Table of Contents Table of Contents
Previous Page  85 / 100 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 85 / 100 Next Page
Page Background

SCENARI

tecnica

Automazione e Strumentazione

Marzo 2017

85

getti, ma li stanno valutando; e, infine,

‘no interesse’

, ovvero quel

gruppo di utenti che non ha sviluppato progetti IoT e non ha in

piano di farlo. Si tenga presente che le domande poste in tutti e tre i

gruppi sono sostanzialmente simili, sia in relazione al tema trattato

sia in relazione alla formulazione delle domande stesse: in questo

modo è stato possibile non solo sviluppare l’analisi per singolo

gruppo di rispondenti ma anche comparando le risposte date dai

vari gruppi. A riguardo di quest’ultimo punto, occorre sottolineare

come, nel primo caso, le risposte fornite restano da attribuire a pro-

getti reali, mentre negli altri casi (‘valutazione’ e ‘no interesse’) le

risposte fornite consistono in pareri e considerazioni da parte dei

rispondenti sui temi proposti.

Il questionario è stato inviato via posta elettronica e le risposte

sono state raccolte attraverso software dedicato. La partecipazione

alla survey è stata su base volontaria, i rispondenti hanno infatti

scelto spontaneamente di partecipare all’iniziativa compilando in

autonomia il questionario.

Nel complesso, al netto delle interviste che sono state ritenute

incomplete e/o incongrue, alla survey hanno risposto 295 figure

d’impresa (Board, IT, LoB) di aziende italiane o di multinazio-

nali con sede in Italia.

Il campione si compone principalmente

di imprese medie

(50-499 addetti)

e grandi

(>500 addetti):

appartengono a medie imprese il 46% dei rispondenti, mentre a

grandi imprese il 34% del campione. Si tenga presente che, ben-

ché le dimensioni del campione non consentano di fornire dati

statisticamente rappresentativi delle imprese italiane, le grandi

aziende qui rappresentate costituiscono il 3% (su dati Istat) del

totale delle grandi aziende italiane. Per quanto riguarda, invece, il

settore in cui operano le aziende del campione, il 55% dei rispon-

denti afferma di operare nell’

Industria

(discreta e continua) e il

22% nei

servizi

; il resto dei rispondenti si divide invece, in modo

uniforme, tra la Distribuzione e la PA. Infine, se si considera la

sede geografica delle aziende in analisi, si tenga presente che il

78% del campione e localizzato nel Nord Italia, il 16% nel Centro

Italia, mentre solo il 6% nel Mezzogiorno.

Trend di adozione dell’Internet of Things in Italia

Dai risultati della survey è emerso come, nel campione in analisi

la maggioranza dei rispondenti (59%) ha dichiarato di non avere

sviluppato progetti IoT all’interno della propria azienda: in partico-

lare, il 27% ha affermato di non avere sviluppato progetti, ma non

esclude di svilupparne in futuro, mentre il 32% di non avere svilup-

pato progetti IoT e di non avere in piano di farlo. Per quanto riguarda

invece il restante 41%, questo si distribuisce nel modo seguente: il

17% ha dichiarato di avere sviluppato uno o più progetti IoT, il 19%

di stare sviluppando uno o più progetti, mentre il restante 5% ha

affermato di avere in piano nei prossimi 12 mesi uno o più progetti.

Inoltre, ad un analisi più approfondita sulla base della dimen-

sione d’impresa, emerge come siano soprattutto le

grandi

imprese

ad avere

già sviluppato o stare sviluppando progetti

IoT

, mentre le medie imprese hanno dichiarato principalmente

di non avere sviluppato progetti né di avere in piano di farlo.

Nel complesso, dunque, i risultati mostrano in prima istanza una

generale tendenza ‘positiva’ nei confronti delle tecnologie IoT,

benché una quota rilevante di rispondenti (32%) abbia dichiarato

una sorta di chiusura a priori nei confronti di questa tecnologia:

questi infatti non solo non hanno sviluppato progetti utilizzando

tecnologie IoT, ma dichiarano di non aver piani a riguardo,

ovvero di escluderli dalle loro priorità e dai loro piani strategici

per i prossimi anni. Si ricordi inoltre che a questo gruppo, già

definito ‘no interesse’, partecipano soprattutto medie imprese,

per lo più italiane, che in molti casi dichiarano di non avere fami-

liarità con le tecnologie in questione.

A fronte di questo primo risultato, in cui emerge la distribuzione

e la diffusione delle tecnologie IoT all’interno del campione,

sono state approfondite le ragioni che hanno trattenuto le aziende

dall’adottare queste tecnologie. Partendo, infatti, dall’assunzione

che l’IoT possa avere un ruolo sia nell’incremento dell’efficienza

all’interno delle imprese sia nel rinnovamento dell’offerta di pro-

dotti/ servizi delle imprese stesse (a seconda del tipo di progetto

sviluppato), si è voluto comprendere i motivi che hanno impedito

alle aziende di sviluppare progetti in questo ambito.

A questo riguardo, per quanto riguarda il gruppo di rispondenti

‘valutazione’, ovvero coloro che non hanno sviluppato progetti IoT

ma non escludono sviluppi futuri in questo senso, la quota più rile-

vante ha dichiarato di non avere adottato tecnologie IoT in azienda

perché in passato non lo ritenevano utile al proprio business; il 20%

inoltre ha dichiarato di non averlo considerato un investimento

strategico; infine, solo percentuali ridotte hanno attribuito a fattori

organizzativi e di budget l’assenza di progetti in questo ambito (ad

esempio, la mancanza di sensibilità da parte del management o la

mancanza di risorse). Le stesse motivazioni emergono all’interno

delle imprese del gruppo ‘no interesse’, dove anche in questo caso

la quota più rilevanti di rispondenti ha dichiarato di non ritenere

strategico o utile al proprio business progetti in ambito IoT.

Questi risultati, che nel complesso coinvolgono più della metà

dei rispondenti, lasciano trasparire

una generale difficoltà delle

imprese del campione a comprendere l’effettivo potenziale

delle tecnologie in analisi:

a fronte di un orientamento nazio-

nale (si pensi ad esempio al Piano Industria 4.0) che si propone di

Figura 2 - Freni e ostacoli all’adozione dell’IoT

«valutazione»

Non lo consideravamo un

investimento strategico

Non avevamo risorse

disponibili

Non c’era sensibilità sul tema

a livello di Top Management

C’è troppo hype e confusione

Non lo ritenevamo in passato

utile al nostro business

Altro

«no interesse»

Non lo consideravamo un

investimento strategico

Non abbiamo al momento

risorse disponibili

Non c’era sensibilità sul tema

a livello di Top Management

C’è troppo hype e confusione

Non lo riteniamo utile al

nostro business

Altro