-

fatturiera e di processo, si assiste a una

semplifi-

cazione nei cablaggi e a una convergenza verso

lo standard Ethernet

.

Infatti, l’elettronica di controllo dei motori del

vettore spaziale Falcon 9 è stata fortemente

semplificata, grazie anche all’utilizzo di un

unico protocollo standard per la trasmissione

dei dati, fino ad arrivare al punto che tutta l’a-

vionica occorrente per la gestione dei motori

può essere contenuta in tre sole scatole, che

sono responsabili di tutte le attività digitali

e analogiche. Ogni gruppo di controllo del

motore è essenzialmente un modulo autonomo

plug-and-play che coordina la propria attività

in base ai comandi di alto livello emessi dal

computer di volo presente sul secondo stadio

del vettore. I soli cavi che vanno dalla fuso-

liera al gruppo di ciascun motore sono

un cavo

Ethernet e un cavo di alimentazione

.

Su molti dei monitor della sala di controllo di SpaceX

è visibile l’interfaccia grafica del software NI LabView

(fonte: Elon Musk)

La chiatta robotizzata dove si posa il primo stadio del vettore

Falcon 9 quando deve effettuare un rientro sull’oceano