BUILDING AUTOMATION
tecnica
Automazione e Strumentazione
Marzo 2016
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differenti azioni e tempi di svolgimento. La prima fase
inizia con un audit energetico dell’edificio, collegato
direttamente ad uno strumento di raccolta delle informa-
zioni e documenti riguardanti sia la parte impiantistica
che dell’involucro, successivamente sono individuati
specifici hot-spot per il monitoraggio iniziale con relativa
tecnologia da usare (i dispositivi scelti vengono prima
testati e in funzione del risultato ottenuto, acquistati) ed
in ultimo si procede all’installazione del sistema di moni-
toraggio. Il monitoraggio è garantito per almeno un anno,
tempo necessario per identificare i consumi sia durante il
periodo di riscaldamento che di raffrescamento.
Tra la prima e la seconda fase, si colloca il processo di
analisi dei dati, nel quale sono identificati specifici indica-
tori delle prestazioni energetiche dell’edificio (
KPIs - Key
Performance Indicators
), con inerenti metriche e figure.
Quest’ultime risultano essere indispensabili per definire
il reale comportamento dell’edificio, valutare eventuali
malfunzionamenti del sistema impiantistico e individuare
i punti su cui agire nella fase due attraverso l’installazione
di sistemi ICT. I risultati ottenuti sono mostrati in un det-
tagliato report mensile, adattato ad ogni caso studio e con-
sultabile on-line dall’
energy manager
, responsabile del
caso studio, o dal proprietario
(cfr.
υ
figura 1
)
.
La fase due, direttamente connessa alla precedente, si
focalizza da un lato sull’ottimizzazione dei controlli
impiantistici presenti e dall’altro sull’automazione da
installare nell’edificio al fine di ridurre i consumi (pre-
valentemente termici) e aumentare il comfort interno.
Punto comune tra tutti i casi studio, è l’installazione di un
sistema di controllo centralizzato (
Building Management
System - BMS
) che monitora e gestisce differenti para-
metri nell’edificio. Due tipologie di BMS presenti sul
mercato sono state utilizzate. L’obiettivo era di compa-
rare due sistemi differenti sia dal punto di vista del costo
sia della semplicità di programmazione.
Ogni edificio oggetto di studio, ha adottato differenti soluzioni
ICT a seconda delle problematiche riscontrate nella fase uno. La
υ
tabella
e le
υ
figure da 2 a 4
riassumono le soluzioni imple-
mentate con le rispettive logiche di controllo nei due edifici adibiti
ad ufficio e laboratori situati in Italia e Grecia. Nel caso studio di
San Michele all’Adige, la riduzione dei consumi termici è stata
ottenuta mediante: l’ottimizzazione dei controlli della centrale
termica, la sostituzione di una vecchia pompa di circolazione con
una ad alta efficienza, e tramite il controllo automatico dei
fan-
coils
presenti nelle stanze monitorate. In questo caso
il BMS decide di attivare/disattivare il ventilatore
del fan-coils secondo due parametri: la temperatura
interna e l’occupazione della stanza. Due set di tem-
peratura sono impostati in funzione della presenza sia
per la stagione di riscaldamento che raffrescamento.
Stesso discorso è stato effettuato nel centro di ricerca
di Cres in Grecia, ma con l’aggiunta del controllo
sulle valvole a tre vie dei
fan-coils
e l’utilizzo del
free-cooling
durante il periodo di raffrescamento.
Infatti, dato il problema maggiore di raffrescamento
dell’ambiente, è stato aggiunto un controllo sull’aper-
tura delle finestre in funzione della velocità del vento,
della temperatura interna e del sensore di pioggia.
Una seconda serie di controlli sono stati applicati all’impianto
di illuminazione al fine di ridurre i consumi elettrici. Il controllo
prevede l’accensione e lo spegnimento delle luci, in base alla pre-
senza e all’intensità luminosa. Se l’ambiente risulta essere inoccu-
pato per più di tre minuti le luci vengono automaticamente spente,
mentre in caso contrario viene valutata la luminosità interna: se la
luce naturale non riesce a garantire un valore di luminosità mag-
Tabella - Automazione installata in due casi studio: Istituto agrario San Michele all’Adige (IT)
e Centro per le energie rinnovabili di Pikermi (GR)
Figura 2 - Logica di controllo dei fan-coils nel caso studio di San Michele all’Adige
Figura 3 - Logica di controllo dei fan-coils presso il caso studio di Cres
Figura 4 - Logica di controllo delle luci in Cres e nell’edificio di San Michele all’Adige