Marzo 2017
Automazione e Strumentazione
TAVOLA ROTONDA
primo piano
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iscono il nostro corpo. L’uomo non è un unico
essere vivente, bensì tanti esseri viventi che vi-
vono e muoiono. I sistemi sempre più evoluti di
controllo distribuito possono realizzare parti di
macchina che assolvono un insieme di funzioni
in modo autonomo e che, assemblate in modo
opportuno, possono realizzare funzioni com-
plesse e coordinate a propria volta da un cer-
vello superiore. Il concetto di organismo si può
realizzare negli impianti quando le sottoparti
agiscono da sé, si mantengono sane in proprio,
si sostituiscono per mantenere le prestazioni co-
stanti nel tempo. In qualche modo vivono una
vita propria”.
Daniele:
“Data l’odierna
necessità di produrre più
tipi diversi di prodotto in un
singolo impianto e adeguan-
dosi alle mutevoli richieste
dei clienti in termini di effi-
cienza, sicurezza, affidabi-
lità, chi gestisce gli impianti
di produzione nei vari set-
tori dell’industria si trova ad
affrontare costantemente la
necessità di adattare i processi
e di aumentare la flessibi-
lità degli impianti. I moderni
DCS stanno orientando la tec-
nologia per dare questo tipo
di risposta alle aziende uti-
lizzatrici, per ridurre il time
to market nel proporre nuovi
prodotti o nell’ottenere maggiore capacità pro-
duttiva, riducendo qualsiasi tipo di fermo nelle
fasi di commissioning e nel funzionamento
degli impianti. Questi DCS hanno anche biso-
gno di avere maggiore visibilità dei processi in
atto per ottenere la necessaria efficienza opera-
tiva; per esempio le cosiddette capacità ‘smart
object’ consentono di definire e testare una
volta per tutte le proprietà e i comportamenti dei
componenti, riutilizzarle su tutti i componenti
dello stesso tipo. La modifica di un comporta-
mento, che si può rendere necessaria nel tempo
per adattarsi a nuove esigenze produttive, sarà
applicata sul modello e quindi implementata
automaticamente sugli altri oggetti dello stesso
tipo. Questo riduce il tempo di engineering fino
al 25% e riduce anche l’indisponibilità dei pro-
cessi. Gli oggetti intelligenti si integrano facil-
mente e hanno molti più contenuti di prima.
Hanno link contestuali alle specifiche di pro-
getto, procedure operative standard, documen-
tazione tecnica e di supporto per gli operatori
per la risoluzione di problemi e per la manuten-
zione. Tutti i dati sono a portata di mano”.
Ronchetti:
“Per consentire la trasformazione
digitale dell’Industria 4.0 un moderno DCS deve
essere concepito per potersi interfacciare con
sensori/device intelligenti, in grado di offrire
servizi di configurazione e diagnostica tra-
mite rete. Il DCS PMSXpro, così come tutto
il portfolio di soluzioni Mitsubishi Electric per
l’automazione industriale, è in evoluzione per
potersi integrare con tutti gli standard di smart
device presenti sul mercato. Mitsubishi Elec-
tric è protagonista dell’e-F@ctory Alliance a
cui aderiscono i produttori di
dispositivi atti a soddisfare
le esigenze attuali e future
dell’Industria 4.0. Inoltre,
al fine di agevolare le atti-
vità di conduzione degli
impianti, all’interno del DCS
PMSXpro sono stati imple-
mentati algoritmi ad hoc che
consentono l’elaborazione
dei Big Data acquisiti dai
sensori e che forniscono agli
operatori, ai manutentori e
ai tecnologi le informazioni
necessarie per prendere le
decisioni che gli consenti-
ranno di ottimizzare i pro-
cessi produttivi”.
Tiraboschi:
“I sistemi di
controllo distribuiti sono in
continua evoluzione con l’aggiunta di nuovi
metodi per incrementare l’efficienza nella
produzione degli impianti industriali. Il con-
trollo di processo avanzato è stato a lungo un
pilastro nei DCS, permettendo agli impianti di
produzione continua di aumentare l’efficienza
in modo significativo. Di recente, Emerson ha
sfruttato l’esperienza acquisita progettando
prodotti come DeltaV Batch Analytics, che per-
mette la previsione in tempo reale del risultato
di un lotto, avendo le regolazioni di processo
necessarie per impedire che un lotto ne risul-
tasse fuori specifica e ottimizzandone anche
il rendimento. Quando singoli lotti possono
essere valutati in diversi milioni di dollari, è
una grande differenza per il conto economico
di un’azienda. La maggior parte degli impianti
riconosce l’importanza di mantenere i loop di
controllo regolati in modalità automatica, ma
non tutti hanno un modo per misurare con pre-
cisione le prestazioni in questo senso. Il sof-
tware DeltaV InSight di Emerson può essere
Massimo Daniele, Marketing Manager
PlantStruxure and Alliance System
Integrator di Schneider Electric