SICUREZZA
tecnica
Aprile 2018
Automazione e Strumentazione
82
Fabio Andreolli
Alessandro Brunelli
Emanuele Ciapessoni
La Sicurezza Funzionale:
le nuove edizioni
IEC 61508:2010 e IEC 61511:2016
La sicurezza negli impianti, si ottiene con l’a-
dozione di sistemi di prevenzione, che hanno
lo scopo di minimizzare all’origine i potenziali
pericoli e, nel caso di accadimento degli eventi
critici, dal successivo intervento di una serie di
sistemi di protezione di natura diversa (prote-
zione stratificata) che si innescano automatica-
mente in caso di fallimento degli strati di pro-
tezione sottostanti. Normalmente, le azioni dei
sistemi di sicurezza, aumentano di consistenza
a mano a mano che si passa da uno strato infe-
riore a quello superiore, fino ad arrivare all’eva-
cuazione del personale.
La
sicurezza funzionale
(SF) è quella parte
della sicurezza degli impianti, che deve garan-
tire, in caso di fallimento degli strati inferiori del
controllo processo e allarmi operatore, di ripor-
tare il processo in una condizione sicura, onde
evitare l’intervento degli strati di protezione e
mitigazione successivi, quali,
sistemi di scarico
,
bacini di contenimento
,
misure antincendio
fino
all’attuazione del
piano di emergenza
.
La SF è uno strato di prevenzione o protezione,
che viene realizzato attraverso una
Funzione
Strumentata di Sicurezza
(SIF), attuato da un
Sistema Strumentato di Sicurezza
(SIS) che
deve avere un determinato
Livello di Integrità
di sicurezza
(SIL) atto a mantenere o riportare
il processo in uno stato di sicurezza, in rela-
zione ad uno specifico evento pericoloso.
Le Normative Internazionali di riferimento
per la Sicurezza Funzionale dei i Sistemi Stru-
mentati di Sicurezza SIS sono essenzialmente
la
IEC 61508
, per la sicurezza funzionale in
genere nei vari ambiti industriali e la
IEC
61511
, per la sicurezza funzionale in particolare
nell’industria di processo.
Entrambe le norme definiscono i criteri di pro-
gettazione e gestione dei sistemi di sicurezza
Elettrici/Elettronici/Elettronici Programmabili
(E/E/PE) degli impianti per garantire un ade-
guato livello di sicurezza funzionale.
In particolare, a livello progettuale, le norme
considerano: l’analisi dell’ambiente, dell’im-
pianto in esame e la determinazione dei suoi
confini; l’analisi dei rischi in tutte le possibili
situazioni; la specifica dei requisiti delle fun-
zioni di sicurezza e del loro livello di integrità;
l’allocazione delle funzioni di sicurezza nei
sistemi strumentali per la sicurezza; la pianifi-
cazione dell’esercizio e della manutenzione dei
sistemi di sicurezza per garantirne la funziona-
lità e l’affidabilità nel tempo.
Elemento essenziale del processo è il controllo
del
ciclo di vita in sicurezza
(Safety-Life-
Cycle) dell’impianto dalla sua concezione alla
sua dismissione, sulla base dell’analisi quan-
tificata dell’affidabilità dell’hardware e del
software che realizzano le funzioni di sicurezza
e sulla
validazione della sicurezza funzionale
(Functional Safety Assessment).
Il concetto fondamentale introdotto dalle norme
è quello del
Livello di Integrità di Sicurezza
(SIL - Safety Integrity Level) delle funzioni
strumentate di sicurezza sul quale è basato il
ciclo di vita per la sicurezza degli impianti e,
in particolare, la progettazione delle funzioni
che devono garantire la sicurezza dell’
apparec-
GLI AUTORI
F. Andreolli, Delegato del Collegio
dei Periti Industriali e dei Periti
Industriali Laureati di Milano
presso il Comitato Elettrotecnico
Italiano (CEI) al SC65A ‘Aspetti
di Sistema’; A. Brunelli, Membro
Comitato Elettrotecnico Italiano
(CEI) del SC65A ‘Aspetti di Sistema’
e Segretario del SC65B ‘Dispositivi
di Misura e Controllo dei Processi
Industriali’; E. Ciapessoni, Ricerca
sul Sistema Energetico (RSE), Dele-
gato presso il Comitato Elettrotec-
nico Italiano (CEI), Presidente del
CT65 ‘Misura, controllo e automa-
zione nei processi industriali’ e del
SC65A ‘Aspetti di Sistema’.
I CAMBIAMENTI PIÙ SIGNIFICATIVI - PARTE I
La norma IEC 61508:2010 ha mantenuto la collaudata struttura precedente ma è stata oggetto
di una revisione sostanziale, semplificando il ciclo di sicurezza e implementando metodologie
alternative per la determinazione della tolleranza ai guasti hardware. Anche per la norma IEC
61511:2016 si è mantenuta la collaudata struttura precedente, ma con un aggiornamento che
comprende anche un adeguamento normativo, includendo parti della nuova 61508:2010, e il
potenziamento della guida e degli esempi applicativi.