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dispositivi (secondo una voce circolata in un primo momento),

o piuttosto a generiche preoccupazioni legate alla presenza di

tante persone a distanza troppo ravvicinata, non è dato saperlo.

Tuttavia, è chiaro che i problemi di sicurezza già presenti nelle ap-

plicazioni che coinvolgono singoli droni sono presenti, in forma

amplificata e in compagnia di ulteriori rischi, nel caso di sciami.

Negli anni passati, i rigidi regolamenti imposti dagli enti che go-

vernano l’aviazione civile hanno frenato la diffusione su larga

scala di applicazioni basate su droni. In molti Stati, per esempio,

la guida totalmente autonoma è vietata ed è richiesto che il drone

resti sempre nel raggio visuale del pilota a terra. Inoltre, la possi-

bilità che a causa di un malfunzionamento il drone precipiti con

conseguenti danni a persone e cose pone rigidi vincoli sul peso e

le dimensioni dei droni.

E non è detto che i danni potenzialmente causati dalla caduta

di tanti piccoli droni siano minori di quelli dovuti a un singolo

apparecchio. Nonostante le discussioni su tali regolamenti si

protraggano ormai da anni e nonostante le forti pressioni per

un superamento almeno delle regole più restrittive, non è an-

cora chiaro come e quando si arriverà a un’adeguata evoluzione

del quadro legislativo. I problemi di sicurezza si complicano in

diversi modi per gli sciami. Un possibile scenario è il seguente:

negli ultimi anni sono state sviluppate delle tecniche anti-drone,

in grado di acquisire il controllo di un drone nemico e farlo at-

terrare in maniera sicura. Inoltre, la letteratura scientifica recente

sugli algoritmi di controllo di formazione contiene ormai diversi

contributi sul tema di quanti e quali individui

leader

, all’interno

di una formazione, occorre controllare per acquisire il comando

sull’intera formazione. Usando simili strumenti, un agente ma-

levolo potrebbe acquisire il controllo di uno o più droni

leader

,

con conseguenze gravissime. Si noti come nel caso degli sciami

è la stessa necessità di comunicazione fra droni a creare ulteriori

rischi, rispetto al caso del singolo drone, in quanto la rete di co-

municazione è di per sé un ulteriore punto di attacco da parte

di agenti malevoli; un tema ampiamente discusso in letteratura

nell’ambito dei cyber-physical system e di grande attualità per lo

sviluppo dell’Industria 4.0.

Tante potenzialità

anche per l’automazione

La tecnologia dei droni sembra destinata a fornire un mercato in

forte crescita negli anni futuri, con molteplici sviluppi attesi so-

prattutto in ambito civile e commerciale. Fra gli aspetti abilitanti

per molte applicazioni innovative l’uso di sciami sembra ricoprire

un ruolo di particolare interesse, in quanto in grado di poten-

ziare notevolmente le abilità del singolo drone. Le opportunità

di sviluppo in tale settore per chi si occupa di automazione sono

molteplici, visto che la gestione efficace degli sciami deve neces-

sariamente essere automatizzata e pone una serie di problemi,

solo parzialmente già risolti, fortemente correlati con temi fami-

liari a chi si occupa di automazione.

(*) Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica, Uni-

versità di Roma, Tor Vergata,

http://control.disp.uniroma2.it/galeani

La cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali 2018

ha fatto meravigliare milioni di telespettatori

Foto tratta da www.gettyimages.it

APRILE 2018

AUTOMAZIONE OGGI 405

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