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Page Background 15 Efficiency & Environment - Marzo 2016

climatico. Se preso seriamente, l’obiettivo di

mantenereletemperaturebenaldisottodei2°C,

significherebbe un’accelerazione impetuosa

delle politiche per ridurre le emissioni.

Strumento flessibile

Un altro punto centrale dell’Accordo di Parigi

sono i momenti di ‘verifica e rilancio’, previsti

ogni cinque anni: in ogni ciclo si farà il punto

dei risultati conseguiti e gli Indc dovranno

essere più ambiziosi dei precedenti. L’Accordo

si configura quindi come strumento flessibile,

che si dovrà adattare all’evoluzione delle

emissioni globali: ogni Paese può modificare

in ogni momento i suoi impegni, tutti sono comunque

chiamati a farlo ogni cinque anni.

L’Accordo è stato salutato come un successo da molti

commentatori, nonché dai rappresentanti di quasi tutti

i governi. Anche le voci critiche hanno riconosciuto che

a Parigi “la ruota dell’azione climatica ha girato”, ossia c’è

stato un avanzamento. La sintesi di George Monbiot, uno

dei più autorevoli giornalisti che seguono la questione

climatica, è efficace: “In confronto a ciò che avrebbe potuto

essere, è un miracolo. In confronto a ciò che dovrebbe

essere, è un disastro”.

Hanno un fondamento dunque le critiche che vedono

l’accordo troppo poco ambizioso; ma la mancanza di

ambizione deriva dall’enorme ritardo accumulato nel

decennio passato, il merito dell’Accordo di Parigi è semmai

di aver costruito un sistema che permetterà in futuro un

aumento dell’ambizione con il rafforzamento degli impegni.

Un lungo applauso, liberatorio, ha salutato l’approvazione

dell’Accordo la sera del 12 dicembre 2015, ed è legittima

la soddisfazione per un accordo migliore di quanto ci si

sarebbe potuti aspettare. Ma l’entusiasmo va temperato

con la consapevolezza della lentezza e della fatica fatta

registrare fino ad oggi dal negoziato sul clima, e della

grande sfida che chi ha sottoscritto l’Accordo di Parigi,

prendendolo seriamente, ha deciso di accettare. Come ha

commentato il commissario europeo all’azione sull’Energia

e il Clima, Arias Cañete, “oggi possiamo festeggiare, da

domani dobbiamo agire”.

La Conferenza delle Parti della Convenzione ONU sul clima si

è svolta nella capitale francese

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