SCENARI
tecnica
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Marzo 2017
Automazione e Strumentazione
rilanciare la competitività e la crescita del settore manifatturiero
tramite anche lo sviluppo di queste tecnologie, quanto emerge da
questa survey lascia d’altra parte trasparire il rischio di una gene-
rale incomprensione dei termini in questione e della perdita di
occasioni da parte di quelle aziende che ancora tardano a percepire
come utile e strategico il paradigma dell’Internet of Things.
Le criticità legate allo sviluppo di progetti IoT
Al fine di meglio comprendere gli ostacoli e le criticità che pos-
sono frenare lo sviluppo di queste tecnologie all’interno delle
aziende, si è chiesto a tutti e tre i gruppi di rispondenti quali fos-
sero a loro avviso le principali criticità nell’affrontare progetti
in ambito IoT, basandosi sia sull’esperienza (per i rispondenti
‘early adopter’) o sul proprio parere personale (negli altri casi):
in tutti i casi emergono in modo evidente come principali fattori
critici sia fattori interni (la mancanza di competenze interne) sia
fattori esterni (la frammentazione dell’offerta tecnologica). Tutti
i rispondenti quindi, che abbiano sviluppato effettivamente un
progetto in questo ambito o meno, ritengono che l’adozione in
azienda di questo tipo di tecnologie sia ostacolato da due fattori
in particolare, ovvero dalla scarsa capacità interna di gestire ed
implementare il progetto a causa della mancanza di competenze
specifica (nel seguito verrà approfondito il tipo di competenze)
o dalla mancanza del supporto esterno da parte dei vendor IoT,
che non offrendo soluzioni integrate end-to-end efficaci per il loro
business lasciano i loro clienti in balia di una frammentarietà di
soluzioni che deve essere gestita dai clienti stessi.
In particolare, per quanto riguarda il tema appena emerso delle
competenze, dall’analisi emerge come, in particolare,
le aziende
ritengano necessario acquisire competenze per lo più in
ambito tecnologico
, legate ovvero ad aspetti quali lo
sviluppo
software o l’elettronica e la sensoristica
; solo in una quota più
ridotta di rispondenti emerge invece l’attenzione per competenze
manageriali, di gestione dei progetti. Emerge dunque in tutti e tre i
casi la tendenza a considerare lo sviluppo di progetti IoT una que-
stione soprattutto ‘tecnologica’, che riguarda ovvero l’adozione e
l’implementazione di tecnologie software e digitali. Al contrario,
paiono sottovalutati gli aspetti legati alla gestione delle possi-
bili trasformazioni di business innescate da queste tecnologie:
la letteratura e casi internazionali hanno dimostrato con ricono-
sciuta evidenza la possibilità che l’IoT porti ad innovazioni tali
all’interno dell’azienda da portare a cambiamenti radicali non
solo nella sua offerta (si pensi al caso di aziende che siano pas-
sate dall’offrire prodotti fisici ad offrire servizi), ma addirittura ad
aprire nuovi mercati e intere nuove aree di business per le aziende.
I risultati attesi e il potenziale dell’IoT
Per quanto riguarda, invece, i risultati attesi relativi all’
adozione
di queste tecnologie in azienda
, anche in questo caso i tre gruppi
di rispondenti hanno fornito risposte simili: in tutti i casi la quota
più rilevante di rispondenti ha dichiarato infatti che i risultati attesi
relativi all’adozione delle tecnologie IoT riguardano la possibilità di
rendere più efficiente la gestione delle operation all’interno dell’a-
ziende, così come (benché in modo minore) la possibilità di utilizzo
dei dati generati dagli oggetti connessi per fornire nuovi servizi.
Emerge dunque una visione di questo paradigma legata soprattutto
ad un concetto di
efficienza dei processi
, più che di strumento per
generare
innovazione di prodotto
, benché l’attenzione ai dati, come
possibili fonti di nuovi servizi, lasci intendere una comunque diffusa
consapevolezza delle aziende coinvolte relativamente al tema della
‘
servitizzazione’ e del fenomeno della ‘datification’ in azienda.
Occorre sottolineare d’altra parte come gli aspetti più prettamente
economici, come ad esempio la possibilità di ridurre i costi medi
di produzione o l’aumento del prezzo medio dei prodotti, non sono
percepiti direttamente come potenziali risultati dei progetti IoT:
questo da un lato potrebbe essere segnale dell’attesa di risultati
più ‘elevati’, strategici, rispetto all’adozione delle tecnologie IoT
(quindi dando maggiore evidenza ad aspetti di efficientamento
dei processi o di creazione di nuovi servizi), dall’altro invece - e
questo pare più probabile anche a fronte dei risultati complessivi
emersi dall’analisi - potrebbe essere dovuto ad una difficoltà da
parte dei rispondenti ad individuare dei benefici specifici relativi
a questo paradigma; se è possibile infatti definire in modo gene-
rale il perimetro dei benefici imputabili a queste tecnologie, risulta
d’altra parte ancora ‘difficile’ da parte degli utenti identificare dei
risultati specifici, quantificabili, relativi a queste tecnologie.
Conclusioni
Dall’analisi emerge dunque un
quadro relativamente omogeneo
dell’adozione e del punto divista sulle tecnologie IoT da parte dei
responsabili d’azienda del campione: a fronte di alcuni casi effetti-
vamente sviluppati che, d’altra parte anche a fronte di alcuni caro-
taggi di approfondimento nella survey, paiono in molti casi ancora
‘abbozzati’ e in una fase pilota, la maggioranza dei rispondenti
sembrano confrontarsi con scetticismo e con scarsa convinzione
con le tecnologie IoT. Da un alto, infatti, i più non ritengono l’ado-
zione di queste tecnologie come un fattore strategico per fare inno-
vazione in azienda; emerge, inoltre, una generale difficoltà nell’in-
dividuare quelli che possano essere i benefici quantificabili di que-
sto paradigma, ovvero nel definire dei piani concreti e stimabili che
rendano chiara e perseguibile una roadmap dell’innovazione che
faccia leva sulle tecnologie IoT. Un altro tema che emerge infine
come significativo freno all’adozione di queste tecnologie in Italia
riguarda le
competenze digitali
e la mancanza percepita di know-
how e di conoscenza, soprattutto tecnologica, dell’IoT.
Figura 3 - Le competenze (‘early adopter’)
Sviluppo software
Analisi dei dati
Organizzazione
Marketing
Elettronica e hardware
Project Management
Design di prodotto
In nessuna area