automotive
applicazioni
Maggio 2015
n
Automazione e Strumentazione
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Comau. Abbiamo automatiz-
zato la produzione di
pezzi di
acciaio a partire da 1 kg fino
a 30 kg circa
. Non solo. Quasi
sempre i particolari stampati,
una volta giunti al termine del
processo produttivo, sono por-
tati sulla
linea di controllo
qualità
al 100%: qui operano
due celle, anch’esse completa-
mente automatizzate da robotica
Comau, che gestiscono tutte le fasi di controllo
dalla coniatura a freddo sino al metalloscopio
all’interno del quale viene poggiato il pezzo per il
controllo visivo finale da parte dell’operatore. La
scelta di utilizzare solamente robot Comau, di cui
siamo ampiamente soddisfatti, ci consente eco-
nomie di scala anche per la
ricambistica
. Questa
scelta ci ha indotti nel tempo a sostituire tutta la
precedente robotica con quella dell’azienda tori-
nese”.
Questa massiccia robotizzazione ha comportato
diversi i vantaggi. In primo luogo una serie di
lavori molto pesanti e in ambienti ostili non sono
più fatti dall’uomo, ma da una macchina. Inol-
tre, grazie sempre alle caratteristiche intrinseche
del robot, si
evitano errori nel processo
e si va
verso il massimo della resa, efficienza e produt-
tività. Esiti importanti, ma come ci tiene a preci-
sare Antonio Bevaqua “il punto cui siamo giunti
è tutt’altro che un punto di arrivo, semmai è un
punto di partenza”.
Automazione speciale ed efficace
con Comau
Automazione efficace, così come i robot che ne
sono protagonisti. Giovanni Baronio, titolare
della E6Pos, System Integrator che,
insieme al team San Grato, ha dato
vita alla linea automatizzata, ritiene
infatti che “tutti i robot impiegati,
ovvero Smart NJ 165, Smart NJ 130,
Smart NJ 60, Smart NS 12/16 tutti in
allestimento Foundry si sono rivelati
più che all’altezza delle nostre aspet-
tative nelle fasi di asservimento mac-
chine, azione interpresse e manipola-
zione in cui li abbiamo applicati”.
Robot dotati, inoltre, di particolari
organi di
presa
. “Sì – prosegue Baronio – abbiamo lavo-
rato molto sulla presa del particolare perché il
tipo di pezzi da movimentare richiede uno studio
meccanico molto fine che ci ha portato a costruire
pinze quasi standardizzate per tutto il processo, e
a ridurre di molto i cambi attrezzature che avviene
solo al cambio lotto produttivo”. Un cambio uten-
sile ridotto ai minimi termini ed anche molto
veloce “È veloce – conclude il titolare della
E6Pos - perchè non si cambia l’intera pinza, ma
solo le griffe di presa.
L’attacco al polso è stan-
dard
su pressoché tutti i robot Comau impiegati.
Possiamo dunque cambiare solo il grippaggio al
cambio di particolare in produzione”.
Mentalità, impegno, fiducia
Raggiungere questi risultati è stato possibile solo
grazie alla comunione di intenti di tutti i prota-
gonisti: proprietà, direzione, maestranze e tec-
nici della San Grato, e fornitori. Una questione
di mentalità. “Alle spalle abbiamo una
famiglia
– riprende Bevacqua – i signori Fresia, che sono
i primi a tener schiacciato il piede sull’accele-
ratore. Sono il motore dell’innovazione in San
Grato. Un’innovazione peraltro irrinunciabile per
stare sul mercato. Siamo obbligati ad automatiz-
zare e il percorso intrapreso non sarebbe stato
possibile senza la volontà e la fiducia nel cam-
biamento e innovazione continua da parte della
proprietà di questa azienda”.
Un’idea di innovazione che parte dalla testa, ma
che trova attuazione in tutto il corpo dell’azienda.
“La nostra sfida prosegue – dice ancora il diret-
tore Bevacqua – perché tutto il team spinge verso
il medesimo risultato. San Grato, come ogni
Dettaglio della presa del robot
Comau di un pezzo dalla pressa con
griffe speciali applicate alla pinza
Un altro dettaglio della presa di un
pezzo semilavorato da parte del
robot Comau
I pezzi che seguono l’iter di stampaggio raggiungono i
1.200 gradi centigradi. Per questo si utilizzano gripper
speciali e i robot Comau, in versione Foundry, sono protetti
da un apposito rivestimento ignifugo
Visione ravvicinata della pinza di presa applicata al polso
del robot Comau