Food & Beverage
approfondimenti
Maggio 2015
n
Automazione e Strumentazione
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ad elevata tecnologia. Di fatto le richieste specifi-
che che si vanno affermando con sempre maggior
evidenza sono quelle relative a
qualità, sicurezza,
flessibilità ed efficienza
. Qualità in termini di
rispetto delle normative, controllo di eventuali sco-
stamenti e difettosità, oltre che attività per contra-
stare la contraffazione.
Sicurezza per quanto riguarda l’accesso, l’opera-
tività di comando e sorveglianza dell’impianto e
delle macchine. I processi produttivi hanno cre-
scenti funzionalità e l’operatore deve poter avere
visione e accedere con la massima chiarezza e
sicurezza per compiti di servizio e supervisione.
Efficienza energetica e ritorno dell’investimento
sono importanti, poiché sia per la fase di produ-
zione del prodotto alimentare sia per quella di stoc-
caggio sono necessarie soluzioni che favoriscono
la produttività.
L’aspetto della flessibilità, inoltre, è tipico del set-
tore Alimentare, caratterizzato da fluttuazioni della
domanda, produzioni con picco stagionale, neces-
sità di rotazioni, che impattano sia sulla catena
produttiva sia su quella distributiva. Pertanto, le
aziende del settore e i costruttori di macchine e
impianti devono affrontare progetti che soddisfino
anche queste esigenze.
La necessità di sviluppare macchine sempre più
complesse in tempi sempre più stretti stanno cam-
biando il modo in cui le macchine sono concepite
e costruite?
Le possibilità in termini di investimenti che pro-
vengono dal settore Alimentare non si discostano
da quanto percepito nel panorama industriale ita-
liano ed europeo:
investimenti per greenfield
plant
programmati in Paesi emergenti,
upgrade
e revamping
orientati all’ottimizzazione della
manutenzione con investimenti moderati nel con-
tinente europeo e nord americano.
Per affrontare questi progetti e le richieste speci-
fiche del settore indicate poco fa, i costruttori e
integratori sono chiamati a rispondere con
tempi
di engineering sempre più ridotti
.
I progetti di macchine devono tendere ad essere
più flessibili in modo che possano essere riutiliz-
zati come base per nuovi prodotti, oppure di mac-
chine che possano essere facilmente integrate negli
impianti esistenti.
L’evoluzione delle piattaforme di automazione
cercano di soddisfare queste esigenze. Fin dalla
fase di ideazione e sviluppo del progetto hardwa-
re e software, i prodotti si presentano oggi
mag-
giormente integrati, con connessioni veloci e si-
cure
tra sistemi centralizzati e decentralizzati, con
condivisione di variabili e con la possibilità anche
di realizzare progetti multiutente laddove più pro-
grammatori anche di diverse aziende siano coin-
volti. La
modulari-
tà dei componenti
e delle famiglie per-
mette
flessibilità di
architettura e
ri-
utilizzo di moduli
in modo versatile e
personalizzabile in
base ai progetti del-
lo specifico cliente.
Altrettanto, questa
integrazione favori-
sce un miglioramen-
to sensibile anche verso il servizio di assistenza lo-
cale o remoto e la gestione dei ricambi.
L’integrazione tra discipline, caratteristica della
meccatronica, crea più difficoltà o più opportunità
per chi deve costruire una macchina per il settore
alimentare?
Sicuramente l’integrazione crea opportunità. La
sfida cruciale riguarda
i tempi di sviluppo di
nuove macchine, che devono essere drastica-
mente ridotti
pur garantendo una
disponibilità
operativa massima
.
I processi di sviluppo di nuovi prodotti prevedono
diversi momenti decisionali e flussi di lavoro. È
necessario pertanto un
approccio multidiscipli-
nare e contestuale
, quale quello che la meccatro-
nica richiede, che permetta all’azienda di realizzare
i prodotti migliori con le decisioni corrette.
La progettazione meccatronica garantisce mag-
giore certezza nello sviluppo di macchinari: si
riduce il numero di prototipi fisici e si acquisisce
maggiore fiducia nel processo di messa in servizio.
Consente inoltre di ridurre i tempi di incremento
della produzione anche attraverso la progettazione
e messa in servizio virtuali, con effetti benefici
sulla verifica e sulla stima della produttività reale.
Il percorso di trasformazione che questo approccio
necessita richiederà tempo, ma sicuramente porterà
notevoli vantaggi tangibili per gestire i processi di
business e consentire alle aziende di adattarsi velo-
cemente ai trend del mercato.
L’efficienza passa per l’interfaccia
uomo-macchina
Secondo
Mauro Galano
, Presidente del
Gruppo
HMI-IPC-Scada di Anie Automazione
nell’in-
terfaccia uomo-macchina risiede una parte deci-
siva del valore aggiunto contenuto in un sistema di
produzione alimentare.
Quali sono le richieste specifiche che vi arrivano
più frequentemente dai clienti che operano in un
settore regolamentato come l’Alimentare?
L’
interfaccia uomo-macchina
, sia a livello
Sabina Cristini, Siemens,
Presidente del Gruppo
Meccatronica di Anie
Automazione
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