zialità” ha sottolineato Federico Golla,
presidente e amministratore delegato
di Siemens Italia.
Quando il rapporto con il dipendente
diventa di reciproca fiducia e responsa-
bilità, non occorrono più orari di lavoro
prestabiliti, non è necessario essere sem-
pre presenti sul posto, si lavora per obiet-
tivi, avendo sempre in mente che si deve
agire nell’ottica del miglioramento della
propria ‘casa’... È un cambio di mentalità
radicale, cui non tutti arrivano imme-
diatamente, che destabilizza e scardina
abitudini e consuetudini, ma solo così
si può davvero essere ‘4.0’. “L’azienda è
fatta di persone, la tecnologia senza di
esse non serve a nulla. Sono le persone
che decidono come impiegarla, come
farla essere innovativa, come valoriz-
zarla, e noi sulle persone vogliamo pun-
tare, sui nostri talenti, le nostre risorse”
ha sottolineato Janina Kugel, CHRO di
Gruppo Siemens, artefice e prima soste-
nitrice del progetto smart working che
verrà applicato via via a tutte le realtà
del Gruppo. “Lavorare quando e dove si
vuole: questo è il futuro, per creare dav-
vero un team multinazionale in grado
di condividere le stesse passioni e valori
senza essere legato a un luogo, sapendo
che si è accettati per ciò che si è e per ciò
che si sa portare” ha ribadito Kugel. L’Ita-
lia, che rimane fra le prime dieci country
più importanti per il Gruppo quanto a
fatturato, è anche fra le prime ad aver
adottato questo modello di lavoro.
Un nuovo cuore pulsante
A 18 mesi dall’inizio dei lavori, lo smart
building di via Vipiteno è oggi opera-
tivo, pronto ad accogliere oltre 1.000
collaboratori (1.800 nell’intera area, più
della metà del totale in Italia), esempio
virtuoso di smart building che integra il
concetto di smart grid, per una gestione
efficiente di tutti i vettori energetici,
nell’ottica non solo di smart city ma
di smart ‘country’: “Un paradigma cui
ormai tutti i Paesi devono guardare per
Gli ambienti interni sono stati pensati
in un’ottica di flessibilità
e sono totalmente automatizzati