SCENARI
tecnica
Automazione e Strumentazione
Marzo 2017
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getti, ma li stanno valutando; e, infine,
‘no interesse’
, ovvero quel
gruppo di utenti che non ha sviluppato progetti IoT e non ha in
piano di farlo. Si tenga presente che le domande poste in tutti e tre i
gruppi sono sostanzialmente simili, sia in relazione al tema trattato
sia in relazione alla formulazione delle domande stesse: in questo
modo è stato possibile non solo sviluppare l’analisi per singolo
gruppo di rispondenti ma anche comparando le risposte date dai
vari gruppi. A riguardo di quest’ultimo punto, occorre sottolineare
come, nel primo caso, le risposte fornite restano da attribuire a pro-
getti reali, mentre negli altri casi (‘valutazione’ e ‘no interesse’) le
risposte fornite consistono in pareri e considerazioni da parte dei
rispondenti sui temi proposti.
Il questionario è stato inviato via posta elettronica e le risposte
sono state raccolte attraverso software dedicato. La partecipazione
alla survey è stata su base volontaria, i rispondenti hanno infatti
scelto spontaneamente di partecipare all’iniziativa compilando in
autonomia il questionario.
Nel complesso, al netto delle interviste che sono state ritenute
incomplete e/o incongrue, alla survey hanno risposto 295 figure
d’impresa (Board, IT, LoB) di aziende italiane o di multinazio-
nali con sede in Italia.
Il campione si compone principalmente
di imprese medie
(50-499 addetti)
e grandi
(>500 addetti):
appartengono a medie imprese il 46% dei rispondenti, mentre a
grandi imprese il 34% del campione. Si tenga presente che, ben-
ché le dimensioni del campione non consentano di fornire dati
statisticamente rappresentativi delle imprese italiane, le grandi
aziende qui rappresentate costituiscono il 3% (su dati Istat) del
totale delle grandi aziende italiane. Per quanto riguarda, invece, il
settore in cui operano le aziende del campione, il 55% dei rispon-
denti afferma di operare nell’
Industria
(discreta e continua) e il
22% nei
servizi
; il resto dei rispondenti si divide invece, in modo
uniforme, tra la Distribuzione e la PA. Infine, se si considera la
sede geografica delle aziende in analisi, si tenga presente che il
78% del campione e localizzato nel Nord Italia, il 16% nel Centro
Italia, mentre solo il 6% nel Mezzogiorno.
Trend di adozione dell’Internet of Things in Italia
Dai risultati della survey è emerso come, nel campione in analisi
la maggioranza dei rispondenti (59%) ha dichiarato di non avere
sviluppato progetti IoT all’interno della propria azienda: in partico-
lare, il 27% ha affermato di non avere sviluppato progetti, ma non
esclude di svilupparne in futuro, mentre il 32% di non avere svilup-
pato progetti IoT e di non avere in piano di farlo. Per quanto riguarda
invece il restante 41%, questo si distribuisce nel modo seguente: il
17% ha dichiarato di avere sviluppato uno o più progetti IoT, il 19%
di stare sviluppando uno o più progetti, mentre il restante 5% ha
affermato di avere in piano nei prossimi 12 mesi uno o più progetti.
Inoltre, ad un analisi più approfondita sulla base della dimen-
sione d’impresa, emerge come siano soprattutto le
grandi
imprese
ad avere
già sviluppato o stare sviluppando progetti
IoT
, mentre le medie imprese hanno dichiarato principalmente
di non avere sviluppato progetti né di avere in piano di farlo.
Nel complesso, dunque, i risultati mostrano in prima istanza una
generale tendenza ‘positiva’ nei confronti delle tecnologie IoT,
benché una quota rilevante di rispondenti (32%) abbia dichiarato
una sorta di chiusura a priori nei confronti di questa tecnologia:
questi infatti non solo non hanno sviluppato progetti utilizzando
tecnologie IoT, ma dichiarano di non aver piani a riguardo,
ovvero di escluderli dalle loro priorità e dai loro piani strategici
per i prossimi anni. Si ricordi inoltre che a questo gruppo, già
definito ‘no interesse’, partecipano soprattutto medie imprese,
per lo più italiane, che in molti casi dichiarano di non avere fami-
liarità con le tecnologie in questione.
A fronte di questo primo risultato, in cui emerge la distribuzione
e la diffusione delle tecnologie IoT all’interno del campione,
sono state approfondite le ragioni che hanno trattenuto le aziende
dall’adottare queste tecnologie. Partendo, infatti, dall’assunzione
che l’IoT possa avere un ruolo sia nell’incremento dell’efficienza
all’interno delle imprese sia nel rinnovamento dell’offerta di pro-
dotti/ servizi delle imprese stesse (a seconda del tipo di progetto
sviluppato), si è voluto comprendere i motivi che hanno impedito
alle aziende di sviluppare progetti in questo ambito.
A questo riguardo, per quanto riguarda il gruppo di rispondenti
‘valutazione’, ovvero coloro che non hanno sviluppato progetti IoT
ma non escludono sviluppi futuri in questo senso, la quota più rile-
vante ha dichiarato di non avere adottato tecnologie IoT in azienda
perché in passato non lo ritenevano utile al proprio business; il 20%
inoltre ha dichiarato di non averlo considerato un investimento
strategico; infine, solo percentuali ridotte hanno attribuito a fattori
organizzativi e di budget l’assenza di progetti in questo ambito (ad
esempio, la mancanza di sensibilità da parte del management o la
mancanza di risorse). Le stesse motivazioni emergono all’interno
delle imprese del gruppo ‘no interesse’, dove anche in questo caso
la quota più rilevanti di rispondenti ha dichiarato di non ritenere
strategico o utile al proprio business progetti in ambito IoT.
Questi risultati, che nel complesso coinvolgono più della metà
dei rispondenti, lasciano trasparire
una generale difficoltà delle
imprese del campione a comprendere l’effettivo potenziale
delle tecnologie in analisi:
a fronte di un orientamento nazio-
nale (si pensi ad esempio al Piano Industria 4.0) che si propone di
Figura 2 - Freni e ostacoli all’adozione dell’IoT
«valutazione»
Non lo consideravamo un
investimento strategico
Non avevamo risorse
disponibili
Non c’era sensibilità sul tema
a livello di Top Management
C’è troppo hype e confusione
Non lo ritenevamo in passato
utile al nostro business
Altro
«no interesse»
Non lo consideravamo un
investimento strategico
Non abbiamo al momento
risorse disponibili
Non c’era sensibilità sul tema
a livello di Top Management
C’è troppo hype e confusione
Non lo riteniamo utile al
nostro business
Altro