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Food & Beverage

approfondimenti

Maggio 2015

n

Automazione e Strumentazione

26

ad elevata tecnologia. Di fatto le richieste specifi-

che che si vanno affermando con sempre maggior

evidenza sono quelle relative a

qualità, sicurezza,

flessibilità ed efficienza

. Qualità in termini di

rispetto delle normative, controllo di eventuali sco-

stamenti e difettosità, oltre che attività per contra-

stare la contraffazione.

Sicurezza per quanto riguarda l’accesso, l’opera-

tività di comando e sorveglianza dell’impianto e

delle macchine. I processi produttivi hanno cre-

scenti funzionalità e l’operatore deve poter avere

visione e accedere con la massima chiarezza e

sicurezza per compiti di servizio e supervisione.

Efficienza energetica e ritorno dell’investimento

sono importanti, poiché sia per la fase di produ-

zione del prodotto alimentare sia per quella di stoc-

caggio sono necessarie soluzioni che favoriscono

la produttività.

L’aspetto della flessibilità, inoltre, è tipico del set-

tore Alimentare, caratterizzato da fluttuazioni della

domanda, produzioni con picco stagionale, neces-

sità di rotazioni, che impattano sia sulla catena

produttiva sia su quella distributiva. Pertanto, le

aziende del settore e i costruttori di macchine e

impianti devono affrontare progetti che soddisfino

anche queste esigenze.

La necessità di sviluppare macchine sempre più

complesse in tempi sempre più stretti stanno cam-

biando il modo in cui le macchine sono concepite

e costruite?

Le possibilità in termini di investimenti che pro-

vengono dal settore Alimentare non si discostano

da quanto percepito nel panorama industriale ita-

liano ed europeo:

investimenti per greenfield

plant

programmati in Paesi emergenti,

upgrade

e revamping

orientati all’ottimizzazione della

manutenzione con investimenti moderati nel con-

tinente europeo e nord americano.

Per affrontare questi progetti e le richieste speci-

fiche del settore indicate poco fa, i costruttori e

integratori sono chiamati a rispondere con

tempi

di engineering sempre più ridotti

.

I progetti di macchine devono tendere ad essere

più flessibili in modo che possano essere riutiliz-

zati come base per nuovi prodotti, oppure di mac-

chine che possano essere facilmente integrate negli

impianti esistenti.

L’evoluzione delle piattaforme di automazione

cercano di soddisfare queste esigenze. Fin dalla

fase di ideazione e sviluppo del progetto hardwa-

re e software, i prodotti si presentano oggi

mag-

giormente integrati, con connessioni veloci e si-

cure

tra sistemi centralizzati e decentralizzati, con

condivisione di variabili e con la possibilità anche

di realizzare progetti multiutente laddove più pro-

grammatori anche di diverse aziende siano coin-

volti. La

modulari-

tà dei componenti

e delle famiglie per-

mette

flessibilità di

architettura e

ri-

utilizzo di moduli

in modo versatile e

personalizzabile in

base ai progetti del-

lo specifico cliente.

Altrettanto, questa

integrazione favori-

sce un miglioramen-

to sensibile anche verso il servizio di assistenza lo-

cale o remoto e la gestione dei ricambi.

L’integrazione tra discipline, caratteristica della

meccatronica, crea più difficoltà o più opportunità

per chi deve costruire una macchina per il settore

alimentare?

Sicuramente l’integrazione crea opportunità. La

sfida cruciale riguarda

i tempi di sviluppo di

nuove macchine, che devono essere drastica-

mente ridotti

pur garantendo una

disponibilità

operativa massima

.

I processi di sviluppo di nuovi prodotti prevedono

diversi momenti decisionali e flussi di lavoro. È

necessario pertanto un

approccio multidiscipli-

nare e contestuale

, quale quello che la meccatro-

nica richiede, che permetta all’azienda di realizzare

i prodotti migliori con le decisioni corrette.

La progettazione meccatronica garantisce mag-

giore certezza nello sviluppo di macchinari: si

riduce il numero di prototipi fisici e si acquisisce

maggiore fiducia nel processo di messa in servizio.

Consente inoltre di ridurre i tempi di incremento

della produzione anche attraverso la progettazione

e messa in servizio virtuali, con effetti benefici

sulla verifica e sulla stima della produttività reale.

Il percorso di trasformazione che questo approccio

necessita richiederà tempo, ma sicuramente porterà

notevoli vantaggi tangibili per gestire i processi di

business e consentire alle aziende di adattarsi velo-

cemente ai trend del mercato.

L’efficienza passa per l’interfaccia

uomo-macchina

Secondo

Mauro Galano

, Presidente del

Gruppo

HMI-IPC-Scada di Anie Automazione

nell’in-

terfaccia uomo-macchina risiede una parte deci-

siva del valore aggiunto contenuto in un sistema di

produzione alimentare.

Quali sono le richieste specifiche che vi arrivano

più frequentemente dai clienti che operano in un

settore regolamentato come l’Alimentare?

L’

interfaccia uomo-macchina

, sia a livello

Sabina Cristini, Siemens,

Presidente del Gruppo

Meccatronica di Anie

Automazione