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AO

COPERTINA

UNIVERSAL ROBOTS

COPERTINA

UNIVERSAL RO

GENNAIO-FEBBRAIO 2018

AUTOMAZIONE OGGI 403

20

La parola alle aziende:

Atria

Atria Scandinavia è una tra le principali aziende nel nord Eu-

ropa nella produzione di alimenti per vegetariani e di prodotti

di alta gastronomia destinati ai minimarket e alla vendita al

dettaglio. L’azienda ha diverse sedi e presso il proprio stabi-

limento in Svezia, dove lavorano 30 dipendenti, ha deciso di

integrare nel processo produttivo 3 robot collaborativi Uni-

versal Robots per automatizzare i processi di etichettatura,

confezionamento e pallettizzazione. Il bisogno che ha spinto

Atria ad automatizzare questa parte del processo produttivo

era duplice: da un lato si sentiva la necessità di aumentare ef-

ficacia ed efficienza dei processi, riducendo i tempi di fermo

e di cambio applicazione, dall’altro proprio la riduzione dei

tempi di processo è un elemento fondamentale per evitare

che i prodotti trattati possano perdere in termini di freschezza

e in caratteristiche organolettiche. L’automazione con i cobot

Universal Robots - un UR10 e due UR5, macchine con un pay-

load rispettivamente di 10 e 5 Kg e reach di 1.300 e 850 mm

- ha consentito di raggiungere gli obiettivi che si era data l’a-

zienda. In media ogni linea di produzione è oggi in grado di

movimentare, e quindi etichettare, confezionare e pallettiz-

zare, 228 articoli e di renderli così disponibili per la spedizione.

Eliminata l’inattività

L’introduzione dei robot collaborativi Universal Robots è stata

apprezzata da subito anche dagli operatori che hanno visto,

molto rapidamente, migliorare il proprio lavoro e hanno speri-

mentato una reale riduzione sia delle operazioni più ripetitive,

sia dei tempi di cambio produzione. Se, infatti, ogni cambio

di produzione richiedeva fino a sei ore per la modifica degli

attrezzaggi e delle attività, grazie all’introduzione dei cobot UR

il tempo si è ridotto a soli 20 minuti, con un aumento esponen-

ziale della produttività. Come è stato possibile? I fattori chiave

sono essenzialmente due: l’estrema facilità di installazione,

avviamento e messa in opera che garantisce non solo tempi

rapidi di avvio, ma anche una grande flessibilità applicativa in

tempi stretti e l’opportunità, connessa all’essenza collaborativa

delle soluzioni robotizzate del produttore danese, di consen-

tire un lavoro gomito a gomito tra uomo e macchina. I cobot

UR, infatti, non necessitano di barriere protettive, grazie alle

loro 15 funzioni di sicurezza native, e quindi possono essere

installati senza ricorrere a costose, e ingombranti, investimenti

in hardware e software. Questo, abbinato alla leggerezza dei

robot, alla loro flessibilità applicativa e, appunto, all’utilizzo

immediato e intuitivo, consente di ridurre al minimo l’ingom-

bro dell’automazione e di riconfigurare i processi molto rapi-

damente. Gli operatori che lavorano in Atria hanno a che fare,

a tutti gli effetti, con degli utensili intelligenti che possono gui-

dare e utilizzare molto semplicemente e senza dover ricorrere

né a lunghe sessioni di formazione, né a un fornitore esterno

per un continuo aggiornamento o manutenzione.

Eliminati costi eccessivi e sprechi

L’introduzione dei robot collaborativi di Universal Robots

ha inoltre condotto l’azienda a dismettere altre soluzioni di

automazione già attive in azienda e molto costose sia per

l’avviamento, sia per il mantenimento. Nel dettaglio Atria ha

dismesso una cella con un robot antropomorfo ‘tradizionale’

che non garantiva le medesime perfomance, e la medesima

flessibilità applicativa e operativa. Assieme al robot è stata

dismessa anche una macchina confezionatrice che, oltre ad

essere meno efficace della soluzione studiata con i cobot UR,

occupava oltre metà dello spazio dedicato al confeziona-

mento, con tutti i relativi costi in termini di occupazione di

layout produttivo. Oltre ai costi di automazioni sorpassate e

di layout, Atria ha registrato un ulteriore efficientamento lato

costi grazie alla riduzione del 25% degli sprechi di cartone.

L’aumento di produttività, efficacia ed efficienza dei pro-

cessi unito alla riduzione dei costi di processo ha consentito

ad Atria, infine, un pieno ritorno sull’investimento in solo un

anno dall’avviamento dei cobot UR in azienda.

La parola alle aziende:

Rupes

La necessità crescente di eliminare potenziali difetti di produ-

zione dei propri prodotti e di ridurre il più possibile gli scarti

ha portato Rupes a investire in automazione industriale fino

all’inserimento di robot collaborativi nelle proprie linee. La

I tre cobot UR operativi in Atria si occupano

di etichettatura, confezionamento e pallettizzazione

di prodotti di alta gastronomia

Il cobot si muove su un asse lineare per consentire di

assemblare gli utensili in più posizioni di lavoro. Il tutto

senza barriere di protezione e con gli operatori che

lavorano fianco a fianco della macchina